ESTOTE PARATI

O forse è meglio paratə, non sia mai che mi legga uno di quegli squinternati fulminati sciroccati e mi fa causa, come se non ne avessi già abbastanza per conto mio.
Estote paratə, dunque, che non solo, se passa la legge che più di qualcuno auspica, se negate i cambiamenti climatici e la loro origine antropica rischiate la galera o il manicomio, ma finite anche all’inferno: parola di papa, che di inferno, lui, se ne intende, oh se se ne intende!

Il Papa ha deciso: il “cambiamento climatico” sarà dogma
Nella Laudate Deum di Bergoglio emergono critiche ai “negazionisti” climatici ed elogi per i gretini

Che il nostro Bergoglio fosse un papa influencer, a cavallo fra materialismo socialista e misticismo esoterico, ce n’eravamo accorti presto e non abbiamo mai smesso di pensarlo davanti a saggi di pensiero radicalista quali la Laudato Sì, “enciclica non verde ma sociale” che pareva scritta dagli imbrattamuri di Ultima Generazione. Che la sua missione fosse sostituire il vecchio Dio con feticci alla moda, da Greta Thunberg a Luca Casarini, da Carola Rackete agli scafisti, pure non è novità ma conferma, mesta, avvilente, di ogni giorno che il Padreterno manda sulla terra. Questo successore di Ratzinger, spedito al Soglio dalle trame di Obama in accordo con l’Islam radicale, che chiese e ottenne un pontefice di proprio gradimento dietro minaccia di passare ai roghi delle chiese da vuote a piene, è, si potrebbe dire con Marx, un pontefice nel senso della storia, perfettamente calato nella cultura del suo tempo che è cultura woke, cioè subcultura, anticultura. Adesso abbiamo la conferma tombale, con una di quelle uscite spericolate, a tratti deliranti, da aeroplano che piacciono molto all’ala estrema della sinistra aproblematica ma fanno dannare l’ufficio stampa della Santa Sede: «L’origine umana, “antropica” del cambiamento climatico non può più essere messa in dubbio», con buona pace di «quelli che cercano di «negare o «minimizzare», di «porre in ridicolo chi parla di riscaldamento globale».
Non è un sermone di Mario Tozzi ma la Laudate Deum, degno compimento della succitata Laudato Sì: se perseverare è diabolico, qui siamo alla coerenza estrema. E lo è, diabolico, perché non un assunto, almeno per quanto ne stanno riportando i giornali, corrisponde a verità, è tutto un pandemonio di affermazioni suggestive e infondate: “Col passare del tempo mi rendo conto che non reagiamo abbastanza, poiché il mondo che ci accoglie si sta sgretolando e forse si sta avvicinando a un punto di rottura”. Col passare del tempo, lo dimostra la Sacra Scienza, l’inquinamento globale si è ridotto e così pure i cosiddetti eventi estremi, le foreste sono cresciute ovunque, l’Occidente ha costantemente abbassato grazie alla tecnologia le sue emissioni tossiche, sono entrati in gioco altri subcontinenti quali Cina, India, oltre all’Africa che si va preparando, i quali bruciano e consumano perché vogliono vivere bene e giustamente ritengono che adesso tocchi a loro, e delle prediche degli ambientalisti ancor più giustamente se ne fottono. Ma Bergoglio, tetragono: «Poniamo finalmente termine all’irresponsabile presa in giro che presenta la questione come solo ambientale, “verde”, romantica, spesso ridicolizzata per interessi economici. Ammettiamo finalmente che si tratta di un problema umano e sociale in senso ampio e a vari livelli. Per questo si richiede un coinvolgimento di tutti».
Non è Ilverdebonelli, è ancora il rosso Bergoglio: quale irresponsabile presa in giro? Il problema “umano e sociale in senso ampio a vari livelli” poi non significa assolutamente niente, è di insostenibile vaghezza schleiniana come se fosse antani. Il compagno Jorge Maria ce l’ha, vedi un po’, col «paradigma tecnocratico che è alla base dell’attuale processo di degrado ambientale», insomma il dannatissimo capitalismo e chi lo pratica e in tal modo matura un «modo deviato di comprendere la vita» che consiste nel pensare «come se la realtà, il bene e la verità sbocciassero spontaneamente dal potere stesso della tecnologia e dell’economia. Se consideriamo che le emissioni pro capite negli Stati Uniti sono circa il doppio di quelle di un abitante della Cina e circa sette volte maggiori rispetto alla media dei Paesi più poveri, possiamo affermare che un cambiamento diffuso dello stile di vita irresponsabile legato al modello occidentale avrebbe un impatto significativo a lungo termine», scrive Bergoglio con argomentazioni alla Chloe, quella che in televisione fa la pazza sperando di finire al Grande Fratello.
Ci manca solo che si metta a piangere dichiarando di non voler fare figli, così poi arriva Pichetto Fratin col fazzolettin. Fino al climax in cui non si tiene più e fa impallidire l’oscurantismo che faceva fuori Galileo: «Per quanto si cerchi di negarli, nasconderli, dissimularli o relativizzarli, i segni del cambiamento climatico sono lì, sempre più evidenti. Nessuno può ignorare (sic) che negli ultimi anni abbiamo assistito a fenomeni estremi, frequenti periodi di caldo anomalo, siccità e altri lamenti della terra che sono solo alcune espressioni tangibili di una malattia silenziosa (sic!) che colpisce tutti noi. È verificabile (sic) che alcuni cambiamenti climatici indotti dall’uomo aumentano significativamente la probabilità di eventi estremi più frequenti e più intensi. Basta un aumento globale di 0,5 gradi per sconvolgere il clima (bum!), siamo vicini a 1,5, «se si superano i 2 gradi, le calotte glaciali della Groenlandia e di gran parte dell’Antartide si scioglieranno completamente con conseguenze enormi e molto gravi per tutti. Eppure, «per porre in ridicolo chi parla di riscaldamento globale, si ricorre al fatto che si verificano di frequente anche freddi estremi. Si dimentica che questi e altri sintomi straordinari sono solo espressioni alternative della stessa causa: lo squilibrio globale causato dal riscaldamento del pianeta».
Siamo alla maledizione di stampo gretino, approssimativa, scentrata e, se si deve dire la verità anche davanti a un pontefice, ignorantissima: siccome il Papa qui non parla ex cathedra, ma ex suggestione, lo diciamo, tanto più che da qui in avanti la sua sparata si allarga a sragionamenti di abissale populismo socialista: i ricchi che inquinano più dei poveri, i quali vengono incolpati di fare troppi figli [certo, la soluzione c’è: lasciateli fare, e poi se li prende tutta l’Italia, con l’eccezione della Città del Vaticano: così Sant’Egidio, che con Francesco è una cosa sola, sa cosa fare]. «Ciò che sta accadendo è che milioni di persone perdono il lavoro a causa delle varie conseguenze del cambiamento climatico (sic!): l’innalzamento del livello del mare, la siccità e molti altri fenomeni (sic) che colpiscono il pianeta hanno lasciato parecchia gente alla deriva. D’altra parte, la transizione verso forme di energia rinnovabile, ben gestita, così come tutti gli sforzi per adattarsi ai danni del cambiamento climatico, sono in grado di generare innumerevoli posti di lavoro in diversi settori. Per questo è necessario che i politici e gli imprenditori se ne occupino subito».
Come si vede, non c’è margine di precisione, è tutta una invettiva costruita più su pregiudizi che su dati di fatto, invero inesistenti o inconsistenti, sorretti da rari dettagli, che paiono buttati in mezzo tanto per fare scena, per dare credibilità all’anatema continuo, ma egualmente discutibili, anzi contestabili, abbeverandosi il Papa a pozzi avvelenati, notoriamente, quali i rapporto 2023 dell’agenzia statunitense «National Oceanic and Atmospheric Administration» e l’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), il Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico che è un organismo governativo americano di pura propaganda climatista: ma su queste affermazioni avranno buon gioco gli scienziati veri a sbugiardare questo papa bugiardo. Il punto è che le cose non stanno affatto così.
Al di là della confusione, della contraddizione per cui l’Africa sarebbe in ritardo, a causa dell’infinito colonialismo occidentale, dunque ancorata a tecnologie antiquate e pertanto altamente inquinanti, eppure, prodigiosamente, per motivi non precisati riesce, nei suoi 54 Stati, ad immettere meno agenti di tutti; al di là pure della irresponsabilità con cui si affermano cose del tutto lunari come «Nel contempo, notiamo che negli ultimi cinquant’anni la temperatura è aumentata a una velocità inedita, senza precedenti negli ultimi duemila anni. In questo periodo la tendenza è stata di un riscaldamento di 0,15 gradi centigradi per decennio, il doppio rispetto agli ultimi 150 anni. Dal 1850 a oggi la temperatura globale è aumentata di 1,1 gradi centigradi, fenomeno che risulta amplificato nelle aree polari. A questo ritmo, è possibile (sic!) che tra dieci anni raggiungeremo il limite massimo globale auspicabile di 1,5 gradi centigradi. L’aumento non si è verificato soltanto sulla superficie terrestre, ma anche a diversi chilometri di altezza nell’atmosfera, sulla superficie degli oceani e persino a centinaia di metri di profondità. Questo ha pure aumentato l’acidificazione dei mari e ridotto i loro livelli di ossigeno. I ghiacciai si ritirano, la copertura nevosa diminuisce e il livello del mare aumenta costantemente»: qui sarebbe solo da replicare: è possibile un cazzo, caro Greto.
Le cose non stanno così, punto. Sono contemporaneamente più complesse e più lineari.
I riscontri stanno nella scienza autentica, stanno nel sapere serio, rigoroso dei 1500 attorno all’organizzazione Clintel, alcuni dei quali intervistati da Franco Battaglia in un recentissimo libro; stanno nella situazione africana raccontata da Federico Rampini nel nuovo “La speranza africana”, dove le questioni energetiche e quindi climatiche occupano la parte rilevante; stanno nella geopolitica che ogni giorno smentisce la criminalità, esclusiva dell’homo capitalisticus occidentale; stanno nella menzogna per cui il pianeta, a livello climatico, non è mai stato così malmesso, quando è vero il contrario. Stanno, a un livello più generale, in un modo talmente sensazionalistico, fazioso e scorretto da non essere consentito neanche a un papa. Il guaio, e grosso guaio, è che anche sul fronte laico (ma esiste un fronte più laico del clero attualmente guidato da Bergoglio?) le cose non vanno né meglio né peggio, sono identiche: «L’origine umana, “antropica” del cambiamento climatico non può più essere messa in dubbio» è il medesimo assunto perentorio, ma inconsistente, che esce dalla bocca di Mattarella, il quale ci fa sapere che “Il Capo dello Stato è sconcertato” dalle discussioni ancora in corso quanto a cambiamenti climatici con relative presunte responsabilità: la stessa cosa che il Colle ebbe a dire a proposito di vaccini, profilassi governativa, lockdown, greenpass: tutte misure inutili, devastanti e discretamente eversive, roba che ha avuto bisogno di sorreggersi su anni di bugie per funzionare.
Ed è questo approccio imperiale a togliere il sonno: le cose stanno come diciamo noi perché lo diciamo noi e non sono ammesse obiezioni, dimostrazioni contrarie, tanto meno il ricorso alla scienza, sempre esaltata ma fin che fa comodo. Qualcosa di spaventoso, in prospettiva, ma una prospettiva che già ci ghermisce. Le cose stanno come diciamo noi e se vi azzardate a contestarle vi mettiamo in manicomio (Pecoraro Scanio), in galera (Bonelli), comunque vi rinchiudiamo, vi amputiamo dal consorzio civile. Ne usciremo? Difficile, anche perché la tecnologia autoritaria del controllo ce lo impedisce e ci stritolerà sempre più. E, va detto, anche a destra, almeno italiana, non si scorgono segnali di reazione, solo di soggezione a questa attitudine maniacale, allucinante, dogmatica ma a livelli post talebani. Qui un pontefice cattolico punta semplicemente a cancellare il pianeta fingendo di volerlo preservare. Se non è satanico questo! Non ci resta che evocare Daniele Capezzone col suo ultimo saggio, “E basta con ‘sto fascismo”. Dove lo sbotto del titolo è duplice, va bene sia per sfanculare i fanatici che usano i fantasmi di un regime di cent’anni fa in chiave strategica, sia per inchiodarli alla loro autentica matrice, che è quella di un fascismo schietto, incorreggibile, ribaldo. A prescindere dall’armocromia del doppiopetto o della tonaca.
Max Del Papa, 4 ottobre 2023, qui.

