MONUMENTO ALLO SPERMATOZOO IGNOTO

spermatozoi

Per un monumento alla gloria dello spermatozoo ignoto ©jforum.fr

LA NAZIONE GRATA

NOTA UMORISTICA SCIENTIFICO-PATRIOTTICA

di Michel Rozenblum

Nel suo numero di luglio 2017, la rivista Scienza e Futuro esamina il “fantastico viaggio dello spermatozoo”. In un linguaggio semplice, questa rivista riesce a spiegare al lettore non esperto i misteri della scienza e della natura.
Sono tra 50 e 300 milioni gli spermatozoi, che, al fischio del direttore di gara, si sparano fuori dal cannone per impegnarsi in una corsa avventurosa, piena di pericoli, in un corridoio stretto, per un viaggio senza ritorno che li porterà all’ovulo. Un percorso di 10 centimetri, 24 000 volte più lungo della testa dello spermatozoo, ossia quasi l’equivalente di una maratona!
Lo spermatozoo ha 42 chilometri da percorrere col suo apparato genetico sulla testa, che servirà al vincitore per fecondare l’ovulo. Percorso di uno spietato combattente. Immagino la battaglia all’uscita dal “cannone”: la ressa, la battaglia a colpi di flagello, le grida, gli insulti; “No, ero prima io”… “Fammi passare, bastardo”, “Ho una carta prioritaria…” eccetera. Immagino in questa folla che si precipita, gli ingorghi, le collisioni, i flagelli che si aggrovigliano e annodano.
Si formano le squadre concorrenti. Leader auto-proclamati che prendono il comando e si affrontano a colpi di invettive e di frusta. Alcuni, in movimento, proseguono senza esitare la loro corsa al jackpot, altri, indisciplinati, cercano di cambiare le carte e di fare lo sgambetto agli altri concorrenti. Altri infine pretendono, in nome della purezza, di controllare l’identità di ogni spermatozoo. E ce ne sono da 50 a 300 milioni! Buona fortuna!
Un erede del signor Léon Zitrone commenta la corsa per i telespettatori, un discendente di Mr de Caunes, descrive con ironia la lotta Wrestling dei flagelli. “ed ecco ora Matéo, casacca bianca, cappello nero, che prende il comando…”. Ma tutti hanno la casacca bianca e la testa nera! “Scusate, mi correggo: ecco Matéo, numero 159 392 657 che supera Dreisich, numero 162 754 823″… No! Smettila con i numeri, nessuno di loro entra nella terna!
Il percorso è pericoloso, pieno di insidie. Alla curva di una piega, bande organizzate attaccano i concorrenti a colpi di secrezioni vaginali. Contrazioni vaginali li spingono e li mandano sulla scena: molti falliscono sulle pareti cigliate del tratto genitale femminile dove, urlando di terrore, invocando invano aiuto, muoiono prigionieri, abbandonati di tutti.
Crudeltà femminile: le insidie sono conosciute, gli incidenti regolari, perché non si sono presi provvedimenti per rendere sicura la strada dello spermatozoo? Eh? Suvvia, signore, un po’ di compassione!
Niente spazzatrici per raccattare i ritardatari. Ambulanze per i feriti neppure. È la legge della giungla.
Naturalmente, gli spermatozoi non sono scelti da nessuno. Non vanno all’assalto così, senza preparazione… Gli scienziati hanno scoperto che per penetrare l’ovulo, uno spermatozoo deve essere sia un musicista che conosce la cadenza e sa muoversi al ritmo giusto, né troppo veloce, né troppo debole, e un matematico che calcola l’angolo di attacco, che è dell’ordine di 20 gradi, altrimenti lo spermatozoo è respinto nello spazio come un astronauta e muore di esaurimento. La bussola, la calcolatrice, fanno parte dell’equipaggiamento standard dello spermatozoo da combattimento, che dispone anche di un GPS per trovare la strada dell’ovulo.
Mentre continuo a leggere, mi rendo conto che mi sbaglio. Non c’è una lotta da coltello tra gli spermatozoi, nessun combattimento partigiano, nessuna lotta di classe, nessuna lotta egoista…
No! Incredibile… Gli spermatozoi formano battaglioni compatti che vanno all’assalto, gli abili sostengono i feriti. In ognuno prevale un acuto senso di sacrificio. 149 999 999 spermatozoi sono pronti a sacrificarsi affinché il 150 000 000° si incastri nella sfera! Che spirito ammirevole, che dedizione! Piango con emozione. E questi eroi sono ignorati o addirittura combattuti? La nostra società è spermicida invece di essere spermissiva.
Quanti spermatozoi uccisi in combattimento per un tale risultato, nemmeno certo dopo l’ovulazione, con la generalizzazione dell’aborto. Con quali rischi!
Ma meriterebbero la Legion d’onore, la medaglia del coraggio e, meglio ancora, un monumento allo spermatozoo ignoto, morto per la Francia!
E quale esempio per i nostri deputati: 300 milioni di individui che si dedicano a una nobile causa e si sacrificano, rinunciano alle loro pur legittime ambizioni, per garantire il successo dell’impresa! Nessuno spermatozoo di opposizione, nessun ostruzionismo al normale funzionamento dell’istituzione.
Tutti per uno, uno per tutti!
Sembra un’avventura uscita da un romanzo di Alexandre Dumas.
Oh sì, davvero, eleviamo un monumento a questi eroi sconosciuti!

(qui, traduzione mia)

barbara