e una persona educata da una cafona piazzaiola? Semplice: le metti una di fronte all’altra e le fai parlare.
Che sia andata a scuola da Rula?
barbara
e una persona educata da una cafona piazzaiola? Semplice: le metti una di fronte all’altra e le fai parlare.
Che sia andata a scuola da Rula?
barbara
Perché è troppo bella
e noi non abbiamo bisogno di top model (anche se in realtà di mestiere fa l’ingegnere, ma chi sta a badare a questi dettagli). E poi il poster che ha fatto per la campagna elettorale è “volgare e antireligioso”, ed effettivamente dobbiamo ammettere che è una immagine di un’oscenità davvero insopportabile:
E quindi niente, così impara a non nascere piccola brutta malfatta con la faccia cavallina la pelle butterata e il naso a peperone (qui).
(E in Egitto, nel frattempo)
barbara
«Non ce l’ho con i giornalisti, ma io non dimentico niente: un giorno gli faremo un culo così…». Ed ancora, «Loro le mani non le battono, le baciano…» Sono solo alcune delle indegne espressioni usate da Beppe Grillo nei suoi comizi in quest’ultima settimana. A cui vanno aggiunti i quotidiani insulti via blog, che conosco solo in quanto riportati dall’informazione perché non leggo il blog di Grillo per la stessa ragione per cui non ascolto Radio Padania e non leggo “Il Giornale” o “Libero”: non finanzio, anche indirettamente, organi di propaganda. Mi chiedo, però, se una democrazia possa definirsi in salute, accettando simili toni da squadrismo fascista. E mi chiedo se sia giusto passare sopra a certe espressioni; a furia di passare sopra le anomalie, l’Italia è finita come è finita. Del resto, come ci ha insegnato Giobbe, al peggio non c’è mai fine.
Davide Assael, ricercatore
(5 giugno 2013)
Nel blog di Giorgio Israel recentemente qualcuno si è interrogato su che cosa pensare di Beppe Grillo “al netto della questione israeliana”. Giustamente Giorgio Israel ha risposto che la “questione israeliana” (e anche ebraica) è intrinseca al grillismo; se, ciononostante, volessimo rispondere seriamente alla domanda, ecco, qui abbiamo la risposta: al netto della questione israeliana (ed ebraica), al netto della condanna definitiva per omicidio, al netto della spiccata e dichiarata simpatia per il macellaio di Teheran, al netto delle bufale propalate nel suo blog, al netto della volgarità assurta a strumento politico, al netto del regime dittatoriale imposto ai membri-sudditi, al netto della totale mancanza di trasparenza in tante questioni, compresa quella finanziaria, al netto dell’assoluta mancanza di idee e di proposte concrete, tranne quella di dire no a tutto, al netto dell’incompetenza delle persone scelte, al netto di tante altre cose che adesso non sto a dire che se no ci faccio notte, Beppe Grillo è questo. Sogni d’oro a chi lo ha votato.
Beppe Grillo mette in mostra tutte le sue virtù
barbara