UN PO’ DI ATTUALITÀ

Iniziamo con un salto in Israele, dove in tre giorni i palestinesi hanno lanciato più di 1100 missili (quanto costa un missile?). Qui possiamo vedere un lancio di pochi secondi, giusto per avere un’idea; le esplosioni che si vedono in cielo sono gli incontri fra i missili e l’iron dome che li neutralizza.

Questo invece è uno delle centinaia di missili difettosi che ricadono entro il territorio di Gaza

e che in questo caso ha fatto un bordello di morti fra cui sei bambini, di cui naturalmente la responsabilità viene addebitata a Israele.

Passiamo all’Ucraina, di cui Amnesty International ha documentato vari crimini di guerra fra cui l’uso di scudi umani, cosa inaudita e vergognosa (il documento di AI, intendo, naturalmente), che ha provocato le dimissioni per protesta della direttrice della sede ucraina, giustamente, dato che il compito di AI è notoriamente quello di vedere ciò che è corretto vedere, non ciò che succede.
Nel frattempo i bombardamenti nazisti continuano a martellare il Donbass e a seminare morte, e a bombardare perfino i funerali

E ora hanno cominciato a disseminare i centri delle città, soprattutto su prati e giardini, i famigerati “petali”, piccolissime mine giocattolo

troppo poco potenti per uccidere, ma sufficientemente potenti da provocare, soprattutto nei bambini, mutilazioni, cecità o altre lesioni invalidanti. Pappagalli verdi li chiamavano in Afghanistan: a chi ha un po’ di anni sulle spalle sicuramente il nome risveglierà qualche ricordo.

A quelli che amano i paragoni voglio poi mostrare questo video: l’aviazione israeliana aveva organizzato un’operazione per distruggere un deposito di armi della jihad islamica. Sennonché all’ultimo momento

Bisogna comunque dire che anche i russofoni del Donbass sono estremamente educati e corretti: trovate due grosse mine e appurato che erano mine ucraine, non hanno esitato un momento a restituirle:

E veniamo all’Italia. A Pisa un giovane barbiere marocchino immigrato da sette anni, sposato e con due bambini piccoli è stato accoltellato a morte sulla porta del suo negozio. Ho passato in rassegna sei testate senza trovare il minimo accenno in merito all’aggressore, nonostante questo si fosse costituito e quindi la sua identità – e la sua nazionalità – fosse già nota. Potevano sussistere dubbi? Alla fine sono dovuta capitare su una pubblicazione in inglese per poter leggere

Halim Hamza, the 32-year-old barber, originally from Morocco, killed in front of his shop on the afternoon of Sunday 7 August by a Tunisian

Scommettiamo che per questo immigrato non caucasico nessuno si straccerà le vesti?

E sempre restando in italia:

EMERGENZA IDRICA O EMERGENZA DEMOCRATICA?