Aggiungo qualche nota sul testo.

il mondo che ci accoglie si sta sgretolando – in che senso?
e forse si sta avvicinando a un punto di rottura – ma se si sta sgretolando, il punto di rottura non dovrebbe essere già stato raggiunto e abbondantemente superato?
spesso ridicolizzata per interessi economici – invece di parlare dei presunti interessi economici di chi nega o ridicolizza, non si potrebbe parlare dei mastodontici interessi di chi ci vuole affibbiare pannelli fotovoltaici, impianti eolici e auto elettriche che, se diffusi, oltre a ridurre in rovina tre quarti dell’umanità porterebbero, quelli sì, alla distruzione materiale del pianeta?
i segni del cambiamento climatico sono lì, sempre più evidenti – eccolo, il mantra: sono evidenti, sono sotto gli occhi di tutti. Ebbene, sotto i miei occhi, assolutamente evidente, c’è che il sole gira indiscutibilmente intorno alla terra: tutte le mattine lo vedo alzarsi da est, passare sopra la mia testa girando intorno alla terra e tramontare infine a ovest, da cui durante la notte, sempre girando intorno alla terra, prosegue fino a raggiungere l’est e ricominciare da capo. E altrettanto evidente è che la terra è ben ferma sotto i miei piedi, perché se si muovesse, alla nostra latitudine, a 1180 chilometri all’ora, 19,6 chilometri al minuto, 326 metri al secondo, saremmo tutti in preda a vertigini e vomito. Più evidente di così si muore: veda un po’ lei, signor Bergoglio.
il livello del mare aumenta costantemente – infatti l’ultima volta che sono stata a Padova, un mese e mezzo fa, mi sono bagnata i piedi. Scommetto che se ci torno adesso mi bagno anche le caviglie.

