POST INDIRIZZATO A UN TOT DI ATTIVISTI

Quelli per i diritti umani, quelli contro la violenza, quelli contro gli abusi (magari inclusi quelli contro mosche zanzare scorpioni), femministi, pacifisti e chi più ne ha più ne ammucchi.

Una settimana fa un certo Diddi, che non so chi sia ma non credo che la cosa abbia rilevanza, ha picchiato una certa Cassie, la cui identità pure mi è ignota, ha ripreso il pestaggio e lo ha diffuso, e il mondo intero, a quanto leggo, si è indignato. Poi è arrivato quest’altro video, ripreso come al solito dai terroristi palestinesi, recuperato da IDF, e pubblicato con l’approvazione dei genitori delle cinque ragazze, censurando le parti più brutali e quelle che riprendevano i volti di altri israeliani catturati.

Non si ha notizia di proteste planetarie. Neanche regionali, per la verità.

Nel frattempo Norvegia Irlanda e Spagna, dopo avere profondamente e accuratamente riflettuto sui fatti del 7 ottobre, hanno preso la decisione sulle misure da mettere in atto: hanno riconosciuto lo stato di Palestina. Non importa se non esiste né mai è esistito.

Non importa se non ha un territorio. Non importa se non ha un governo. Non importa se non ha una moneta. Non importa se non ha un’economia. Non importa se non ha una sua lingua. Non importa se ha come unico obiettivo la distruzione di uno stato legittimo e il massacro indiscriminato di tutti i suoi abitanti. Niente di tutto questo importa, l’unica cosa che conta è premiare chi ha massacrato 1200-1300 ebrei in un solo giorno: praticamente ai livelli di Auschwitz. Con la differenza che lì le uccisioni non erano accompagnare da stupri di massa e mutilazioni da vivi, e non filmavano il tutto per mostrare al mondo intero quanto erano bravi.

E poi c’è la manina: sì, non è solo dalle nostre parti che improvvisamente compaiono misteriose manine a sparigliare proditoriamente le carte: la manina in questione è quella che, dopo che Israele e Stati Uniti hanno approvato e firmato gli accordi per un cessate il fuoco con hamas, prima che il documento fosse consegnato a hamas lo ha manomesso modificando i termini dell’accordo. A salvarci dalla catastrofe è stata, ancora una volta, hamas che, perfino alterato a suo favore, non lo ha accettato. Cessate il fuoco che, non dimentichiamolo

Quest’altra cosa invece non so se sia vera (pubblicata da un sito ebraico e sionista, comunque),

ma se lo è la trovo fantastica: pienamente legittima e morale, perché quando è in gioco la sopravvivenza – non la propria individuale, bensì quella di un’intera popolazione – è lecito fare affari anche col diavolo in persona, e strepitosa come beffa al cialtrone che con la propria totale incapacità e mania di protagonismo ha lasciato tutto il proprio arsenale in mano ai talebani.

E chiudo con un’immagine che rappresenta l’essenza di Israele

barbara

Una risposta

  1. Riflessioni sparse.
    1) Sarebbe buffo se Israele, per ripicca, annunciasse di voler riconoscere lo stato di Catalogna e i Paesi Baschi. Si comincerebbero a vedere tante capriole per spiegare come sia giusto per Hamas opporsi agli invasori israeliani mentre baschi e catalani non possano fare lo stesso con gli spagnoli. Non so se in irlanda ci son ancora “sacche” che vorrebbero tornare in gran bretagna ma, se esistono, israele potrebbe riconoscere anche loro come stato.

    2) Supponiamo che Gaza sia riconosciuto come stato e hamas il suo governo. Nascondere strutture militari in mezzo ai civili, usare i civili, volenti o nolenti come scudi umani, usare soldati vestiti da civili son un bel po’ di crimini di guerra per la convenzione di ginevra. Casca immediatamente la scusa che son partigiani che si oppongono ad un invasore e non un esercito regolare, anzi i “crimini di guerra” giustificherebbero qualsiasi reazione di israele.

    "Mi piace"

  2. L’incriminazione di Bibi è meritata. Prima non ha fatto niente per prevenire il 7 ottobre, poi ha fatto di tutto per non essere tacciato di genocidio: interminabili preparativi, avvisi alla popolazione civile, lenta esecuzione dei raids per non rischiare vittime civili, accordi continui con il deep state degli Stati Uniti. Risultato: lo stesso che se avesse fatto un raid come Dio comanda. Forse un risultato peggiore.

    "Mi piace"

      • in questo caso non ha nulla da temere…. nessuna delle accuse che gli muovono è fondata, i bombardamenti sono tutto meno che “a tappeto” e “indiscriminati”, l’obiettivo non è lo sterminio degli arabi e nemmeno della variegata tribù araba nota come palestinesi (e quindi non c’è genocidio), non c’è la ricerca delle vittime civil, non c’è la negazione di aiuti e soccorsi, non c’è la deportazione di civili…..

        insomma, se all’Aja ragionano come un tribunale normale dovranno valutare le accuse e le prove a loro sostegno. non si tratta di equiparare Hamas e il governo israeliano come alcuni dicono, ma di giudicare per ciascun imputato la fondatezza delle accuse, e per il governo israeliano non dovrebbe essere difficile dimostrare che non sono fondate, e che gli atti commessi hanno rispettato per quanto possibile ogni convenzione internazionale sottoscritta da Israele relativa al comportamento di un esercito in guerra (ovvio, se il tribunale ragione per principi politici e non giuridici la minestra cambia di gusto, ma chi sono io per sospettare di simili bassezze un consesso di cotanta specchiata integrità?)

        "Mi piace"

        • il problema dei commissari europei è che non sono eletti. Un politico difficilmente cadrebbe in errori del genere. Il burocrate, invece, sviluppa fedeltà per l’organizzazione della quale spera di far parte in modo continuativo.

          "Mi piace"

        • Nota non del tutto fuori tema: adesso a farmi le pulizie ho una tizia moldava, che mi ha detto due cose che non sapevo. La prima è che la lingua ucraina non esiste, è semplicemente il dialetto locale del russo che dopo il colpo di stato organizzato dagli USA è stato elevato a lingua per farne, anche dal punto di vista linguistico, un’entità separata dalla Russia e permettere di dichiarare fuori legge la lingua russa e combattere i russofoni. La seconda è che adesso stanno facendo la stessa identica manovra in Moldavia, e la presidente si è venduta agli USA mentre la popolazione non è per niente d’accordo e non ha la minima intenzione di combattere contro la Russia.
          Ha lavorato per parecchi anni a Mosca e, avendo visto di persona tutto quello che Putin ha fatto per risollevare la Russia dal disastro provocato da Gorbaciov e Eltsin, lo ammira molto e ha constatato quanto sia alto il suo consenso tra la popolazione.

          "Mi piace"

Lascia un commento