BRINDIAMO FRATELLI!

Prendiamo la nostra migliore bottiglia di champagne e brindiamo, che le mura di Gerico sono cadute! Anzi, per la precisione

E la bandiera russa torna a sventolare là dove prima dominava quella nazista

224 giorni: 24 più di quelli della battaglia di Stalingrado. D’altra parte i nazisti attuali, a differenza di quegli altri, hanno molto più sostegno, e armi e aiuti di ogni sorta, e vedi un po’ che cosa bizzarra: allora tutte le democrazie erano coalizzate a combattere contro i nazisti, oggi sono coalizzate per sostenerli, a costo di mandare a picco la propria economia.

E guardate questo spettacolare bombardamento del deposito delle munizioni all’uranio impoverito che avevamo sollecitamente mandato al comico

quel tale con quegli strani problemi al naso

Ora comunque, esattamente come Mariupol un anno fa (clic, clic) (proprio un anno giusto giusto: decisamente la primavera non porta troppo bene ai nazisti, vedi il maggio del ‘45), finalmente Artemovsk tornerà alla vita, le case verranno ricostruite, le sue strade torneranno ad animarsi, i mercati verranno riaperti, magari improvvisati con una coperta sul marciapiede, e i nazisti non vi torneranno più. Mai più. Ah no, scusate, ma che stupidaggini sto dicendo! Adesso arriva la controffensiva!

Nel frattempo, comunque, mentre l’Artemovsk cadeva, l’eroico presidente in mimetica – sempre in mimetica perché è costantemente in prima linea – se ne sta al sicuro a migliaia di chilometri da lì, tra pranzi da nababbi e ricevimenti di gala, stringendo la mano a presidenti e primi ministri, re e principi, e reclamando, con la sua voce da cornacchia, armi e poi armi e poi ancora armi. Per la controffensiva, naturalmente, con la quale in mezza giornata arriverà al Cremlino.

Prima di chiudere, un doveroso pensiero a loro

E infine non può mancare

e poi

e per la speciale occasione, oggi portata doppia

barbara