Adesso comunque è chiaro: san Giovanni ha incontrato la Greta del suo tempo (ogni tempo, si sa, ha i suoi demoni, i suoi anticristi, i suoi falsi messia che abbindolano stolti e menti deboli), si è lasciato convertire e poi ha scritto l’Apocalisse. Naturalmente, come ben si sa, gli epigoni provano a copiare, ma le loro creazioni raffazzonate non potranno mai essere al’altezza dell’originale, delirante sì, ma con ben altro stile.

Quanto ai rimedi per scongiurare l’apocalisse ormai imminente, ossia la transizione green:

Benef Iciarius

Il bus di Mestre, uno Yutong E-12 cinese, aveva le batterie sul tetto.
350 kw posizionati sul tetto.
Fine dei ragionamenti sul perché si sia ribaltato praticamente da fermo…

E questo ha oltretutto complicato le operazioni di soccorso perché

Il “popolo del web”, comunque, ha già trovato la risposta a tutti i quesiti: l’incidente è avvenuto a causa di un malore e il malore è stato provocato dal vaccino (sì, sanno anche quante dosi ha fatto: hanno fatto una seduta spiritica, hanno evocato il morto e gliel’hanno chiesto).

E a queste montagne di escrementi, quelli espulsi dal papa e quelli espulsi dagli sciacalli del web, rispondo con questo (anche se non sapete l’ebraico non importa: è bellissima lo stesso. Comunque ahavah, che è anche la parola che compare ripetutamente sullo sfondo, vuol dire amore)

barbara

SE C’È UNA SPECIE ANIMALE CHE NON RISCHIA L’ESTINZIONE

è sicuramente quella degli sciacalli

I pm di Roma disporranno l’autopsia e acquisiranno le cartelle cliniche in relazione alla morte del giornalista Andrea Purgatori. Gli atti istruttori serviranno ad accertare se la diagnosi e le conseguenti cure siano state corrette ed adeguate. Purgatori, che aveva una grave forma tumorale, era stato in cura in una nota clinica romana ma il decesso è avvenuto in ospedale. (Qui)

Ma non appena si è diffusa la notizia della sua morte si sono istantaneamente scatenati gli sciacalli iene avvoltoi (e chiedo scusa ai due quadrupedi e al pennuto per l’osceno paragone) col loro insopprimibile mantra: “Ancora un malore improvviso, eh?”. Dire che fate schifo alla merda è ancora un eufemismo.

La più fenomenale che mi è capitato di leggere è che il 92% dei morti erano trivaccinati. Ora, sappiamo perfettamente che almeno tre quarti delle morti si sono verificate PRIMA che arrivasse il vaccino, quindi è già in partenza una balla non solo mastodontica, ma anche in totale malafede. Poi c’è il fatto che i vaccinati erano più del 92%, quindi anche il calcolo relativo al post vaccino è fasullo e in malafede. Un po’ come la faccenda degli ebrei ricchi: in un villaggio ci sono 10.000 persone, 9000 cristiani e 1000 ebrei; in questo villaggio ci sono 100 ricchi, 10 cristiani e 90 ebrei. Conclusioni: la maggior parte dei ricchi sono ebrei. Vero. Conclusione indotta: la maggior parte degli ebrei sono ricchi. Falso: il 9% sono ricchi e il 91% non lo sono – e una buona metà di questi sono decisamente poveri, non a caso una grandissima parte delle barzellette ebraiche hanno per protagonisti i mendicanti.
E dunque potrebbe essere che la maggior parte dei morti dopo l’arrivo del vaccino fossero vaccinati, ma il calcolo da fare è un altro: quanti sono morti fra i vaccinati e quanti sono morti fra i non vaccinati. Senza contare che i morti dopo l’arrivo del vaccino sono esattamente quelli per cui, quando morivano di covid, si diceva sì ma avevano più di ottant’anni, sì ma erano diabetici cardiopatici ipertesi e ipercolesterolemici: sarebbero morti anche con un raffreddore. E ora da due anni ogni volta che muore qualcuno, che sia per infarto ictus tumore annegamento o incidente stradale, dobbiamo sorbirci l’osceno mantra del “aha, malore improvviso, eh?” Fate una bella cosa: legatevi una pietra al collo e buttatevi a mare. Così potremo parlare anche del vostro malore improvviso da non vaccinati.

barbara

IL GRANDE COMPLOTTO

Le cose che mi accingo a scrivere mi girano per la testa da molto tempo, ma lo spunto per metterle per iscritto e farne un post mi è venuto da una citazione inviatami da un’amica:

Ci si può forse domandare se sia giusto dedicare studi approfonditi, e tutto il tempo e l’energia che questi comportano, a una ridicola farsa come i Protocolli, e a figure oscure come il romanziere da strapazzo Herman Goedsche, l’impostore da quattro soldi Osman-Bey, il mezzo pazzo pseudo mistico Sergej Nilus e altri personaggi della stessa risma. Eppure è un grave errore supporre che i soli scrittori che contino siano quelli che la gente colta può prendere sul serio nei suoi momenti di maggiore equilibrio. Esiste un mondo sotterraneo in cui fantasticherie patologiche camuffate  da idee vengono agitate da imbroglioni e fanatici semicolti a beneficio degli ignoranti e dei superstiziosi. Ci sono momenti in cui questo mondo emerge dagli abissi  e subito affascina, conquista e domina moltitudini di persone di solito equilibrate e responsabili, che di conseguenza perdono il loro equilibrio e il loro senso di responsabilità. E di tanto in tanto succede che questo mondo  sotterraneo diventi un potere politico e cambi il corso della storia. E’ un fatto incontestabile che gli eccentrici dimenticati descritti nella prima metà di questo libro costruirono il mito che, dopo molti anni, i capi di una grande nazione  europea avrebbero usato come una licenza di genocidio.  (Norman Cohn, Licenza per un genocidio).

