4 OSTAGGI LIBERATI

Erano prigionieri in due diversi edifici in un campo profughi: quelli che il mondo intero vorrebbe impedire a Israele di toccare perché lì, narra la leggenda, ci sarebbero i “civili innocenti”.
Questa è Noa Argamani

La stanno portando all’ospedale, dove sua madre sta morendo di cancro, ma morirà felice, vedendo realizzato il suo unico desiderio: rivedere la figlia viva.

Ieri si è celebrato il giorno di Gerusalemme, che ricorda le liberazione della parte orientale della città dopo 19 anni di illegale occupazione giordana. In molti hanno voluto dedicarla al ritorno a casa degli ostaggi

(Aspettatemi, che fra un po’ arrivo!)

Purtroppo nei duri combattimenti che hanno portato alla liberazione degli ostaggi e all’uccisione di oltre 100 terroristi, è rimasto ucciso il comandante Arnon Zamora.

E secondo una notizia dell’ultima ora

Emanuel Segre Amar

Mentre adesso Israele fa sapere che gli arabi-palestinesi uccisi nell’operazione sono almeno 210 (ai quali vanno aggiunti 400 feriti), Abu Mazen chiede una sessione urgente del Consiglio di Sicurezza dell’ONU per condannare Israele (e intanto l’Egitto, da parte sua, ha già condannato l’operazione senza aspettare che si riunisca il Consiglio di Sicurezza).

Dal che si deduce che Israele non solo non deve difendersi da hamas, ma non ha neppure il diritto di cercare e liberare i propri concittadini rapiti torturati violentati prima che vengano uccisi come tutti gli altri.

barbara