Ve lo riferisco con riluttanza, sgomento. Non avrei neanche voglia di scriverlo, questo post. Ma devo farlo.
Questa mattina mi sono attaccato al telefono per avere delucidazioni sull’ordinanza che vieta, tra l’altro, di innaffiare orti e giardini a Firenze fino al 30 settembre (vedi mio post di ieri “Declinazioni provinciali…”).
L’impiegato della Direzione Ambiente che mi ha risposto mi ha detto che non sapeva niente e mi ha dato il diretto di un dirigente. Quello, appena ha capito che volevo parlare dell’ordinanza 157, mi ha stoppato e mi ha dato il numero della persona che ha scritto il documento (non farò il nome, perché lo scopo di questo posto non è fare gogne mediatiche: giornalisti eventualmente interessati ad approfondire, contattatemi in privato).
L’ho chiamata, mi ha risposto, abbiamo avuto una lunga e cordiale conversazione. Io non ho fatto polemiche: non volevo affermare le mie ragioni, volevo capire le sue, e per questo volevo che si sentisse a suo agio, che si sentisse compresa.
Le ho chiesto prima di tutto se l’ordinanza avesse delle omissioni, dei sottintesi, delle deroghe non espresse. Risposta: quello che c’è scritto è.
Le ho chiesto se quindi avrei dovuto lasciare seccare le mie piante di pomodori. Risposta: sì, a meno di ingegnarsi (attingere acqua a una fonte, ricavarla da un pozzo…).
Le ho chiesto del prato. Risposta: anche quello, da far seccare.
Le ho chiesto se, oltre ai pomodori e al prato, dovrei lasciar morire anche gli alberi e le piante che si trovano nel mio giardino. Risposta: eh, bisogna ingegnarsi.
Le ho chiesto se il Comune di Firenze è cosciente che questa ordinanza condanna alla distruzione migliaia e migliaia di piante e alberi nel territorio comunale; le ho chiesto a che genere di idea “green” corrisponda questa strategia. Risposta: sì, certo, ne siamo coscienti, ma qualcosa bisogna sacrificare. È meglio sacrificare i suoi pomodori che un’attività produttiva, no?
Le ho chiesto se dunque la mia famiglia deve davvero rinunciare alle quattro piante di pomodori che soddisfano interamente il nostro fabbisogno fino a ottobre. Risposta: Sì, è meglio che lei perda i suoi pomodori, tanto può comprarli al supermercato, piuttosto che togliere l’acqua a un autolavaggio, che poi entra in ballo un discorso di occupazione, di sindacati…
Le ho chiesto se il territorio di Firenze sta vivendo davvero una crisi idrica così drammatica da preferire la distruzione del verde, degli alberi, delle piante. Risposta: In realtà no, l’invaso di Bilancino è ancora pieno per l’80% [più o meno come l’anno scorso, e l’anno prima, e l’anno prima ancora in questo periodo – nota mia]; ma ci sono state pressioni: l’autorità idrica ha mandato la richiesta di fare ordinanze contro lo spreco dell’acqua il 3 giugno; molti sindaci le hanno fatte subito; noi siamo gli ultimi, abbiamo rimandato, ma alle riunioni era tutto un dire “perché noi l’abbiamo fatta e Firenze non fa l’ordinanza?”, alla fine abbiamo dovuto farla anche noi.
Le ho chiesto se la distruzione del verde riguarderà anche i produttori. Risposta: no, le attività produttive non possono essere toccate, neanche l’autolavaggio, per l’appunto. L’ordinanza riguarda solo le utenze domestiche.
Le ho chiesto del verde pubblico. Risposta: eh, anche noi abbiamo dovuto decidere. Ci siamo messi intorno a un tavolo e abbiamo fatto una lista: questo prato lo salviamo, quest’altro lo lasciamo seccare. Pensando anche agli investimenti fatti: se un prato era stato piantato qualche mese prima non si poteva far seccare.
Facciamo tanti investimenti per il verde…
Le ho chiesto se aveva presente la differenza tra far seccare un prato o un’aiuola, che poi ripianti i semi e dopo tre settimane sono uguali, e far morire un albero vecchio di dieci, venti, trent’anni, con tutte le sue relazioni complesse con l’ecosistema. Risposta: Eh, bisogna che uno si ingegni.
Le ho chiesto se queste decisioni non siano in contraddizione con la norma che impedisce di abbattere un albero che si trovi nel proprio giardino senza un apposito permesso e senza che sia prevista la sua sostituzione. Risposta elusiva.
Le ho chiesto se per caso l’ordinanza sia stata fatta con la convinzione che tanto verrà ignorata da moltissime persone e non farà grossi danni. Risposta: Le norme vanno rispettate; ma poi basta vedere quanti cartelli di divieto di sosta ci sono, e quante macchine parcheggiate…
Le ho chiesto come potrei ignorare questa norma se avessi un vicino litigioso e incattivito nei miei confronti, che non vede l’ora di avere un pretesto per mettermi nei guai e che chiamerebbe immediatamente la municipale vedendomi con la sistola in mano. Risposta: be’, sì, del resto le norme sono fatte per essere rispettate, non per essere eluse.
Ho chiesto se quindi il Comune sia cosciente del fatto che con questa ordinanza – salvo ribellione in massa – trasformerà la città di Firenze in un deserto nel giro di tre mesi, con relativo aumento della temperatura, distruzione dell’ecosistema, della catena alimentare, della biodiversità. Risposta: Sì, ma anche se in questo momento noi non siamo in emergenza, qualcosa bisogna pur fare.
La conversazione è stata davvero pacata e piacevole. Nessuna provocazione, polemica o protesta da parte mia. Non volevo prendermela con la dottoressa XY: volevo capire. Volevo ascoltare la voce dell’ultimo anello della catena che rappresenta la follia al potere. E in questo sono stato accontentato: era una persona normale.
Normali e perbene sono le persone che negli ultimi due anni e mezzo hanno varato, votato, apprezzato, rispettato – senza mai osare fare un rilievo critico – i provvedimenti che stanno alla base di questa deriva irrazionale, dispotica, punitiva e totalitaria, ormai talmente diffusa nella mentalità comune da essere diventata invisibile, completamente disciolta, e quindi inarginabile e incommentabile. Infatti sono andato in internet e non ho trovato un solo articolo o commento critico su questa norma (che si ritrova quasi identica in molti Comuni dal Nord al Sud della Penisola). Neanche uno. Davvero non avevate capito che i “noi consentiamo / noi non consentiamo” avrebbero portato dritto a questo? Adesso è dura tornare indietro. E non so neanche quanti vorrebbero farlo.
Io penso agli orti che in questo momento si stanno seccando. Agli animali, che, di conseguenza, stanno morendo. Penso agli alberi decennali che stanno morendo. Penso all’invaso di Bilancino che oggi contiene 60 milioni di metri cubi d’acqua, pronti per essere utilizzati. Penso a quanta acqua serve per produrre un chilo di carne o un hamburger. A quanta viene divorata dal digitale (guardare un film in streaming costa 400 litri d’acqua, ci diceva nel 2016 l’Imperial College – io ne uso 40 al giorno per irrigare i miei 30 metri di orto-giardino). Penso alle mie piante, che danno da mangiare a me e ai miei figli, che in questo momento “dovrebbero” stare morendo.
Penso che adesso è abbastanza fresco per uscire e dare una bella annaffiata.
Anche le tartarughe ne saranno contente, e anche il discreto popolo degli insetti. L’alveare, incastonato nel buco tra le pietre del muro davanti alla casa, brulica di api. E pensare che stiamo solo a un chilometro da Porta Romana.
E mi chiedo infine: c’è un avvocato, un giurista, un magistrato, disposto a dire che, semplicemente, questa follia non si può fare, perché una follia del genere – a livello giuridico e politico – ha la stessa legittimità, giustificazione e plausibilità di altre follie ancora più criminali?
Carlo Cuppini

