COME FARE PER NON ESSERE UN CIARLATANO

Istruzioni per l’uso.

1. Devi chiamarti Vittorio Emanuele Parsi.
2. Devi odiare Israele più di quanto tu odi assassini pedofili mafiosi terroristi messi insieme, e non perdere occasione per dimostrarlo.
3. Devi riuscire a sparare in tre minuti più fregnacce (e falsità, e inesattezze – per usare un eufemismo – storiche, e contorcimenti che neanche la migliore contorsionista mondiale) che qualunque comune mortale medio in otto anni.
4. Non obbligatorio ma estremamente utile: esseve un fighetto che pavla con la boccuccia stvetta che fa tanto tanto avistocvatico.

Fatto?

https://www.la7.it/omnibus/video/finlandia-nella-nato-il-prof-parsi-dopo-laggressione-russa-ad-una-paese-neutrale-i-paesi-neutrali-13-05-2022-438129

Bene, a questo punto ti sarai meritato questo entusiastico commento

E pensare che quelli che chiamiamo “gli antichi saggi” erano convinti che il dubbio fosse alla base della conoscenza e quindi della saggezza, e adesso scopriamo che invece non erano che dei volgari ciarlatani, ma pensa tu.
E mi verrebbe da dire che mi  cadono le braccia se non fosse che in questi tre mesi scarsi mi è caduta tutta la scorta che avevo e finché non me ne arriva un’altra partita non posso più farmi cadere niente.

Ma sembra che oltre a me, anche qualcun altro veda nella mossa di Svezia e Finlandia un pericolo mortale.

Svezia e Finlandia nella NATO innalzano il pericolo di un conflitto nucleare

Il presidente finlandese Sauli Niinistö ha informato Putin sui piani del paese di aderire alla NATO.

Secondo il servizio stampa del leader finlandese, Niinistö ha parlato al telefono con Putin. Viene riferito che la conversazione è stata “chiara e diretta” e che le parti “hanno cercato di evitare tensioni”. Niinistö ha osservato che qualsiasi stato indipendente cerca di rafforzare la propria sicurezza. Il presidente finlandese ha ricordato che anche durante il primo incontro con Putin nel 2012 lo disse. Niinistö ha anche sottolineato che l’operazione speciale russa in Ucraina “ha cambiato la situazione della sicurezza in Finlandia”.

Come si è arrivati all’adesione alla NATO

La Finlandia scarsamente popolata per molti decenni, dopo la seconda guerra mondiale, ha vissuto bene grazie al vicinato, prima con l’URSS, e poi con la Federazione Russa, approfittando della sua posizione geografica e della sua situazione geopolitica. La cantieristica navale, l’elettronica, la lavorazione del legno, l’energia e altri settori fiorirono in questo paese scandinavo, rendendolo uno dei più ricchi e sviluppati d’Europa.
Poi è avvenuta la guerra con l’entrata delle truppe russe in territorio ucraino. È curioso che le ragioni che Svezia e Finlandia hanno addotto per il loro ingresso nella NATO – ovvero la propria sicurezza – è proprio una delle motivazioni che la Russia ha usato per giustificare per la propria operazione speciale in Ucraina.
Infatti il desiderio ucraino di entrare alla NATO non ha allontanato la guerra ma ne è stata la concausa insieme alle problematiche territoriali irrisolte.
Quindi che il timore che il conflitto in corso, avrebbero convinto Svezia e Finlandia di entrare nella NATO non ha senso.
Semplicemente, l’iniziativa di questi due paesi è stata presa perché adesso, se si vuole nuocere alla Russia, è il momento più propizio per farlo.
Infatti, grazie all’ingresso di Svezia e Finlandia, la NATO potrà isolare maggiormente la Russia ed in caso di un possibile conflitto diretto, l’Alleanza Atlantica può contare di agire lungo i 1500 km di confine finlandese.
Per quando riguarda poi, l’entrata della Finlandia nella NATO, questo paese da tempo ha iniziato a riequipaggiare le sue truppe con armi della NATO e partecipare alle esercitazioni e ad aderire a programmi NATO. In una parola, da tempo Helsinki apparteneva già alla NATO, anche se non ancora formalmente.
Del resto, già con il gesto di spedire armi sofisticate all’Ucraina e aderendo alle sanzioni contro la Russia, la Finlandia aveva rinunciato alla sua neutralità
In questo contesto, l’inizio della guerra in Ucraina è stato solo il ‘timing’ per dichiarare l’adesione. Ovviamente, la leadership del paese ha usato un momento molto propizio per convincere completamente la popolazione senza passare per un passaggio referendario e per superare le resistenze in Parlamento.

