chiamate tunnel.
Visto che è stata evocata la Risoluzione Onu 1701, ripropongo un mio post di 13 anni fa.
RISOLUZIONE ONU 1701
Con qualche commento mio in corsivo
Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu
“Esprimendo la massima preoccupazione per la continua escalation delle ostilità in Libano e in Israele”
“sottolineando la necessità di mettere fine alla violenza… ma anche di risolvere urgentemente le cause che hanno portato alla crisi corrente, incluso il rilascio dei soldati israeliani rapiti”,
“conscio della delicatezza della questione dei prigionieri e incoraggiando gli sforzi per risolvere con urgenza la questione dei prigionieri libanesi detenuti in Israele”, (si mettono dunque sullo stesso piano i soldati israeliani rapiti in territorio israeliano durante un servizio di pattugliamento, e i terroristi libanesi, processati e condannati per atti di terrorismo)
“felicitandosi degli sforzi del primo ministro libanese e dell’impegno del governo libanese, nel suo piano in sette punti, a estendere la propria autorità su tutto il territorio attraverso le forze armate legittime”, (se il governo libanese è in grado di estendere la propria sovranità su tutto il territorio, perché non lo ha fatto prima? Perché era complice con gli hezbollah? Se invece non lo ha fatto per incapacità, che cosa dovrebbe indurci a credere che oggi ne sia improvvisamente diventato capace?)
“determinato ad agire per il ritiro delle forze israeliane dal sud del Libano il prima possibile”,
“felicitandosi per la decisione unanime di dispiegare una forza di 15.000 uomini dell’esercito libanese nel sud del paese” (vedi domanda precedente)
e dopo aver “preso atto che la situazione in Libano costituisce una minaccia alla pace e alla sicurezza internazionale”
Il Consiglio
“1 chiede un’immediata cessazione delle ostilità, basata, in particolare, sull’immediata cessazione da parte di Hezbollah di tutti gli attacchi e la cessazione immediata da parte di Israele di tutte le operazioni militari offensive” (operazioni offensive quelle di Israele? Si vorrebbe chiedere all’Onu: è per matrimonio o per prostituzione che ha assunto in toto le posizioni dei terroristi hezbollah?)
“2 Dal momento della cessazione delle ostilità, chiede al governo libanese e alla Unifil (forza temporanea dell’Onu in Libano, ndr) (quella che da anni sta a guardare tutte le violazioni, tutte le infiltrazioni, tutti i lanci di missili, tutti i rapimenti, tutti gli assassini perpetrati dai terroristi hezbollah in territorio israeliano)… di dispiegare insieme le loro forze in tutto il Sud e chiede al governo israeliano, nel momento in cui tale dispiegamento comincerà, di ritirare in parallelo tutte le sue forze dal Libano meridionale”
“3 Sottolinea l’importanza del fatto che il governo libanese estenda la sua autorità all’insieme del territorio libanese…in modo da esercitare integralmente la sua sovranità e da far sì che nessuna arma vi si trovi senza il consenso del governo libanese e che nessuna autorità vi sia esercitata al di fuori di quella del governo” (senza il consenso del governo? Ma del governo non fa parte anche hezbollah?)
“4 Riafferma il suo fermo appoggio al pieno rispetto della Linea blu”
“5 Riafferma anche il suo fermo attaccamento … alla integrità territoriale, alla sovranità e all’indipendenza politica del Libano all’interno delle frontiere internazionalmente riconosciute come previsto dall’accordo di armistizio del 1949” (e di Israele …?)