E io questa cosa qui la metterei dritta dritta nei crimini contro l’umanità.

Meglio una bella Carmen infuocata, vero?

barbara

ATTUALITÀ POLITICA

Che naturalmente riguarda in primo luogo le elezioni, e cominciamo con giggino nostro, che coi numeri non sembra avere grande dimestichezza, non dico da farci dei calcoli, ma neanche da distinguere fra più grandi e meno grandi:

E neanche l’ANSA sembra cavarsela troppo bene coi numeri

E poi c’è lo zingarello (Nomadello? Gitanello? Romello? Vero che non siamo su FB con gli algoritmi che ci segano le gambe, ma insomma non si sa mai) che addirittura festeggia la vittoria alle regionali

dove infatti ha trionfato, stracciato gli avversari, fatto cappotto

Poi c’è anche quest’altro fenomeno – fenomeno da baraccone, per essere precisi, novello Savonarola che si scaglia con furia contro chi osa mettere in discussione il pentastellico Verbo

Restando alla politica italiana, ma spostandoci dalle elezioni, abbiamo questa signora, che qualche giorno fa ha reso il mondo un posto migliore

Per una spruzzata di politica internazionale, abbiamo questo geniale giornalista australiano convinto che i missili che arrivano su Israele da Gaza siano “simbolici”

oltre al fatto che a quanto pare nessuno ha ancora provveduto a informarlo che è da un po’ più di quindici anni che Israele non sta occupando Gaza.
Molto meglio la già citata ex miss Iraq, qui accanto al capo del Mossad Yossi Cohen

alla cerimonia per le firme dell’Accordo di Abramo tra Israele da una parte ed Emirati Arabi Uniti e Barhain dall’altra, a Washington

e questo delizioso signore

Ultima spruzzata di politica estera, l’ennesimo meraviglioso discorso di Donald Trump.

