WONDER WOMAN E LA SHOAH

Questo è mio nonno, Abraham Weiss, si chiamava Adolf Weiss ma ha cambiato nome dopo la guerra per ovvi motivi. 
Mio nonno è nato in Cecoslovacchia conosciuta anche come Repubblica Ceca. 
Suo padre fu arruolato nell’esercito e non tornò mai più, così sua madre rimase con 2 ragazzini, Abraham, mio ​​nonno, e Benjamin. 
Dopo un lungo viaggio in treno fino ad Auschwitz, schiacciato insieme a una quantità disumana di persone in un vagone ferroviario, è stato separato dalla madre e dal fratello minore in quella che viene chiamata “la selezione”. 
Non li ha mai più visti. 
In un attimo è diventato un orfano di 13 anni che ha trascorso ogni giorno cercando di sopravvivere, le cose che ha visto, gli orrori che ha attraversato sono inimmaginabili.
Per anni non ne ha parlato, solo dopo la morte di mia nonna si è reso conto di quanto sia breve la vita e di quanto sia importante raccontare gli eventi, affinché la Storia non si ripeta mai. 
NESSUNO, dovrebbe mai essere oppresso o perseguitato per la propria razza, religione o per qualsiasi motivo.
Questa è la mia visione della vita. 
L’eredità di mio nonno vive nel profondo del mio cuore. 
Amava le persone, credeva in loro e rispettava le persone per ciò che sono.
È venuto dal luogo più oscuro e oppresso e con un seme di speranza si è costruito una nuova vita in Israele. 
Prego che noi, come esseri umani, ci uniamo e fermiamo lo spargimento di sangue, ovunque e per sempre.
Prego affinché i nostri figli abbiano un futuro normale, positivo e fecondo, in cui le persone si riuniscono e in cui lasciamo che la speranza e l’amore governino il mondo. 
Ricorda e non dimenticare mai #WeRemember
Joseph Waks, qui.

Ancora qualche immagine

Mentre varcavamo i cancelli di Auschwitz, mio ​​nonno disse: “72 anni fa ho varcato questo cancello con un soldato al mio fianco… un soldato nazista… Oggi varco ancora una volta questo cancello con un soldato al mio fianco.. mio nipote .. e presta servizio nell’esercito ebraico, israeliano.”

mentre suonava la sirena commemorativa dell’Olocausto questa mattina, il soldato dell’IDF Lian Gilboa ha salutato sua nonna – Tova Gilboa, 93 anni, sopravvissuta ad Auschwitz a Birkenau.

Essere forti per salvare

Essere forti per difendere

Essere forti per combattere il male

barbara

600 (SEICENTO)

Più gli altri.
Oggi è Yom haShoah.

E loro sono prepotentemente vivi.

barbara

AGGIORNAMENTO: il testo della canzone.

Sentite fratelli miei
Vivo ancora
E i miei due occhi si alzano ancora verso la luce

Sono molte le spine per me
Ma anche i fiori
E ho davanti a me ancora molti anni.

Io chiedo
E prego
Per fortuna non e’ ancora persa la speranza

Un canto passa
Di generazione in generazione
Come una sorgente da sempre e per sempre.

Io chiedo….

Vivo, vivo, vivo
Si’, vivo ancora
Questa e’ la canzone che il nonno
Cantava ieri al papa’
E oggi io.

Io vivo ancora, vivo, vivo, vivo
Il popolo di Israele vive
Questa e’ la canzone che il nonno
Cantava ieri al papa’
E oggi io.

Le mie giornate sono occupate
E le mie notti
E nel mio cielo si innalza ancora una colonna di fuoco.

Cantero’ senza fine
Stendero’ le mie mani
Ai miei amici al di la’ del mare.

Io chiedo…

Vivo, vivo, vivo…

Sentite fratelli miei
Vivo ancora
E i miei due occhi si alzano ancora verso la luce

Allora – congratulazioni
A tutti i miei ospiti
E ai miei figli che vogliono tornare

Io chiedo…

Vivo, vivo, vivo…

Grazie a Mirella per la traduzione.

SE QUALCUNO FOSSE INTERESSATO A UN VIAGGIO IN ISRAELE

 Associazione romana
Amici d’Israele

Viaggio in Israele 2015

“Se lo vorrete non sarà un sogno”

Da Yom Ha Shoah a Yom HaAzmaut

 

15 – 23 APRILE 2015

9 GIORNI, 8 NOTTI

Alla scoperta di Israele con

l’Associazione Romana Amici D’Israele

e una guida d’eccezione: Angela Polacco

In programma incontri istituzionali

 

Referente: Alberto TANCREDI

Presidente Associazione Romana Amici D’Israele 

Insieme in Eretz Israel dal 15 al 23 aprile 2015

 

1 giorno mercoledì 15 APRILE 2015

7.00 ritrovo all’aeroporto di Fiumicino Terminal 5 c/o il banco della El Al e partenza per Tel Aviv con il volo LY 386 delle 10.10