E il pensiero corre, spontaneamente, alla Germania, 1918: la Germania, la grande Germania, il Paese guerriero per eccellenza, il Paese abituato a vincere e stravincere, ha perso la guerra. Nessuno avrebbe mai immaginato che potesse succedere, eppure è successo. Come se non bastasse, ci sono i francesi, nazione tignosa e vendicativa che ancora non ha dimenticato il 1870, quando erano partiti al grido di “A Berlino! A Berlino” e una settimana dopo i prussiani erano a Parigi. Le condizioni di pace sono le più spaventose mai viste, almeno nella storia moderna, le riparazioni di guerra così astronomiche da distruggere praticamente la Germania, l’inflazione non ha limiti, il marco è polverizzato, un uovo arriva a costare un miliardo di marchi ma solo se lo compri subito, perché fra un’ora ne costerà due. Miseria, fame, fallimenti, suicidi, disgregamento della società… Come è possibile che sia successo tutto questo? La spiegazione in realtà è molto semplice: sono stati gli ebrei. Loro hanno tradito, loro hanno venduto la patria al nemico, come altro sarebbe potuto succedere, altrimenti, che i tedeschi – quelli veri, quelli puri – venissero sconfitti in guerra? Umiliati in questo modo? Ridotti sul lastrico? Impensabile. Inimmaginabile. Gli ebrei sono stati.
E l’idea è talmente affascinante, e soprattutto confortante e rassicurante (non è stata colpa nostra!) che l’intero Paese se ne lascia sedurre: loro ci hanno fatto perdere la guerra, loro ci hanno ridotti in miseria, loro hanno messo in ginocchio un intero stato. Loro sono la serpe che ci siamo allevati in seno e che dobbiamo estirpare, se vogliamo sopravvivere. Come sia poi andata a finire, non ho bisogno di ricordarlo.
Passano pochi decenni, e a rifare il giochetto – con le stesse vittime (perché di giochetti analoghi ce ne sono stati diversi, da quelle parti), ma con una categoria particolare di quelle vittime – provvederà Stalin, con il complotto dei medici ebrei. Un po’ per liberarsi di Berija, diventato troppo potente, o almeno ridimensionarlo, accusando l’apparato di sicurezza di negligenza, un po’ per rinfocolare l’antisemitismo – che un po’ di antisemitismo viene sempre buono per indirizzare il malcontento di un popolo oppresso e affamato – dà vita al “complotto dei medici ebrei”, accusati di avere organizzato un complotto finalizzato ad assassinare le più alte cariche del partito, dello stato e dell’esercito per mezzo di metodi di cura notoriamente sbagliati. Immediatamente sono partiti gli arresti, istantaneamente seguiti dalle “confessioni” ottenute mediante la tortura. E nonostante questi giochi infami perseguiti con metodi infami fossero in uso da ormai tre decenni e quindi ben conosciuti, l’intera Unione Sovietica ci ha creduto, l’intera Unione Sovietica è rimasta inorridita di fronte alle “prove” della criminale perfidia giudaica, e grandi sono stati lo stupore e lo sgomento quando, all’indomani della morte di Stalin, i medici ebrei sono stati frettolosamente scarcerati e la verità sulla loro totale innocenza ed estraneità a qualunque complotto è stata rivelata.
Questo complotto è passato alla storia col nome di “complotto dei camici bianchi” (teniamola a mente, questa espressione). E con questo veniamo ai giorni nostri – e parlo naturalmente di covid e dintorni. La prima accusa delirante che ho sentito è stata: siamo troppi, hanno inventato un virus apposta per sfoltirci; idea semplicemente ridicola, ma che ha affascinato e conquistato non pochi.
La seconda: li intubano e muoiono tutti, li intubano apposta per ucciderli. Ora, da sempre le consuete influenze stagionali possono attaccare i polmoni e provocano, soprattutto in persone anziane e con patologie predisponenti, difficoltà respiratorie. Che cosa si fa con una persona che non ce la fa a respirare da sola? Si intuba. Anch’io, come tutti, sono stata regolarmente intubata tutte le volte che ho subito un intervento in anestesia generale perché in quello stato non si è capaci di respirazione autonoma. I primi pazienti covid sono stati intubati, molto semplicemente, perché era la cosa più logica da fare, quella che si è sempre fatta e che ha sempre funzionato. E proprio il fatto che in questo caso non funzionasse ha fatto capire ai rianimatori che si trovavano di fronte a qualcosa di diverso, che quelle polmoniti non erano le consuete polmoniti a cui da sempre erano abituati, e hanno cominciato a cercare di capire meglio che cosa fosse questa malattia. La spiegazione è molto semplice, logica, razionale, ma quella arzigogolata ha affascinato e conquistato non pochi.
La terza: tachipirina e vigile attesa. Il covid è una patologia che provoca infiammazione, e per affrontare un’infiammazione la soluzione migliore è la tachipirina, lo sanno tutti. Facendo attenzione a come procede la cosa (“vigile attesa”), perché se l’infiammazione non diminuisce bisogna andare al pronto soccorso. Quindi le indicazioni date erano assolutamente logiche e giuste. Folle è stato mantenerle quando è emerso chiaramente che con questa patologia, ormai riconosciuta come diversa da quelle note, non era la cosa giusta da fare, ma nel momento in cui queste direttive sono state date, erano le più logiche. Naturalmente la stupidità, l’ignoranza e l’incompetenza di tutta la marmaglia che ha guidato la sanità in questi due anni e rotti non sono dati da poter mettere in discussione, ma questo ci porta anche, automaticamente, ad escludere che questa gente possa essere in grado di macchinare in intrigo che porti intenzionalmente a far morire i vecchi per non dovergli pagare la pensione, e tuttavia quella sorta di pensiero magico che si astrae dalla realtà, al pari di terrapiattismo scie chimiche memoria dell’acqua agricoltura biodinamica energizzazione intrugli vari che curano ogni sorta di malattie dal raffreddore al cancro alla cirrosi epatica nuovo ordine mondiale eccetera eccetera ha affascinato e conquistato non pochi, persone non di rado di grande cultura e grande intelligenza, ma dalla personalità evidentemente fragile e predisposta (così come il mio povero cugino, evidentemente già fragile e predisposto di suo, messo a terra da un lutto famigliare particolarmente drammatico e traumatico, si è lasciato affascinare, conquistare, in una parola: adescare, da una banda di “arancioni”. Adesso fa di mestiere il guaritore – guarisce con le “energie sottili” – è assolutamente sicuro che il mestiere dei medici consiste nel fare ammalare le persone e che tutte le medicine siano studiate per fare ammalare e che la cura per il cancro – un’erba di cui ha pubblicato la foto su FB – che funziona al 90%, esiste da decenni ma BigPharma non vuole che si sappia, e che a 56 anni, per sapere se il giorno dopo può o no accompagnare da qualche parte mia zia, novantacinquenne, semicieca e in sedia a rotelle, deve aspettare le dieci di sera, quando i suoi “capi” gli telefonano per dirgli che cosa dovrà fare, dove e in che orario, in modo che non possa mai decidere autonomamente i propri movimenti neanche con 24 ore di anticipo). Non a caso, a proposito del libro da cui ho riportato la citazione all’inizio di questo post, è reperibile su Amazon un libro pubblicato mezzo anno fa intitolato I Protocolli di Sion e il Nuovo Ordine Mondiale: Si compie il Piano di dominio del 1905, e fra le recensioni dei lettori  se ne trovano (non molte) come queste: “La prima parte è degna di lettura… Poi si perde in argomentazioni che non condivido, ufo, rettiliani, pianeta terra come ologramma… Delusione totale…” “Questo libro è un falso storico costruito ad arte dalla polizia segreta zarista in funzione antiebraica per giustificarne le persecuzioni. AMAZON deve vergognarsi di vendere libri come questi che la pongono in complicità con l’antisemitismo.” ma anche “Un libro che si apre la verità” (e stendiamo un velo pietoso sulla competenza linguistica) e altre di aperto apprezzamento, più articolate e argomentate. È l’indubbio fascino del sentirsi dalla parte dei migliori, dei più furbi, di quelli che hanno capito tutto a differenza dei pecoroni che non hanno capito niente e si accodano docili all’ordine del padrone, il fascino del sentirsi quelli diversi, quelli che vanno controcorrente (e chissà se si accorgeranno di quanto è affollata quella loro corrente-controcorrente), gli eroi che sfidano i poteri forti.
Tralascio di fare un’analisi analoga a quella sopra di tutto ciò che si è sviluppato intorno alla questione dei vaccini, perché non mi basterebbe una settimana per farlo approfonditamente, e comunque se ne è già parlato a sufficienza in questo blog e altrove, e ritorno invece a Stalin e al suo “complotto dei camici bianchi”. Ci avete fatto caso? Sempre più spesso, di nuovo, quando gli affascinati e conquistati dalle peggiori – e più ridicolmente menzognere – teorie complottiste fanno riferimento ai medici che praticano o consigliano i vaccini, non li chiamano medici bensì “camici bianchi”: la categoria identificata tramite la propria uniforme, come le camicie nere di Mussolini, le camicie brune di Röhm, le croci frecciate di Ferenc Szálasi: il male metonimicamente rappresentato, togliendo personalità e identità a chi dentro quella divisa opera, non più un essere umano, non più una mente con le sue scelte, ma unicamente un marchio. E ora per favore guardate questo video, guardatelo prima di continuare a leggere