È un grande onore rivolgermi all’Assemblea generale delle Nazioni Unite.
Settantacinque anni dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale e la fondazione delle Nazioni Unite, siamo ancora una volta impegnati in una grande lotta globale. Abbiamo intrapreso una feroce battaglia contro il nemico invisibile – il virus cinese – che ha causato innumerevoli vittime in 188 paesi.
Negli Stati Uniti abbiamo lanciato la mobilitazione più aggressiva dalla seconda guerra mondiale.
Abbiamo prodotto rapidamente una fornitura record di ventilatori, creando un surplus che ci ha permesso di condividerli con alleati e partner in tutto il mondo. Siamo stati pionieri nei trattamenti salvavita, riducendo il nostro tasso di mortalità dell’85% da aprile.
Grazie ai nostri sforzi, tre vaccini sono nella fase finale dei test clinici. Li stiamo producendo in serie in anticipo in modo che possano essere consegnati immediatamente all’arrivo.
Distribuiremo un vaccino, sconfiggeremo il virus, porremo fine alla pandemia e entreremo in una nuova era di prosperità, cooperazione e pace senza precedenti.
Mentre perseguiamo questo verso un futuro brillante, dobbiamo ritenere responsabile la nazione che ha scatenato questa piaga nel mondo: la Cina.
Nei primi giorni del virus, la Cina ha bloccato i viaggi a livello nazionale consentendo ai voli di lasciare la Cina e infettare il mondo. La Cina ha condannato il mio divieto di viaggio. Mentre ha cancellato i voli nazionali e bloccato i cittadini nelle loro case.
Il governo cinese e l’Organizzazione Mondiale della Sanità – che è virtualmente controllata dalla Cina – hanno dichiarato falsamente che non c’erano prove di trasmissione da uomo a uomo.
Successivamente, hanno falsamente detto che le persone senza sintomi non avrebbero diffuso la malattia.
Le Nazioni Unite devono ritenere la Cina responsabile delle proprie azioni.

