Stiamo parlando dei sionisti, naturalmente, che rendono la vita impossibile ai poveri palestinesi in tutti i modi che la loro innata perfidia gli ispira. Per fortuna abbiamo tra noi quegli eroi senza macchia e senza paura che portano il fiero nome di bocchescucite, che provvedono a denunciare e rendere noti gli orrendi crimini sionisti. Guardate per esempio questa donna

che difende appassionatamente il suo ulivo dalla furia sionista che sta devastando l’intero uliveto. Se andate qui potrete leggere anche tutta la storia della devastazione sionista e dell’indomito coraggio di Aja, così si chiama la donna.
Eh? Come dici? La jeep? Beh? Cos’ha la jeep che non va? Non è israeliana? Come sarebbe che non è israeliana? Anche la donna? E cos’avresti da ridire della donna? Ah, secondo te quella non sarebbe palestinese, ma pensa un po’. E cosa sarebbe allora? Turca?? E da dove viene fuori questa storia? Da qui?

Eh beh, effettivamente la donna sembrerebbe la stessa. Anche l’albero a cui è aggrappata, effettivamente, sembra lo stesso. Anche il terreno, effettivamente, sembra lo stesso. Anche gli ulivi intorno, effettivamente, sembrano gli stessi. Anche il cielo, effettivamente, sembra lo stesso. Anche la jeep, effettivamente, sembra la stessa. Ma allora vorresti dire che bocchescucite raccontano balle? Maddai, figurati.
(Grazie a Ugo Volli per la segnalazione)
barbara