Mi è stato inviato, con l’accattivante titolo: “Svegliatevi bambini!!!”La bambina da svegliare ero chiaramente io, tramite la rivelazione della verità che da sola non ero capace di vedere. Quella che segue è la mia interpretazione del video.
Non c’è ombra di dubbio che la signora padroneggi da maestra l’arte dell’ipnosi – ossia della manipolazione della mente (un po’ meno la lingua italiana, e meno ancora la storia, ma tralasciamo pure questi dettagli): occhi puntati fissi su di te, discorso ciclico che torna sempre, ipnoticamente, al punto di partenza per poi ripartire per un altro cerchio, ripetizione continua, ipnotizzante, per ben dieci volte, delle parole-mantra “ipnosi di massa” più un’altra mezza dozzina di ipnosi senza massa, con la voce che su quelle parole vibra, spingendotele dentro la testa, il focus che si restringe sempre di più fino a inchiodarti a un unico punto: sei vittima di un’ipnosi di massa. Un gioco esattamente speculare a quello del governo. Con la differenza che quelli sono dei cialtroni dilettanti, e la maggior parte degli italiani si rendono perfettamente conto delle balle che raccontano, del numero dei morti gonfiato, dei provvedimenti che ben poco hanno a che fare col contenimento del contagio – quando non sono addirittura controproducenti -, delle pesanti violazioni della costituzione eccetera. Questa tizia invece, esattamente come tutti gli altri che fanno questo genere di giochetti, è una professionista esperta, e nell’ipnosi esercitata da lei ne cascano molti di più, e ben pochi si rendono conto della ben più raffinata manipolazione della mente che subiscono (l’ha detto lei: quando sei vittima dell’ipnosi non te ne accorgi, addirittura lo neghi se qualcuno te lo fa notare). Una frase poi salta proprio agli occhi – per lo meno agli occhi di chi non si lascia catturare dalla “magia” dell’ipnosi, e conserva la capacità di vedere e ascoltare, e soprattutto di pensare con la propria testa: “la materia dell’ipnosi (quella eriksoniana, per il bene delle persone)”: le stesse, identiche, parole, citate da lei stessa, di quelli che impongono la clausura, e le mascherine anche all’aperto, e hanno messo in ginocchio l’economia, e hanno distrutto la vita sociale vietando addirittura alle persone di abbracciarsi e darsi la mano: lo fanno per il bene delle persone! Usano le parole del nemico per fare lo stesso identico gioco dalla sponda opposta, vi ipnotizziamo per il vostro bene, noi perseguiamo unicamente il bene del paziente – e va da sé che lo decidiamo noi, quale sia il suo bene. E c’è un sacco di gente che non se ne accorge e si beve tutto questo come acqua fresca, grata di essere stata illuminata! “Il video parla di molte cose”, mi ha detto la persona che me l’ha inviato: falso. Il video parla di una cosa sola: l’ipnosi di massa di cui vuole convincerci che saremmo vittime da parte del Grande Fratello. Tutto il resto ha la stessa funzione delle spezie forti su una carne un po’ troppo vecchia per mascherare l’odore e il sapore che cominciano a sentire di marcio, la stessa funzione delle parole del prestigiatore che invita a guardare la sua mano destra, a guardare la sua mano sinistra per impedirvi di guardare là dove il trucco sta venendo effettuato: serve a distrarre. Chi è predisposto a lasciarsi ipnotizzare è convinto che parli di quelle altre cose, delle dittature, delle azioni del governo, del fatto che la questione non è solo vaccino e, cosa tipica dell’ipnosi che funziona, non si rende conto di essere ipnotizzato, non si rende conto di stare reagendo a comando, non si rende conto che sta vedendo unicamente quello che lei, al pari del prestigiatore, vuole che veda.

In conclusione, questa gente – e sono tanti, ma veramente tanti tanti, e molto molto rumorosi, nonostante il loro continuo frignare che non li lasciano parlare e che vengono censurati a manetta, e fortemente invadenti e aggressivi nei confronti delle scelte diverse dalle loro – sta praticando un autentico terrorismo, uguale e contrario a quello del governo. Con la differenza che le balle del governo c’è sempre meno gente che se le beve, mentre le loro – che al confronto quelle del governo sono palline da ping pong vicino a palloni da calcio – quelli della confraternita se le bevono tutti. E fanno paura.

barbara

QUANDO UN’IDEOLOGIA MALATA VALE PIÙ DELLA VITA DI UN FIGLIO

Bimbo ricoverato a Bologna, la famiglia: “Per la trasfusione solo sangue No vax”

In attesa di un intervento al cuore, il piccolo paziente modenese necessita di trasfusioni ma i genitori prima tentano di cercare in autonomia donatori non immunizzati e poi portano la questione in tribunale

È finita davanti al giudice tutelare la vicenda di un bambino ricoverato al policlinico Sant’Orsola di Bologna: il piccolo deve infatti subire un delicato intervento chirurgico al cuore, ma la famiglia, del Modenese, è No vax e rifiuta trasfusioni di sangue da donatori vaccinati contro il Covid-19. La famiglia ha provato a cercare volontari No vax che donino il proprio sangue, ma l’ospedale si è opposto e i genitori si sono rivolti a un avvocato.

“Vogliamo solo sangue no vax”- La bufera scoppia qualche settimana, come riferisce il quotidiano la Gazzetta di Modena, quando ai medici bolognesi viene detto che i genitori del piccolo si rifiutavano categoricamente di accettare sangue proveniente da donatori vaccinati contro il Covid-19. La pretesa della famiglia no vax sarebbe quella che il sangue che dovrà essere trasfuso sia prelevato solo da persone che non si siano sottoposte a vaccinazione.