Inoltre, ogni anno, la Cina scarica milioni e milioni di tonnellate di plastica e rifiuti negli oceani, pesca abusivamente nelle acque di altri paesi, distrugge vaste aree di barriera corallina ed emette più mercurio tossico nell’atmosfera di qualsiasi altro paese al mondo.
Le emissioni di carbonio della Cina sono quasi il doppio di quelle degli Stati Uniti e stanno aumentando rapidamente.
Al contrario, dopo che mi sono ritirato dall’accordo unilaterale di Parigi sul clima, lo scorso anno l’America ha ridotto le sue emissioni di carbonio più di qualsiasi altro paese nell’accordo.
Coloro che attaccano l’eccezionale record ambientale dell’America ignorando l’inquinamento dilagante della Cina non sono interessati all’ambiente.
Vogliono solo punire l’America e io non lo tollererò.
Se le Nazioni Unite vogliono essere un’organizzazione efficace, devono concentrarsi sui problemi reali del mondo. Ciò include il terrorismo, l’oppressione delle donne, il lavoro forzato, il traffico di droga, il traffico di esseri umani e sessuali, la persecuzione religiosa e la pulizia etnica delle minoranze religiose.
L’America sarà sempre un leader nei diritti umani.
La mia amministrazione sta promuovendo la libertà religiosa, le opportunità per le donne, la depenalizzazione dell’omosessualità, la lotta alla tratta di esseri umani e la protezione dei bambini non nati.
Sappiamo anche che la prosperità americana è il fondamento della libertà e della sicurezza in tutto il mondo. In tre anni abbiamo costruito la più grande economia della storia e la stiamo facendo di nuovo rapidamente. Il nostro esercito è notevolmente aumentato nelle sue dimensioni. Abbiamo speso 2,5 trilioni negli ultimi quattro anni per i nostri militari. Abbiamo l’esercito largamente più potente al mondo.
Abbiamo resistito a decenni di abusi commerciali in Cina. Abbiamo rivitalizzato l’Alleanza NATO, per la quale altri paesi stanno ora pagando una quota molto più equa. Abbiamo stretto partnership storiche con Messico, Guatemala, Honduras ed El Salvador per fermare il traffico di esseri umani. Siamo al fianco del popolo di Cuba, Nicaragua e Venezuela nella loro giusta lotta per la libertà.
Ci siamo ritirati dal terribile accordo nucleare iraniano e abbiamo imposto sanzioni paralizzanti al principale sponsor mondiale del terrore.
Abbiamo cancellato il califfato dell’ISIS al 100 percento; abbiamo ucciso il suo fondatore e leader, al-Baghdadi; ed abbiamo eliminato il principale terrorista del mondo, Qasem Soleimani.
Questo mese abbiamo raggiunto un accordo di pace tra Serbia e Kosovo. Abbiamo raggiunto una svolta epocale con due accordi di pace in Medio Oriente, dopo decenni di nessun progresso. Israele, Emirati Arabi Uniti e Bahrein hanno firmato tutti uno storico accordo di pace alla Casa Bianca, con molti altri paesi del Medio Oriente a venire.
Stanno arrivando velocemente e sanno che è fantastico per loro e per il mondo.
Questi accordi di pace rivoluzionari sono l’alba del nuovo Medio Oriente.
Adottando un approccio diverso, abbiamo ottenuto risultati diversi, di gran lunga superiori. Abbiamo adottato un approccio e l’approccio ha funzionato. Intendiamo concludere a breve altri accordi di pace e non sono mai stato così ottimista per il futuro della regione. Non c’è sangue nella sabbia.
Quei giorni, si spera, sono finiti.
Mentre parliamo, anche gli Stati Uniti stanno lavorando per porre fine alla guerra in Afghanistan e stiamo riportando le nostre truppe a casa. L’America sta realizzando il nostro destino di pacificatore, ma è pace attraverso la forza. Ora siamo più forti che mai. Le nostre armi sono a un livello avanzato come non abbiamo mai avuto prima – come, francamente, non abbiamo mai nemmeno pensato di avere prima. E prego solo Dio che non dobbiamo mai usarle.
Per decenni, le stesse voci stanche hanno proposto le stesse soluzioni fallite, perseguendo ambizioni globali a scapito del proprio popolo. Ma solo quando ti prendi cura dei tuoi cittadini troverai una vera base per la cooperazione.
In qualità di Presidente, ho rifiutato gli approcci fallimentari del passato e metto con orgoglio l’America al primo posto, proprio come dovresti mettere al primo posto i tuoi paesi. Va bene, è quello che dovreste fare.
Sono estremamente fiducioso che il prossimo anno, quando ci riuniremo di persona, saremo nel bel mezzo di uno dei più grandi anni della nostra storia e, francamente, si spera, nella storia del mondo.
Grazie. Dio vi benedica tutti. Dio benedica l’America. E Dio benedica le Nazioni Unite.

Donald J. Trump      

Ah, stavo per dimenticare. A proposito della firma degli accordi fra Israele e i due stati arabi: dell’Europa era presente un unico stato: l’orrendissima fascistissima razzistissima, praticamente dittatura nazista ormai a pieno titolo Ungheria. Tanto perché si sappia.

barbara

ANCHE OGGI FIGURE

Con qualche commento. E iniziamo con la cronaca estera, partendo dall’Iran

Hananya Naftali
iran proteste
Ecco come il regime islamico in Iran ha a che fare con i manifestanti – o sparategli sul posto o eseguirli più tardi.
Dov’è l’ONU? Dove sono le organizzazioni per i diritti umani? Questi giovani non sono ancora stati giustiziati. Hanno bisogno della nostra voce. Gli iraniani hanno bisogno della nostra voce.

Proseguendo con la solita, immancabile Cina e la collaborazionista Botteri,
botteri fake
continuando col Libano
missili Libano
e approdando infine a New York, dove qualcuno giustamente si preoccupa
libertà piange
E veniamo in casa nostra, col sindaco più simpatico ed efficiente del pianeta

Il fantastico mondo di De Magistris

Sembra una foto del 2010 e invece è di oggi dal Cavone sopra piazza Dante.
Napoli De Magistris
Grazie sindaco, scegliendo una decoratrice di dolci come capo di Asia stiamo vedendo degli ottimi risultati soprattutto adesso in emergenza Covid, con la città piena di immondizia, i negozi che non riaprono e i turisti che non tornano più. Sei il fenomeno della politica che Napoli meritava dopo l’eruzione del Vesuvio e il colera. Grazie per questi splendidi anni!

passando per l’attivista più simpatico della galassia che guida gli squamo-pinnati più simpatici della galassia

Attilio Fontana

Sui canali delle Sardine è stato postato il video dell’arresto di un ‘innocuo’ ragazzo con una ricostruzione non verificata: fermato da 5 agenti perché di colore e senza mascherina. (nell’immagine vedete le scritte)
sardine fake
Era una #FakeNews.