“6 Chiede alla comunità internazionale di adottare misure immediate per estendere il soccorso umanitario e finanziario al popolo libanese, in particolare facilitando il ritorno degli sfollati… riaprendo porti e aeroporti…” (e il quasi mezzo milione di sfollati israeliani, beh, quelli che si impicchino)
“7 Afferma che tutte le parti sono tenute a controllare che non sia condotta alcuna azione contraria al paragrafo 1 che potrebbe pregiudicare la ricerca di una soluzione a lungo termine, all’accesso degli aiuti umanitari, inclusi passaggi sicuri per i convogli umanitari, e il ritorno sicuro degli sfollati nelle loro case”
“8 Chiede a Israele e al Libano di sostenere un cessate il fuoco permanente e una soluzione a lungo termine fondata sui principi e sugli elementi che seguono:
– stretto rispetto delle due parti della linea blu;
– dispositivo di sicurezza che impedisca la ripresa delle ostilità, in particolare la creazione, tra la Linea blu e il Litani, di una zona in cui non sia dispiegato personale armato se non quello del governo libanese e della missione Onu come autorizzato al paragrafo 11 (governo libanese di cui, ricordiamo ancora una volta, fa parte hezbollah)
– piena applicazione delle disposizioni comprese negli accordi di Taef e nelle risoluzioni 1559 e 1680 che esigono il disarmo di tutti i gruppi armati in Libano
– nessuna presenza di forze straniere in Libano senza il consenso del suo governo (vedi sopra)
– divieto di vendere o fornire armi e materiale militare al Libano, a meno che non ci sia l’autorizzazione del governo libanese (vedi sopra)
– comunicazione all’Onu delle Carte dei campi minati presenti in Libano e ancora in possesso degli israeliani
Nei punti successivi (9, 10) il Consiglio chiede poi al segretario generale (Kofi Annan) (beh, sinceramente non so se sia il caso di provare a chiedere qualcosa al signor Kofi Annan senza portare in dono qualche contropartita petrolifera …) di “appoggiare gli sforzi miranti a ottenere al più presto accordi di principio da parte del governo libanese (sempre lui, quello di cui fa parte hezbollah …) e di quello israeliano in vista di una soluzione a lungo termine” e di “mettere a punto, in coordinamento con le parti internazionali interessate, proposte per attuare gli accordi di Taef e le risoluzioni 1559 e 1680”, inclusi, “la delimitazione dei confini internazionali del Libano, specialmente in quelle aree in cui il confine è conteso o incerto, includendo anche l’area delle fattorie di Shebaa”. (“conteso o incerto”? L’Onu non aveva già DEFINITIVAMENTE stabilito che le fattorie di Shebaa appartengono alla Siria?) Annan viene invitato a presentare delle proposte in materia entro 30 giorni. Al punto 11 poi il Consiglio “decide di autorizzare un incremento degli effettivi dell’Unifil fino a un massimo di 15mila uomini”. I compiti di questa forza, prosegue la risoluzione, saranno: “controllare la cessazione delle ostilità”, “accompagnare e aiutare le forze armate libanesi nel loro dispiegamento nel Sud, fino alla Linea blu, mentre Israele ritira le sue forze dal Libano”; “fornire assistenza per assicurare aiuti umanitari alla popolazione civile”, “assistere le forze armate libanesi nella realizzazione dell’area a cui ci si riferisce nel paragrafo 8” e “assistere il governo libanese nel portare avanti il paragrafo 14”, ovvero quello relativo alla “messa in sicurezza dei suoi confini e dei punti di accesso al proprio territorio, per evitare l’ingresso senza il suo consenso di armi o materiale connesso”. Anche i punti 12 e 13 sono relativi alla missione Onu e sostanzialmente autorizzano la Unifil “ad adottare tutti i provvedimenti necessari nel suo settore di competenza perché il suo teatro di operazione non sia utilizzato per attività ostili di qualsivoglia natura, e di resistere ai tentativi di impedirle di assolvere ai suoi impegni secondo il mandato Onu” e chiedono al segretario generale di prendere “misure che assicurino che la Unifil sia capace di svolgere i compiti previsti nella risoluzione” e che “gli stati membri facciano contributi appropriati alla missione”. (esattamente come è stato finora. E dunque l’Unifil continuerà a fare ciò che ha fatto finora …) La risoluzione chiede poi a tutti gli Stati di prendere misure “adeguate a impedire” che propri cittadini vendano o forniscano armi a persone singole o entità in Libano. La risoluzione si conclude con la proroga del mandato della Unifil fino al 31 agosto 2007 (punto 16), l’invito ad Annan a “rendere conto, al massimo tra una settimana e poi a intervalli regolari, dell’applicazione della presente risoluzione” (punto 17), sottolineando infine (al 18esimo e ultimo punto) “la necessità di instaurare una pace globale, equa e duratura in Medio Oriente”. (Fonte: MISNA, grazie a “Notizie su Israele”)
E si prega di notare che in nessuno dei punti di questa risoluzione si fa non dico obbligo, ma neanche una semplice cortese, discreta richiesta all’hezbollah di restituire i soldati israeliani rapiti. A questo va aggiunto il fatto che la risoluzione è stata approvata in base al capitolo 6 e non in base al capitolo 7 che avrebbe reso esecutiva l’applicazione dei provvedimenti in caso di inadempienza da parte di uno dei contendenti. E questa roba il governo israeliano l’ha accettata: se non è suicidio questo!
Se il Cannocchiale funziona, potrete trovare qui, nella prima pubblicazione di questo post, commenti piuttosto interessanti.
Della questione si è parlato anche qui e qui, reperibili sempre se il cannocchiale funziona, altrimenti bisognerà aspettare che esca dal coma. Anche qui ci sono commenti interessanti (NON lasciate lì eventuali commenti, perché il cannocchiale non me ne dà notifica e non ho modo di esserne informata).
Poi ad un certo momento la situazione in Libano si è fatta fastidiosa per Unifil – non propriamente pericolosa, dal momento che non hanno mai fatto assolutamente niente per contrastare il massiccio riarmo, le operazioni militari eccetera di Hezbollah, e più di una volta si sono anche cortesemente spostati quando la loro presenza poteva intralciare le operazioni in programma – e hanno pensato bene di andarsi a rifugiare in Israele, e da lì “osservano” quello che succede in Libano, come possiamo vedere qui.
barbara