“Nessun fondamento scientifico” – “È una storia che sta andando avanti da moltissimo tempo ed è una richiesta assurda quella di avere sangue da non vaccinati, priva di alcun fondamento scientifico” – ha dichiarato Vincenzo De Angelis, direttore del Centro nazionale sangue. “La scelta del sangue – chiarisce De Angelis – è legata a precisi criteri di compatibilità e non a capricci. Usare quello di persone non vaccinate non ha alcun fondamento scientifico perché con la trasfusione non si trasmette il vaccino”. Il sangue di persone vaccinate per il Covid è identico a quello ad esempio di persone non immunizzate che però il Sars-Cov2 l’hanno preso e sono guarite, sviluppando quindi anticorpi

L’appello sui canali no vax – I genitori del piccolo avrebbero sollevato la questione non solo in corsia ma anche in ambienti contrari alle vaccinazioni: su alcune chat avrebbero tentato di reclutare volontari non immunizzati pur di avere per il proprio figlio dei donatori “adatti” secondo le loro convinzioni. A quel punto il Sant’Orsola, in accordo col centro trasfusionale, si sarebbe opposto: “le donazioni di sangue devono seguire protocolli di legge molto rigidi e molto precisi, proprio per garantire sicurezza”. La famiglia a quel punto si sarebbe rivolta agli avvocati.

Lo scontro in Tribunale – Secondo le tesi dei negazionisti del virus attraverso una trasfusione il vaccino si trasmetterebbe per via ematica dal donatore al ricevente. Una teoria senza alcun fondamento scientifico, come hanno provato a spiegare senza successo i sanitari alla famiglia. Nella convinzione di voler proteggere il figlio dal sangue “infettato” dal vaccino, i genitori avrebbero deciso di rivolgersi a un giudice, al quale sarebbe stata presentata la richiesta di farsi autorizzare ad accettare “solo sangue no vax”, più una lista di 40 nomi di gente non immunizzata pronta a donare il proprio sangue “puro”. Adesso dunque toccherà a un tribunale decidere se dare ragione all’ospedale Sant’Orsola, uno dei migliori ospedali pediatrici del Paese, o assecondare le pretese della famiglia. 

Occorre fare presto – “I sanitari che hanno in cura il minore ritengono che l’intervento chirurgico programmato non sia rinviabile stante l’estrema criticità della situazione e che occorra quindi acquisire il relativo consenso al fine di procedere con urgenza al ricovero e all’intervento presso il policlinico”. (Qui)

O della salute di un padre (questa, identica, è di qualche mese fa)

Rimini, al padre serve una trasfusione: figlie no vax la bloccano

Due donne non vogliono per il genitore ultranovantenne il sangue di una persona vaccinata contro il coronavirus

Irremovibili anche di fronte alla possibilità di curare il padre con una trasfusione. Due figlie no vax non vogliono per il genitore ultranovantenne il sangue di una persona vaccinata per Covid-19. E la trasfusione non si fa. È accaduto all’ospedale Infermi di Rimini, tra lo sconcerto del personale sanitario che ha provato a fornire spiegazioni (le donazioni sono anonime) e rassicurazioni. 

I timori delle figlie – Secondo quanto riferito dal personale sanitario, le figlie si sarebbero opposte perché pretendevano di sapere prima se il sangue provenisse da un donatore vaccinato contro il coronavirus. Temevano che al padre ricoverato sarebbe stato iniettato l’Rna, la molecola alla base dei vaccini più comuni usati in questo periodo, Moderna e Pfizer. A nulla sono valse le spiegazioni del personale. Tra l’altro le donazioni sono anonime. Le due non hanno acconsentito alla trasfusione che, nel caso specifico, non era una terapia salvavita ma parte di un percorso terapeutico per accelerare la ripresa del paziente.

Il sangue dei vaccinati è identico a quello dei non vaccinati – “La notizia è sconcertante – commenta Vincenzo De Angelis, direttore del Centro Nazionale Sangue -. Sostenere teorie che mettono in dubbio la sicurezza delle trasfusioni, oltretutto in un periodo in cui si registrano carenze di sangue, è pericoloso, potrebbe allontanare dalla donazione persone che invece sarebbero interessate. Ribadisco, come abbiamo sempre sostenuto, che il sangue dei vaccinati è esattamente identico a quello dei non vaccinati. Si può donare, e ovviamente ricevere, in completa sicurezza”. 

Una richiesta senza evidenze scientifiche – “Quella richiesta di informazioni non era supportata da evidenze scientifiche. Non c’è alcuna evidenza che con la trasfusione ci possa essere la diffusione del SarsCov-2. Non si trasmette il virus attraverso una trasfusione. E non si trasmette nemmeno l’Rna” ha detto Rino Biguzzi, medico e coordinatore del comitato Programma ‘sangue plasma’ della Ausl Romagna. (Qui)

Il baco nel cervello hanno. Ma grande come un verme solitario. L’unica cosa che posso augurare a quel povero bambino è di restare orfano il più preso possibile e venire poi affidato a una famiglia normale. Come quelli che allattano il neonato col latte di soia perché quello materno è un prodotto di origine animale e le proteine animali sono, al  pari del vaccino, figlie di Satana.

barbara

REAZIONI AVVERSE E ALTRE STORIE*

Come già in altre occasioni mi è capitato di ricordare, nel mondo muoiono cento persone al minuto, quasi due persone ogni secondo: vecchi e giovani. Malati e sani. Vaccinati e non vaccinati. Che hanno o non hanno appena bevuto un caffè, sorseggiato un cognac, fumato una sigaretta, mangiato una fiorentina, scopato, nuotato, fatto una corsa, litigato con qualcuno, ascoltato il Largo di Händel, caricato una lavatrice, fatto una doccia, raccolto fiori in giardino, rifatto il letto, dormito, studiato, mandato una mail, vinto alla lotteria, perso alla lotteria, sbadigliato, sorriso, telefonato, fatto ginnastica, preso uno spavento, sceso una scala…
In questo momento un’infinità di persone stanno ossessivamente catalogando tutti coloro che dopo essersi vaccinati hanno avuto un malore, un infarto, una trombosi, un ictus, un aneurisma, un eritema, un mal di testa, un attacco di diarrea, freddo, stanchezza, un foruncolo sul naso, insomma un qualsiasi accidente (badando a non dimenticare i cucchiaini che si attaccano al braccio) intervenuto fra due secondi e due mesi dopo l’inoculazione del vaccino. Ora,  proviamo a immaginare che qualcuno si metta a raccogliere altrettanto ossessivamente dati su persone morte – e tralascio, per semplificare il compito ai volontari, tutti gli altri possibili accidenti minori. Minori della morte, voglio dire – da due secondi a due mesi dopo avere scopato: si accettano scommesse sui dati che ne risulterebbero. E magari proviamo a immaginare che man mano che raccolgono i dati si mettano a inondarne i social, fare migliaia di video accorati o disperati da far girare su whatsapp, facebook, twitter, instagram, siti, blog eccetera eccetera, e a strillare che i “giornaloni” non pubblicano quei dati perché non accettano “verità diverse” da quella ufficiale e non vogliono che voi ne veniate a conoscenza (salvo il fatto che, esattamente come il bicarbonato che cura il cancro ma la famigerata BigPharma non vuole che si sappia, ne sono a “conoscenza” miliardi di persone che continuano a farle girare per l’universo globo – ma chi sta a badare a queste quisquilie)… Ecco, immaginate…

NOTA: naturalmente sostituendo “scopare” con fumare una sigaretta, litigare, correre, prendere uno spavento o una qualsiasi delle attività o situazioni sopra elencate, il prodotto non cambia.