La realtà è diversa: il 25enne del Mali aveva scavalcato i tornelli urlando e spaventando i passeggeri, con sé aveva un coltello e permesso di soggiorno scaduto da un anno.
Grazie alle Forze dell’Ordine, sono intervenute con prontezza, non contro ad una persona per il colore della pelle ma perché identificato come fonte di pericolo verso gli altri.

per arrivare al presidente del consiglio più simpatico ed efficiente e geniale di tutte le galassie
1 Conte Orban
2 scadenze
3 appello mattarella
(clic per leggere l’articolo)
4 tossico
5 misure
e con questa sconfiniamo con la cosiddetta emergenza, molto cosiddetta
6 Zangrillo
(clic)
Ricordando che Zangrillo è uno dei pochissimi che i medici considerano attendibile, dal momento che non è uno che sta chiuso dei laboratori e va poi in televisione a fare la bella statuina, bensì un medico che è stato in prima linea come loro, e oltre a quello che dice lui ci sarebbe anche questo
7 fine emergenza
e questo
8 esperti
che è comunque quello che da oltre due mesi stiamo vedendo tutti noi coi nostri occhi, ma lui, il primo ministro bello ed elegante e affascinante che fa tremare il culo a un sacco di donne e io, lasciatemelo dire, le donne non le capirò mai, non demorde, figuriamoci se demorde, perché le sue risorse sono infinite.
9 cercasi infetti
10 ondata 2 programmata
Nel frattempo in giro per il Paese
11 chiusura
ma lui non può occuparsi di queste scemenzine perché ha ben altri progetti, lui, ben altre priorità
12 cittadinanza
(clic)

Aggiungo questa cosa che non c’entra niente, che ho visto per caso qualche ora fa, per la quale mi mancano le parole per commentare. Si riferisce a un evento tenuto alla fine dello scorso anno in memoria di Giancarlo Siani:

Il prefetto di Napoli, Carmela Pagano, ha letto invece un messaggio del ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese: “Oggi avrebbe 60 anni e di sicuro sarebbe un giornalista affermato e ascoltato. Il suo sacrificio sia esempio ai giovani”.

Cioè, per un ragazzo che, sapendo perfettamente che cosa stava rischiando, ha continuato a denunciare i crimini della camorra facendo nomi e cognomi, ed è stato per questo assassinato a 26 anni, questo essere per il quale non trovo aggettivi sufficienti a descrivere il livello di cloachitudine, tutto quello che trova da dire è che avrebbe 60 anni e sarebbe un giornalista affermato. Meriterebbe xxx xxxxxx xx xxxxxxx x xxxxx xxxxxx xxx xxxxxxxxxx, xxxxxxxxxxx.

E chiudo con la rubrica “chi la fa l’aspetti”: l’ortottero dedica alla signora Mezzidiametri un sonetto in cui mostra scarso apprezzamento per i romani,
fogna
e i romani lo ripagano come merita
contro grillo
Qualcuno ha detto che sì, lui ci è andato pesante ma loro hanno sbagliato. Beh, a me sembra proprio l’esatto contrario: lui ha colpito indiscriminatamente quasi tre milioni di persone che non conosce, loro hanno colpito due persone per fatti specifici e reali, e la vittima sarebbe lui?! Ah già, che stupida, me lo dimentico sempre: è Caino quello che non si deve toccare, Abele si fotta pure.

barbara

PARTORIRE SOTTO LE BOMBE

partorire sotto le bombe
Queste donne hanno partorito all’ospedale Barzilai di Ashkelon (450 missili in 48 ore, del costo di 200.000 dollari l’uno)
Ashkelon
Hanno partorito in un rifugio antibomba sotterraneo. Come disse il poeta greco Dinos Christianopulos: “Hanno tentato di seppellirci, ma non si sono accorti che eravamo semi”.

