TOLOSA, UN ANNO FA

Il mio cuore è spezzato…

Un anno fa, 19 marzo, più o meno a quest’ora del mattino, ero in auto. Stavo andando a Toulouse, alla sede del Crif (Conseil Représentatif des Institutions juives de France). Ricevetti una telefonata; mi dicevano che l’appuntamento era stato annullato per ragioni di sicurezza: “C’è stato un attentato. Ci sono morti”. Non avevo ancora ascoltato le notizie del mattino, non ne sapevo nulla. Tornando indietro, per tutto il tragitto continuai a chiedermi che cosa mai poteva  essere successo di così grave, in quella cittadina un po’ sonnolenta che è Toulouse.
Un algerino di 24 anni, Mohammed Merah, con una telecamera legata al corpo per essere sicuro di riprendere il suo massacro, arriva in scooter e spara sui bambini che stanno per entrare nella scuola ebraica “Ozar HaTorah” e sui loro genitori che li accompagnano.
Colpisce per primo Jonathan Sandler, 30 anni, rabbino e insegnante nella scuola.
Jonathan non riesce a proteggere i suoi due figli: Gabriel, tre anni e Aryeh 6 anni che, raggiunti dai proiettili, cadono al suo fianco. Merah entra nella corte della scuola; vede Myriam Monsonégo, otto anni, che tenta di fuggire. L’afferra per i capelli e le spara un colpo in testa. (continua)

E poi vai a vedere questo, questo e questo.
Tolosa
barbara