*Ognuno si senta libero di attribuire al termine “storie” il significato che preferisce.

barbara

OCCHIO GENTE, CHE ZIO DARWIN È SEMPRE IN AGGUATO

Donna muore di covid dopo aver mentito sulla sua falsa vaccinazione

La donna muore di coronavirus in ospedale dopo aver fatto credere ai medici di essere vaccinata.

Una donna di 57 anni che si era procurata un falso certificato di vaccinazione è morta di Covid-19 all’ospedale Raymond-Poincaré di Garches; nello stesso ospedale esisterebbe un altro caso analogo.
Il capo del reparto di terapia intensiva dell’ospedale Raymond-Poincaré di Garches nell’Alta Senna, il dottor Djillali Annane, ha rivelato venerdì sera che una donna di 57 anni che si era procurata un falso certificato di vaccinazione è morta di Covid-19, e invita i pazienti non vaccinati a non nasconderlo ai medici.
La paziente, senza altre patologie, era stata ricoverata in ospedale  con un falso libretto sanitario acquistato da un medico, assicurando di essere vaccinata.  
I medici hanno constatato che soffriva di una forma grave della malattia che progrediva molto, molto rapidamente. «Era la prima volta che ci trovavamo di fronte a una persona giovane, senza alcuna patologia pregressa nota, vaccinato, e che ha sviluppato una forma di notevole gravità» ha  confidato il medico a France Info.

Se i medici lo avessero saputo, le avrebbero somministrato degli anticorpi

L’équipe medica si è finalmente resa conto che non aveva anticorpi  e ha capito che il suo certificato di vaccinazione era un falso. Ma se i medici avessero saputo che la paziente non era vaccinata contro il Covid-19, avrebbero potuto somministrarle anticorpi in una fase precoce, che avrebbero potuto fermare la progressione della malattia.
Un certificato di vaccinazione falso «non protegge dal virus e può sviare il medico che vi deve curare», spiega il medico.
«Non siamo mai arrabbiati con i nostri pazienti, ma è vero che quando abbiamo avuto la rivelazione che non era stata vaccinata, abbiamo capito meglio lo sviluppo della sua storia clinica».  E lancia un appello ai suoi colleghi: «soprattutto non fate certificati falsi, perché facendolo si inganna la persona».
È stato il marito della paziente ad ammettere alla fine che non era vaccinata. Lui lo era, ma «non era riuscito a convincere sua moglie» a farsi vaccinare, secondo il dottor Annane.
Il dottor Annane è molto arrabbiato, questo caso di falsa vaccinazione secondo lui non sarebbe isolato:  «abbiamo avuto almeno un altro paziente totalmente privo di anticorpi, che ha una forma grave e continua a dire che è stato vaccinato». «È fondamentale essere coerenti fino in fondo quando si decide di non farsi vaccinare, perché la conoscenza da parte del medico di queste informazioni può a volte cambiare il modo in cui si procede», ha concluso.
Lo scorso settembre l’assicurazione sanitaria ha stimato che 40.000 persone erano munite di pass falsi. (Qui, traduzione mia)

C’è una grossa differenza fra essere furbi e fare i furbi: i furbi lo sanno, quelli che fanno i furbi no. Ed è qui che arriva, implacabile, la mannaia di zio Darwin.
Nel frattempo le neonatologie si stanno riempiendo di neonati malati grazie alle madri che i terroristi novax hanno convinto a non vaccinarsi.

barbara

DICE CHE È MEGLIO PASSARE AL GIALLO

che se no poi con le feste e tutto quanto ci ammucchiamo e poi ci contagiamo e poi ci ammaliamo e poi intasiamo gli ospedali che già cominciano a essere in sofferenza e infatti un titolo di ieri strillava

Oltre 6mila posti letto occupati nei reparti Covid e 776 in terapia intensiva: il doppio di un mese fa

quindi meglio evitare, sai com’è, la prudenza non è mai troppa. E oggi leggiamo che

L’andamento dei ricoveri in ospedale nei reparti ordinari e in terapia intensiva segnala un aumento e secondo quanto riferisce La Stampa almeno mezza Italia è destinata a passare in zona gialla nei prossimi giorni. 
Secondo i dati Agenas aggiornati a ieri sera sono nove le regioni pronte a lasciare il bianco prima del 25 dicembre: Calabria, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Alto Adige, Trentino e Veneto. Questi territori sono tutti oltre la prima soglia di guardia del 10% di letti occupati nelle terapie intensive e sono ad un passo dalla soglia del 15% dei letti occupati nei reparti ordinari, due fattori che comportano il passaggio in zona gialla. Gli esperti [“esperti”: questa segnatevela] prevedono che le soglie verranno raggiunte in una-due settimane. Addirittura per il Friuli, già in giallo, lo spettro è quello della zona arancione a causa dei numeri Covid: il 16% dei letti in terapia intensiva e il 24% di quelli in area ordinaria sono occupati da malati che hanno contratto il virus.

Altrove poi veniamo informati che

l’indice di contagio Rt non cala e la variante Omicron raggiunge quota 13 casi in Italia [pauuuuura! Quasi quasi scappo su un’isola deserta, senza neanche Venerdì, che non si sa mai]
Intanto gli enti locali corrono ai ripari aumentando i posti letto nei reparti ordinari e nelle terapie intensive. [Ehm… Lo stato di emergenza è stato dichiarato esattamente 22 mesi e 23 giorni fa: e OGGI ci vengono a dire che bisogna correre ai ripari? che bisogna aumentare i posti letto? Ma andate affanculo tutti quanti] […] sta ancora aumentando in termini di numero di nuovi infetti [INFETTI. Riandate affanculo]. […] Ora abbiamo un quarto dei ricoverati nelle precedenti ondate. Ma i parametri in parte sono da zona gialla. […] A parte il coprifuoco, che è una misura a carattere nazionale, in zona gialla sono permessi […] [????????????????????? Coprifuoco in che senso? Che cosa intende dire?!]

E ora vediamo a confronto i dati dell’8 dicembre di un anno fa e quelli di oggi:

2020 Il rapporto tra positivi e tamponi è del 9,9%; ricoverati nei reparti ordinari 30.081; ricoverati in terapia intensiva 3.345; morti 634; in isolamento domiciliare 704.099.

2021 Il rapporto tra positivi e tamponi è del 3,2%; ricoverati con sintomi 6.099; ricoverati in terapia intensiva 791; 86 i morti; 242.324 in isolamento domiciliare.

Dunque, i pazienti ricoverati nei reparti ordinari sono un quinto di quelli dell’anno scorso, quelli in terapia intensiva un po’ meno di un quarto, i morti meno di un settimo (e nessuno mi venga a raccontare puttanate: a fare la differenza fra l’anno scorso e adesso è una cosa sola: il vaccino). Ma, dice, i parametri sono da zona gialla: e certo: se ogni volta che la situazione comincia a migliorare mi abbassate i criteri per entrare in zona critica, ci credo che di questa stramaledetta zona critica siamo sempre sull’orlo – e ri-riandate affanculo). Quanto al chiudere in casa le persone non vaccinate, dato che siete (siamo) pienamente e motivatamente convinti che, venendo a contatto col virus, un non vaccinato ha probabilità molto maggiori di contagiarsi e di contagiare poi a sua volta, ed essendo ampiamente documentato che la maggiore causa di contagio ridiede nei contatti famigliari, e siccome almeno una parte dei contagiati poi si ammala, e una parte degli ammalati abbisogna di ricovero, e una parte dei ricoverati necessita di ricorrere alla terapia intensiva, e dato che in questi quasi due anni non avete fatto un cazzo per migliorare la situazione ospedaliera aumentando posti letto, personale e attrezzature, posso farvi i complimenti per la genialità delle soluzioni da voi proposte? Quanto ai miracolosi effetti della reclusione, ripropongo un pezzo di questo mio post di quasi un anno fa, in cui li ho scrupolosamente documentati.

