UN PO’ DI ROBA CHE SUI MEDIA PASSA POCO

La miseria la fame la carestia l’emergenza umanitaria

Quelle centinaia di migliaia di studenti o sedicenti tali che in tutto il mondo manifestano a tempo pieno come mai prima si erano visti manifestare, per nessuna causa, e urlano apertamente, molto più che l’amore per la Palestina, l’odio per Israele, l’ebbra felicità per il massacro del 7 ottobre, la volontà di distruggere Israele e sterminare tutti gli ebrei: vi siete chiesti perché? Beh, sicuramente ricorderete il suggerimento di Giovanni Falcone per trovare il bandolo degli inghippi: ecco, la strada è quella. Non che non l’avessimo capito, ma adesso abbiamo anche le cifre.

E poi ci sono gli altri, da cui loro sono diversi. Molto diversi

Leggo poi su Repubblica:

I giovani che lottano per Gaza e il disagio degli universitari ebrei: le due facce della Columbia


Due domande: non è un tantino riduttivo parlare di “disagio” per dei ragazzi costretti a seguire le lezioni online perché se escono dalle loro stanze vengono pestati? Non è un tantino riduttivo parlare di disagio per dei docenti a cui viene materialmente impedito di fare lezione, anzi, di accedere all’università? Ma soprattutto: “lottano” in che senso? Ecco, qui possiamo averne un’idea – tenendo presente che questo video è di 5 mesi fa, ancora lontani dal raggiungere l’acme

Mi piace concludere con queste immagini dello scorso dicembre in cui un parlamentare turco proclama che Israele non riuscirà a sfuggire alla collera di Allah, e appena pronunciata l’ultima parola crolla a terra colpito da infarto

barbara

Una risposta

  1. Sono piuttosto sorpreso. Avevo letto che la maggior parte degli antisemiti americani non amavano semplicemente avere degli Ebrei come vicini, secondo la massima “ora avete uno stato, andate lì“. Non era un antisemitismo da odio ideologico nè etnico, nè da violenza fisica. Nemmeno pensavo ci fossero tanti pro-pal, se non sono la solita “minoranza rumorosa”.

    L’ho già detto altre volte: io di ebrei ne ho visti solo tre sapendo che lo fossero (due direttori d’orchestra e un rabbino conferenziere, i due direttori sono anche israeliani, il rabbino mi pare anche ma non sono sicuro); quanti di questi personaggi hanno mai visto un ebreo in vita loro? E quante un israeliano? Vale anche per i casinari di casa nostra.

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    • Non volere, pregiudizialmente, un ebreo come vicino di casa è puro antisemitismo a tutti gli effetti. La “massima” avete uno stato andate lì, oltre a essere un potente sostegno all’esistenza di Israele e al suo diritto a difendersi a qualunque costo (altrimenti cesserebbe di esistere), è del tutto priva di senso: perché mai un ebreo di origine russa che vive in America da sei generazioni dovrebbe per forza voler andare a vivere in Israele per l’unico motivo che Israele c’è? E perché mai un ebreo che vive a 2000 chilometri da casa mia dovrebbe darmi fastidio se non perché sono intrisa del più profondo antisemitismo? E anche l’ultima domanda è priva di senso: quando mai le fobie e affini hanno a che fare con argomenti razionali? Forse che chi ha la fobia dei topi ha avuto occasione di essere morso da un topo ed esserci si conseguenza beccato qualche brutta malattia? O gli è anche solo capitato di vedere un topo dal vivo?

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