Am Israel chai

Fonte: Sara Esther Matz Crispe, via Fulvio Del Deo

Sono convinti che vinceranno perché amano la morte più di quanto noi amiamo la vita… Per vincere occorre naturalmente essere forti, ma anche la stupidità del nemico aiuta un bel po’.

barbara

AGGIORNAMENTO ISRAELE 25/03/19

Prevedibile. Prevedibile come la pioggia quando il cielo è coperto di nuvole nere. Dopo giorni e giorni di Gaza in fiamme contro hamas, che la feroce repressione (qui un piccolo assaggio
repressione Gaza
se avete sufficiente pelo sullo stomaco potete trovarne altri qui) non riesce a domare bisognava trovare una via d’uscita, che naturalmente è stata trovata, la solita di sempre: ripresa degli assalti contro il confine, ripresa dei lanci di palloncini incendiari col consueto corollario di terreni distrutti e qualche ferito, e infine la ripresa del lancio di missili. Il primo, all’alba di ieri, è caduto nel moshav Mishmeret , vicino a Kfar Saba, poco a sud di Natanya, qui
zona colpita
e ha centrato (che più “centrato” di così si muore) questa villetta
casa 1
casa 2
casa 3
casa 4
in cui sono rimaste ferite sette persone. Qui vista dall’alto.

Quelli delle ore successive sono arrivati qui.
zone colpite
Come previsto è immediatamente iniziata la risposta israeliana: confine con Gaza dichiarato “zona militare chiusa”, partenza dei carri armati verso il confine

(io li ho incrociati di giorno, nel dicembre del 2008, e avevano un effetto molto rassicurante, quello del tranquilli bambini, che adesso arriva papà e sistema tutto lui), decollo di questi gioiellini
caccia
per colpire tutte le centrali del terrore, un certo numero – per ora limitato – di riservisti richiamati, fermato il traffico ferroviario verso Be’er Sheva, fra Ashkelon e Sderot, e verso Ofakim e Netivot, le piste di atterraggio dell’aeroporto Ben Gurion sono state cambiate. In vari distretti intorno alla striscia di Gaza sono stati aperti i rifugi pubblici, sospese le lezioni e attività giovanili. E hamas può finalmente tirare il fiato: con Israele che bombarda, i crimini di hamas passano in secondo piano.

Voi comunque dormite pure i vostri sonni tranquilli, che i vostri soldi sono arrivati a destinazione.
soldi
Piace, bisogna che lo dica, la coincidenza, anche se la cosa era stata già programmata, della firma di Trump del riconoscimento della sovranità israeliana sulle alture del Golan.
Trump Golan 1
Trump US Israel
A chi ritenesse abusiva la presenza israeliana lì, ricordo che esse sono state conquistate nella guerra di difesa contro l’aggressione siriana nel 1967 (in guerra funziona così ragazzi, chi perde paga pegno. Fatevene una ragione), e che quando erano in mano siriana venivano usate dai cecchini per sparare dentro i kibbutz sottostanti e ai pescatori nel lago di Tiberiade. E oggi rappresentano l’unica possibilità per Israele di controllare e arginare le manovre offensive dell’Iran in territorio siriano. Ed è motivo di grande conforto avere a che fare con Donald Trump, dopo certi sordidi personaggi del passato.

E ricordiamoci che la conclusione, non importa quante volte si venga attaccati, sarà sempre questa.

barbara

LA MARATONA DI GERUSALEMME

Che si terrà oggi, 15 marzo, con migliaia di partecipanti. Questo è il percorso
maratona Gerusalemme 1
che copre l’intera città. Fra il 1948 e il 1967 non sarebbe stato possibile, per via di questo
maratona Gerusalemme 2
il muro che separava la Gerusalemme libera da quella illegalmente occupata dalla Giordania (occupazione illegale ripetutamente trattata in questo blog) nel corso della guerra scatenata dagli arabi nel tentativo di annientare Israele. Quel muro che gli amanti dei popoli oppressi e della pace e della giustizia e dell’amore universale e soprattutto del meraviglioso slogan “non muri ma ponti” vorrebbero al più presto vedere ricostruito. E neppure vi si sarebbero potuti avvicinare, per via dei cecchini giordani sempre pronti a fare il tiro al piccione.
maratona Gerusalemme 3
In compenso è arrivato anche a Tel Aviv qualcosa a cui noi siamo disabituati da settantaquattro anni, e che in Israele è invece più o meno pane quotidiano.