AGGIORNAMENTO SUGLI EFFETTI DEL SEQUESTRO DI PERSONA PREVENTIVO PRECAUZIONALE

per timore che i festeggiamenti potessero fare aumentare i contagi.

23/12/2020 ultimo giorno di semilibertà per gli italiani prima dell’imprigionamento: tasso di positività sostanzialmente stabile, assestato sull’8,2%.
29/12/2020, sesto giorno di sequestro di persona: 8,7%
30/12/2020, settimo giorno di sequestro di persona: 9,58%
31/12/2020, ottavo giorno di sequestro di persona: 12,6%
01/01/2021, nono giorno di sequestro di persona: 14,1%
02/01/2021, decimo giorno di sequestro di persona: 17,6%; aumentati di 16 unità i pazienti in terapia intensiva e di 126 unità quelli ricoverati nei reparti, mentre in tutti i giorni precedenti il sequestro di persona entrambi i dati erano andati costantemente calando.

Grazie governo. Grazie signor Conte. Grazie signor Mattarella. Grazie signor Speranza. Grazie signor Arcuri. Grazie signora Lamorgese. Grazie a tutta l’associazione per delinquere di stampo mafioso che ha preso il potere – anzi, i pieni poteri – in un’Italia sempre più anestetizzata dal terrore del covid e allucinata dal miraggio del rischio zero.

Le pedine Conte e Arcuri sono state sostituite, ma le regole del gioco sono rimaste invariate.
Se poi qualcuno, oltre ai politici, fosse punto da vaghezza di valutare anche i giornalisti, legga la frase, riferita ai non vaccinati in zona gialla “scatta il divieto di non spostarsi dal proprio comune” e calcoli il numero di classi di scuola elementare frequentate dall’estensore.

Questa invece non c’entra. O magari anche sì, fate un po’ voi.

barbara

SPIGOLATURE

Isole a confronto

Eh sì, brutta cosa il capitalismo

con la sua orribile logica del mercato

E veniamo al nostro governo

il quale ormai

Visto coi miei occhi: “Siamo come il Cile di Pinochet”, “No, peggio”; “Siamo peggio della Corea del Nord”… Ma perché non ci andate cazzo!
E parlando del governo non possiamo esimerci da

E qualcuno, a proposito della seconda, ha chiesto se non ci sia per caso un doppio senso… No, non c’è un doppio senso: ce n’è uno solo.
Ora due parole sul razzismo

E infatti

Una brutta notizia per gli amici vegani

E una buona per la scienza: finalmente scoperta la causa dell’estinzione dei dinosauri

Qualche istruzione per l’uso per chi si trova ad avere a che fare con una donna congenita

Un suggerimento in merito ai vaccini

(ma non ci sarà qualche conflitto di interessi?)

Un’importante messa in guardia

E infine un’importante riflessione sull’imminente ricorrenza di Halloween

Continua.

barbara

TORNIAMO UN MOMENTO AI VACCINI

In Russia stanno morendo di covid come mosche: come mai?

Covid: Russia, 929 morti in 24 ore, massimo da inizio epidemia

Anche in Romania e Bulgaria ne stanno morendo un bordello

Perché, vi piaccia o no, è così che funziona:

Poi ci sono quelli che amano confrontare i morti in una certa data dell’anno scorso, quando non c’erano i vaccini e quelli della stessa data di quest’anno per “dimostrare” che i vaccini non servono a niente, come se avesse senso confrontare i dati di situazioni totalmente diverse, e soprattutto come se avesse senso confrontare dati singoli. Io, che sono un po’ meno pigra, ho cercato i dati di una intera settimana, la prima di ottobre. Questi sono i dati della prima settimana di ottobre di quest’anno, con una precisazione: i bollettini pubblicano (mi verrebbe quasi voglia di dire: si divertono a pubblicare) il numero di morti dichiarati in quel determinato giorno, salvo poi precisare sotto (sotto sotto sotto: dopo aver cliccato continua a leggere, dopo aver cliccato bollettino, dopo avere letto tutto il bollettino, dopo avere letto alcune altre cose, quando si arriva finalmente alle note delle regioni) che in realtà un certo numero dei morti segnalati quel giorno – numero che a volte arriva anche quasi alla metà del totale – erano morti giorni, o settimane, a volte anche mesi prima, ed emersi quel giorno grazie a un ricalcolo. Io mi sono presa la briga di calcolare i morti da sottrarre al numero di quelli dichiarati, e ho riportato il numero degli effettivi morti del giorno.

1   3118   429   35   1,2%
2   3057   432   18   0,9%
3   2991   431   26   1%
4   3032   437   30   1,3%
5   2968   433   33   0,8%
6   2872   415   32   1,1%
7   2824   403   30   1%

I numeri indicano i ricoverati nei reparti, ricoverati in TI, morti e percentuale di positività fra i testati. La situazione dei ricoveri, come si può vedere, tende decisamente al ribasso.
E questa è la prima settimana di ottobre del 2020, prima che iniziasse la campagna vaccinale, e si guardi, anche qui, all’andamento dei ricoveri.

1   3097   291   24   3,76
2   3142   294   23   3,48
3   3205   297   27 
4   3287   303   18
5   3487   323   16
6   3625   319   28  
7   3782   337   31

Fra il primo e l’ultimo giorno di quest’anno abbiamo un calo del 10% nei ricoveri ordinari e del 6% nelle TI, fra il primo e l’ultimo dell’anno scorso abbiamo avuto un aumento del 18% nei ricoveri ordinari e del 14% nelle TI. I numeri sono numeri, i fatti sono fatti, le chiacchiere sono chiacchiere. Concludo con un’occhiata a Israele.

Enrico Richetti

Ogni 100 israeliani, compresi i bambini che non sono vaccinabili, abbiamo
39 vaccinati con terza dose
61 vaccinati con almeno due dosi (cioè 22 di loro non hanno fatto la terza)
66 vaccinati con almeno una dose (cioè 5 di loro non hanno fatto la seconda)
Perciò solo 34 compresi i bambini sono completamente privi di copertura
A fronte di una quota altissima di vaccinati, i malati che hanno avuto tre dosi sono una quota insignificante, mentre svettano in tutte le classi di età i non vaccinati.
E’ chiaro che il vaccino funziona, direi che esistano prove schiaccianti. Non protegge al 100 per cento, ma in maniera elevatissima…sì. All’inizio ero scettico, ora non più. [Qualcosina di più che scettico, lasciamelo dire…]

Ah, e poi ci sarebbe anche questa cosa qui.

barbara