Pressioni esterne

Il Parlamento Finlandese è stato persuaso dagli eventi in corso ed a causa delle forti pressioni esterne. E’ interessante che la pubblicazione finlandese Uusi MV-Lehti ha raccontato come sia stata presa la decisione dei deputati del parlamento finlandese sull’ingresso del Paese nella NATO. Le udienze preliminari si sono svolte in condizioni di riservatezza sui risultati delle consultazioni di esperti con specialisti specializzati e nel contesto perentorio dell’attacco russo alla Finlandia.
È molto plausibile che il Centro europeo per la lotta alle minacce ibride, con sede a Helsinki, sia stato coinvolto nella formazione del parere dei deputati del parlamento finlandese. Si tratta di un’organizzazione internazionale che promuove la cooperazione tra l’UE e i paesi della NATO nel campo della lotta alle minacce ibride.
Il Centro stesso e il suo personale godono dell’immunità legale in Finlandia. Nello stesso tempo, secondo la legge finlandese, tutte le informazioni raccolte dal Centro sono secretate. La corrispondenza indirizzata al Centro o ai suoi dipendenti non può essere oggetto di screening o vigilanza preliminare.

Reazione della Russia

Il primo vice rappresentante della Federazione Russa presso l’ONU Dmitry Polyansky ha minacciato la Finlandia e la Svezia, che intendono aderire alla NATO.

Ha rilasciato questa dichiarazione il 12 maggio: “Non appena Finlandia e Svezia diventeranno membri della NATO e le unità dell’alleanza saranno lì, questi territori diventeranno un possibile obiettivo per l’esercito russo”, ha detto Polyansky.
Inoltre, il ministero degli Esteri russo ha avvertito che se la Finlandia si unirà all’alleanza, Mosca “adotterà misure di ritorsione di natura tecnico-militare e di altra natura”.
È la stessa dichiarazione che la Russia ha fatto prima di attaccare l’Ucraina.
Più precisamente, il viceministro degli esteri russo Alexander Grushko ha elencato le conseguenze dell’adesione di Finlandia e Svezia alla Nato:

  • Questo è un cambiamento strategico. Questo cambiamento non può rimanere senza una reazione politica, così come senza un’analisi approfondita delle conseguenze della nuova configurazione di forze che potrebbero emergere a seguito del prossimo ampliamento dell’alleanza. È chiaro che la decisione non sarà presa sulla spinta delle emozioni.
  • Questa è la nuova realtà, che, siamo convinti, non è nell’interesse di Svezia e Finlandia, né nell’interesse del mantenimento della sicurezza e della stabilità europea, ma porterà solo alla militarizzazione del Nord, che, militarmente, è stata fino a poco tempo fa la zona più pacifica d’Europa.
  • Nel discorso al parlamento finlandese, il presidente e il primo ministro finlandesi hanno affermato che questo passo rafforzerà la sicurezza sia della Finlandia che della NATO. È abbastanza ovvio per qualsiasi persona sana di mente che il risultato sarà esattamente l’opposto, la sicurezza militare della Finlandia sarà notevolmente indebolita.
  • Abbiamo un’idea approssimativa di come si svolgeranno gli eventi al momento della approvazione dell’adesione. I paesi della NATO dichiareranno immediatamente che il fianco settentrionale è molto vulnerabile, che il confine con la Russia è di 1300 km. Ora il confine tra Nato e Russia è aumentato di circa 1.300 km. Questo confine deve essere difeso, quindi ulteriori contingenti di forze devono essere schierati lì e così via.
  • Tutto ciò si inserisce nella famigerata ricerca di un nemico, che si esprime in senso pratico politico militare nella demonizzazione della Russia, attribuendole intenzioni ostili nei confronti di paesi che la Russia semplicemente non può neanche essere sospettata di avere.
  • Ci sono molte domande relative all’effettiva rinuncia di questi paesi allo status di paese denuclearizzato. Di recente, ci sono state sempre più affermazioni che la NATO è pronta ad abbandonare questa misura. In particolare, Jens Stoltenberg ha affermato che le armi nucleari potrebbero essere trasferite più vicino ai confini della Federazione Russa, i leader polacchi si sono dichiarati pronti ad accettarlo. Se queste affermazioni verranno rese operative , ovviamente, sarà necessario rispondere da parte nostra adottando adeguate precauzioni che assicurino l’affidabilità della deterrenza. Fonte @dimsmirnov175 (https://t.me/dimsmirnov175/33414)

Come vedete, quelle della Russia sono dichiarazioni molto dure ed esplicite.  Sono fatte da chi si sente tradito mentre è relativamente debole. La Federazione Russa nel suo stato attuale non può minacciare la Finlandia. Aprire un secondo fronte non è nel proprio interesse e La Russia sa bene cosa significa. Nello stesso tempo, Mosca avverte che per disperazione, di fronte alla prospettiva del cedimento completo e alla distruzione del paese, non esisterebbe – come ultima ratio – ad usare l’arma nucleare.