barbara

CHI NON CREDE NEI MIRACOLI NON È REALISTA

Così affermava David Ben Gurion. E questo è ciò che è accaduto l’altro ieri:

Michi Nazrolai

INCREDIBILE!!!
Tutti abbiamo sentito ieri del grande miracolo: un autobus che trasportava dozzine di soldati israeliani (che Hashem protegga) arrivato a Gaza è saltato in aria a causa di un missile, ma pochi minuti prima i soldati erano scesi trovando così la salvezza.
Ma ascoltate nel video cosa cantavano poco prima, cantavano AL HANNISSIM quella preghiera che cantiamo a Chanukah nel quale elogiamo e benediciamo Dio per i suoi miracoli, al tempo dei nostri padri e ai giorni nostri.

OK, pura coincidenza… Ma non lo sentiamo un brividino lungo la schiena?

Nel frattempo, sotto i missili, la vita continua. Nel senso più letterale: questo è il reparto di neonatologia dell’ospedale di Ashkelon, spostato in un bunker a prova di missile.
neonatologia Ashkelon
Qui, in mezzo al cemento armato, i bambini continuano a nascere, e i prematuri a essere accolti nelle culle termiche.

Ma vorrei anche ricordare il peccato originale, che ha portato alla tragedia che da tredici anni si è abbattuta sui kibbutz e villaggi al confine di Gaza – peccato originale perpetrato da un Ariel Sharon passato ormai da falco a pollo, irretito da un illustre demografo di sinistra che per mezzo di cifre palesemente false lo ha terrorizzato con lo spettro del sorpasso demografico, inducendolo a deportare da Gaza gli ottomila ebrei che vi risiedevano

barbara

DA GAZA CON AMORE

Cronaca di una giornata nel sud di Israele, che faccio introdurre da Giulio Meotti.

400 missili lanciati oggi da Gaza verso Israele! 400. 1 missile al minuto nelle ultime cinque ore. Come scrive l’analista israeliano Yossi Melman, “non era mai successo prima”. Che avrebbero fatto e detto, ad esempio, i cazzoni inglesi se da Calais i francesi avessero lanciato lo stesso numero di missili sulle città della costa britannica?
se Inghilterra
E che avremmo detto, noi italiani, se da Mentone i francesi avessero bombardato a questo ritmo Ventimiglia? Com’è invece che 400 missili da Gaza contro le scuole, le case, gli autobus e gli ospedali di Israele non fanno notizia né scandalo ma si chiede a Israele di difendersi con le mani legate, suicidandosi quindi e chiedendo pure scusa di esistere? Cos’è questo se non il vecchio, puzzolentissimo, antisemitismo?

E adesso vi faccio vedere un po’ di cose, cominciando dai missili: guardate come sono belli, così fioriti!
missili
E ora anche dal vivo: trenta secondi ad Ashkelon

e altri trenta in un’altra parte del sud.

Ancora un paio di immagini: qui c’era una casa
casa
e questo era un autobus,
autobus
colpito un minuto esatto dopo che ne erano scesi 50 soldati e a bordo era rimasto solo l’autista – arabo, per inciso, a ulteriore riprova del fatto che per i terroristi la priorità assoluta è uccidere, se sono ebrei meglio, se non sono ebrei pazienza – rimasto ferito. E questo è un video dell’azione:

https://twitter.com/twitter/statuses/1062121157904740352

come possiamo vedere, le didascalie sono in arabo: sono gli stessi terroristi che riprendono le proprie azioni gloriose, per esibirle come trofei, come da noi la coppa del tennis sullo scaffale o la medaglia della gara di atletica al liceo nella bacheca.

Credo, per concludere, che non sia male rivedere questo video di alcuni anni fa, per ricordare come funzionano le cose da quelle parti

e magari anche questo, di dieci anni fa.

E riflettiamo che Gaza, con le decine di miliardi di dollari che le abbiamo regalato
Gaza-Singap
barbara