FRA POCO SI RIAPRONO LE SCUOLE

E i bambini indifesi, verranno difesi?

TUTTI A SCUOLA. E PROTETTI

Le condizioni di immunodepressione e immunosoppressione possono avere diverse cause. Barbara è la mamma di un bambino che convive con questo problema e ci ha scritto una lettera che vogliamo condividere con voi:

“Sono mamma di un bambino che ha una malattia genetica del sistema immunitario e vive in una condizione irreversibile di immunodeficienza.
Enrico ha 9 anni (quindi perfettamente nell’età della ragione) e una cosa che mi ha fatto davvero arrabbiare è stata vederlo spaventarsi all’idea che, siccome lui non può vaccinarsi, potrebbe essere messo in una classe speciale.
Può mai un Ministro della Repubblica pensare che per risolvere un problema di salute pubblica (e ormai quasi anche di ordine pubblico) si debba penalizzare, ghettizzandoli, i soggetti che andrebbero difesi? Il decreto Lorenzin aveva come scopo quello di tutelare i nostri bambini non quello di metterli alla berlina.

Sapete qual è il risvolto che mi fa sorridere? Che se io avessi ragionato come queste schiere di no vax, free vax, indipendent vax sarei dalla loro parte perché mio figlio ha avuto una violentissima reazione al vaccino del morbillo a causa del quale ha sviluppato una polmonite gravissima. Invece sono andata a fondo, ho cercato di capire, mi sono rivolta a medici competenti (in strutture pubbliche), ho fatto tutte le domande del mondo e ho avuto l’umiltà di ascoltare e cercare di comprendere le risposte. Sarebbe stato molto più facile incolpare l’entità oscura dei vaccini invece di accettare che mio figlio ha una malattia genetica che gli ho trasmesso io, inconsapevolmente ovviamente.
È più facile urlare e sbraitare verso gli altri, attaccarsi ai metalli pesanti e a fantomatiche cospirazioni piuttosto che ascoltare medici e infermieri che hanno dedicato la vita allo studio di certe malattie e accettare che purtroppo le malattie terribili esistono e che il nostro compito di genitori in questi casi è solo quello di lavorare con i medici per garantire ai nostri figli una vita il più possibile normale.
Per questo la proposta della ministra Grillo è un oltraggio. Noi ci battiamo per garantire una vita normale ai nostri figli, a bambini che conoscono la sofferenza, che passano le ore in ospedale attaccati ad una pompa per la somministrazione di un farmaco (il mio, 6 ore ogni 3 settimane da quando aveva 14 mesi e non l’ho mai, giuro mai, sentito reclamare una volta), che non possono andare al cinema a vedere Star Wars nella settimana di Natale perché la prima regola è no posti affollati, che non hanno ancora visto il posto dove è nato il padre perché in Senegal esiste una terribile malattia (per altro senza vaccino) che si chiama malaria.
Quello che non si comprende è come siamo arrivati a questo punto, perché questa guerra tra poveri? Lo Stato dovrebbe garantire i diritti di tutti ma in primis proteggere gli ultimi.
La domanda che più mi urta è “prima come facevano gli immunodepressi?” sottintendendo che l’obbligo esiste solo da un anno e quindi perché ci lamentiamo solo adesso? Quindi visto che c’è il problema del calo delle coperture vaccinali, penalizziamo chi il problema lo subisce e non chi ne è la causa?
È come se invece di mettere in galera il ladro si facesse una legge che impone alle persone di dotarsi a loro spese di una guardia all’ingresso della propria casa.
Fortunatamente, nella fascia di età di mio figlio la maggior parte delle vaccinazioni è stata fatta e fortunatamente viviamo in un meraviglioso contesto dove tutti conoscono il suo problema e collaborano con me per tenere Enrico in sicurezza. Abbiamo un meccanismo di comunicazione dei bollettini medici all’interno della classe e della scuola, ormai rodato dai tempi del nido, che cerca di non violare la privacy degli altri e prova a tutelare mio figlio. Questa è la nostra fortuna ma non possiamo basare la sicurezza dei nostri bambini sulla fortuna.
Quindi, prima della legge ci affidavamo al buon cuore di chi ci sta intorno e al passaparola, osservavamo continuamente i nostri figli alla ricerca di possibili avvisaglie di malattia, ci precipitavamo dal medico ad ogni innalzamento della temperatura, correvamo all’ospedale a fare le profilassi ogni volta che sospettavamo il contatto con una malattia esantematica (mio figlio ha fatto 3 cicli di antivirale per sospetta varicella: pensiamo anche a questi costi), mettevamo le mascherine in aereo.
Certo, l’obbligo vaccinale non esclude del tutto queste procedure, specie per chi come mio figlio è in una condizione controllata ma irreversibile, ma se non altro ci permetteva di stare più tranquilli rispetto alla possibilità di incappare in certe malattie. Già io vivo con l’incubo del tetano… perché devo avere anche quello del morbillo che è evitabile con un semplice vaccino? Io lo ricordo il morbillo: la febbre così alta da sentirsi scoppiare, la voglia di rotolarsi per terra per sentire le mattonelle fredde, mi hanno raccontato il delirio che mi aveva convinta di avere un elefante rosa in casa, se potessi vi giuro che a mio figlio risparmierei volentieri il rischio di questa sofferenza. Invece ci sono genitori che si assumono il rischio, ma non la responsabilità, di far provare certe sofferenze ai loro figli, non pensando che potrebbero essere loro i primi a rimetterci.
Spero che le mie parole possano servire per diffondere il punto di vista del cuore di una mamma che potendo comprerebbe tutti i vaccini del mondo per difendere il proprio figlio.“

Postato il 19 agosto 201819 agosto 2018 by Redazione di IoVaccino

All’inizio di agosto abbiamo lanciato una petizione per supportare un gruppo di mamme di bambini trapiantati preoccupate dalle ultime decisioni del governo. Le adesioni, ad oggi, sono oltre 261.000 (qui)

L’altro giorno ho visto una cosa che se non fosse tragica sarebbe da rotolarsi dalle risate. L’ho vista in un blog francese che combatte la disinformazione su Israele, vale a dire gente che dovrebbe essere esperta nello stanare le bufale; ebbene questo blog da molto tempo conduce una battaglia serrata contro i vaccini, lancia grida d’allarme sulla loro terrificante pericolosità, si indigna che l’eroico medico che mette in guardia contro tali mostruosi pericoli, invece di vincere un Nobel viene radiato dall’ordine. Bene, traduco titolo e incipit di un post dell’altro ieri.

Epidemia di rosolia batte tutti i record: dono dei migranti?

41 000 casi in Europa in 6 mesi, 37 morti. La Francia è fra i Paesi più colpiti.
Naturalmente per i dhimmi del Figaro l’epidemia sarebbe dovuta al calo delle vaccinazioni… hahaha!

E subito dopo avere parlato dei 37 morti, spiega:

Ora, la rosolia è una malattia innocua, che il più delle volte passa inosservata, perché vaccinare?

Oltre alla stratosferica ignoranza, si noti la brillantissima logica che spiega che quelle decine di morti in sei mesi sono state provocate da una malattia talmente innocua da passare addirittura inosservata. E quindi niente, il calo delle vaccinazioni non c’entra: a provocare l’epidemia sono stati i migranti. E le scie chimiche. E le congiunzioni astrali. E il gatto nero che mi ha attraversato la strada. E la fattura che mi ha fatto la vicina di casa perché suo marito mi ha fatto un complimento. E…

SVEGLIA, GENTE: VACCINATE E VACCINATEVI!

barbara