Precedenti storici

Ci sono precedenti storici -anche se non l’odierna Russia, l’URSS attaccò la Finlandia nel 1939-40
Voglio solo ricordarvi come finì la guerra sovietico-finlandese del 1939-40:

  • 127mila morti dall’URSS con 26mila finlandesi morti (5 a 1)
  • l’espulsione dell’URSS dalla Società delle Nazioni come Paese aggressore
  • ma soprattutto, a causa dell’aggressione sovietica, la Finlandia si schierò dalla parte della Germania nella seconda guerra mondiale, che nel 1941-44 portò alla morte di altri 67mila soldati sovietici sul fronte finlandese.

Se parliamo del dopoguerra però, la Finlandia non è mai stata minacciata.

Considerazioni

Come ho già detto, la Finlandia non corre alcun pericolo dalla Russia, che al contrario cerca costantemente di arginare il pericolo proveniente da Ovest. Del resto anche il Generale Tricarico ha detto: ‘mi auguro che Svezia e Finlandia non entrino nella Nato. Non credo che la Russia, debilitata e scarsamente capace dal punto di vista militare, possa aggredire nessun Paese di quelle dimensioni’ (Imola Oggi)

I paesi membri dell’Unione Europea e della NATO sono del tutto concordi all’ingresso di Svezia e Finlandia (l’ingresso della Finlandia nella NATO è cruciale perché ha i confini direttamente condivisi con la Russia). Solo Turchia si è detta contraria all’ingresso nella Nato di Finlandia e Svezia. In particolare, il presidente turco Recep Tayyp Erdogan ha detto che il suo Paese non vede con favore l’entrata dei due Paesi nordici nella Nato, ventilando dunque l’ipotesi che la Turchia possa usare il suo potere di veto
Tra i politici italiani, è da segnalare Giorgetti che si è espresso contro l’ingresso di Finlandia e Svezia nella Nato: “Non aiuta ad abbreviare il conflitto con la Russia” https://www.rassegneitalia.info/anche-giorgetti-contro-lingresso-di-finlandia-e-svezia-nella-nato-non-aiuta-ad-abbreviare-il-conflitto-con-la-russia/.
Ovviamente, la chiave di lettura di tutti questi eventi non sono gli interessi nazionali dei singoli paesi europei, ma interesse degli Stati Uniti che di fatto si sentono in guerra contro la Russia, ed in linea agiscono.
Questo è dimostrato da serie di dichiarazioni molto chiare, dalla dichiarazione del segretario di Stato Blinken (che sostiene che bisogna indebolire la Russia) a quella più recente del capo della maggioranza democratica alla Camera dei rappresentanti, Steny Hoyer, che oggi ha detto che gli Stati Uniti sono in guerra (evidentemente, con la Russia), e quindi, durante il “tempo di guerra”, i repubblicani non dovrebbero criticare Biden. https://twitter.com/greg_price11/status/1525161726643257344?t=EZCOHyJd7Khx-o7H5iUGdA&s=19

Patrizio Ricci, VPNews, qui.

E non sarebbe male ricordare che tutte le volte che Putin ha avvertito che avrebbe fatto una determinata cosa, l’ha sempre fatta. Magari dopo avere portato pazienza per anni, ma alla fine l’ha fatta. E quelli che preferiscono ignorare questa verità, assomigliano a quei bambini che si mettono due dita sugli occhi e poi trillano giulivi “Non mi vedi più! Non mi vedi più!”

Ma occupiamoci ora un momento del comico “ebreo”, quello che bisogna per forza essere dalla sua parte perché è ebreo, quello che l’Ucraina non può essere nazista dal momento che ha “democraticamente” (HAHAHA) eletto in “libere elezioni” (HAHAHAHA) un presidente ebreo. Ecco, ammiratelo, con tanto di kippah in testa, e godetevi anche le sguaiate e sgangherate risate del pubblico ucraino alle spassosissime battute del “comico”.

Neanche il guitto di casa nostra è mai arrivato a simili livelli di becerume e di volgarità.
Quest’altra invece è l’ospite della Polonia all’Eurofestival, che alla fine del suo discorso urla “Slava Ukraina” e tende il braccio destro in un bel saluto nazista.

Quanto a noi, se qualcuno ancora si illude che l’Italia non sia in guerra, dia un’occhiata a questi bei giocattolini, e si faccia due conti.


Per il gas invece non ci sono problemi: abbiamo chi ce lo fornisce:

E ora, dopo l’osceno spettacolo antisemita del comico ebreo (com’era la storia dello scandalo di Lavrov messo in croce per avere detto che sono ebrei alcuni fra i peggiori antisemiti?) godiamoci questo spettacolo autentico di due pattinatori russi che danzano su musica russa.

barbara