10.00 Partenza per Israele

14.20 Arrivo in Israele, assistenza in arrivo, trasferimento a Gerusalemme e sistemazione in Hotel (Smart Hotel Eyal)

20.00 accensione della candela di Yom HaShoah nella hall dell’albergo e passeggiata in città

Cena e pernottamento in albergo

2 giorno giovedì 16 APRILE 2015 Yom HaShoah

Monte Scopus – Monte degli Ulivi

H 10.00 Centro città per il minuto di raccoglimento durante la sirena di Yom HaShoah

Continuazione della visita della città – zona Knesset, Corte Suprema , museo d’ Israele

Nel pomeriggio : Tempio Italiano, cerimonia con la Comunità di Origine italiana di Gerusalemme

Conferenza : Maurizio Molinari/ Giovanni Quer : “A che punto siamo…”

Cena e pernottamento a Gerusalemme

3 giorno venerdì 17 APRILE 2015

Monte Herzl e visita del Cimitero Militare

Visita di Yad Vashem, con accenno anche ai monumenti

Visita del Museo Storico

Gerusalemme divisa: il racconto della città attraversata dal muro dal 1948 al 1967 attraverso alcuni punti di osservazione

Kabbalat shabat al Kotel

Cena e pernottamento a Gerusalemme

4 giorno sabato 18 APRILE 2015

Passeggiata a piedi nella città vecchia

Museo della Torre di David

Cena e pernottamento a Gerusalemme

 

5 giorno domenica 19 APRILE 2015

Check out

H 8.00 visita dell’ospedale Hadassa con le famose vetrate di Chagall

Trasferimento a Massada

e visita del sito archeologico

Relax e bagno nel Mar Morto Cena e pernottamento hotel Mar Morto (Daniel Dead Sea Hotel)

6 giorno lunedì 20 APRILE 2015

Breve relax e bagno

H 10.00 check out

Valle del Giordano

– confine con la Giordania con sosta a Old Ghesher ( kibbutz evacuato durante la guerra d’indipendenza)

Giro delle alture del Golan – confine siriano e confine libanese

Cena e pernottamento al Nord (Nof Ginosar Kibbutz Hotel)

7 giorno martedì 21 APRILE 2015 Yom Ha Zicharon

Check out e trasferimento a Haifa- visita del Museo della Marina e Immigrazione Clandestina; visita di Atlit (Campo di internamento inglese, immigrazione clandestina)

Zichron Yaakov villaggio legato alla storia di Nili e fondato dal barone Rothshild

Trasferimento a Tel Aviv

Sirena ed accensione della candela h 20.00 – Kikkar Rabin

Cena e pernottamento a Tel Aviv (Mercure Tel Aviv City Center)


8 giorno mercoledì
22 APRILE 2015

Visita di Tel Aviv con soste a Giaffa, vecchia stazione ferroviaria , Neve’ Tzedek

Independence Hall –

H 11.00 sirena – Visita del museo dell’Hagana’

Continuazione visita della citta’- Tel Aviv Bianca – Incontro con Massimo Lomonaco

Inizio dei Festeggiamenti di Yom Haazmaut  in tutta la citta’ , piazza Filarmonica

 

9 giorno giovedì 23 APRILE 2015

Museo dell’Aeronautica a Beer Sheva –

Giro dei kibbutzim davanti la striscia di Gaza –

Trasferimento in aeroporto e partenza per Roma con volo LY383 delle 17.55.

 

Quote di partecipazione

Camera doppia ………………………………. €   2.000,00

Supplemento singola ………………………… €     650,00

Io, naturalmente, ci sarò.

barbara

SE NON ORA, QUANDO?

(da questa sera a domani sera è Yom ha Shoah. Dato che non ci sarò, posto adesso questo ricordo)

se-non-ora (qui)
Ci riconoscete? Siamo le pecore del ghetto,
Tosate per mille anni, rassegnate all’offesa.
Siamo i sarti, i copisti ed i cantori
Appassiti nell’ombra della Croce.
Ora abbiamo imparato i sentieri della foresta,
Abbiamo imparato a sparare, e colpiamo diritto.
Se non sono io per me, chi sarà per me?
Se non così, come? E se non ora, quando?
I nostri fratelli sono saliti al cielo
Per i camini di Sobibór e di Treblinka,
Si sono scavati una tomba nell’aria.
Solo noi pochi siamo sopravvissuti
Per l’onore del nostro popolo sommerso
Per la vendetta e la testimonianza.
Se non sono io per me, chi sarà per me?
Se non così, come? E se non ora, quando?
Siamo i figli di Davide e gli ostinati di Massada.
Ognuno di noi porta in tasca la pietra
Che ha frantumato la fronte di Golia.
Fratelli, via dall’Europa delle tombe
Saliamo insieme verso la terra
Dove saremo uomini fra gli altri uomini.
Se non sono io per me, chi sarà per me?
Se non così, come? E se non ora, quando?

PRIMO LEVI

riprovateci adesso, bastardi

barbara