Una risposta

  1. Anche per me, almeno in parte… A tempo perso dà un’occhiata a questo film che già conoscerai: “Scusi, dov’è il West?” con Gene Wilder (alias Jerome Silberman) ed Harrisonn Ford. Penso che se qualcuno non l’ha ancora visto – anche se è datato -, possa apprezzarlo… Chi è più bravo di me a farlo smanettando su internet credo possa riuscire a scaricarlo! Ce l’ho sul pc, ma NON so come fare ad allegarlo QUA!

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  2. Sarei curiosa di sapere qual è il nome che ti ha procurato la sorpresa più grossa, perché qualcuna – poche – anche a me, ma certo non i nomi più noti, anche per il fatto che diversi ( non vorrei dire i “minori” ) non li conoscevo affatto.
    Il fatto è che da un pezzo trovare nomi ebraici o anche solo connessi più o meno strettamente al mondo ebraico non mi sorprende più.
    E’ un dato di fatto che l’apporto degli ebrei nel campo della cultura – in realtà in tutti i campi – è stato enorme. E continua a esserlo, alla faccia di chi ben sappiamo.

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  3. Un bel mix! Di vari generi musicali, diversi a me conosciuti.
    E..anche amati dal pubblico.Bene! E’ la dimostrazione che c’ è tanto e di tutto nel popolo
    ebraico e nello specifico nel campo musicale.E..oltre a quelli visti,ascoltati nel video.
    E..come Adriana…Barbara ma dove scovi tante cose..anche variegate.

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  4. E…la brava interprete Ofra Haza un mix fra occidente e oriente. Inoltre per me era anche
    bella.
    E..adesso Asaf Avidan, voce molto particolare. Spettacolare la sua..One day..che lo ha reso famoso all’ estero.
    Mi soffermai ad ascoltarlo in TV nello spettacolo di Bolle dove suonava vari strumenti con
    l’ ausilio dell’ elettronica.Per me piacevole..non il fracasso.

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  5. Sono andata a leggere su Iglesias visto che la cosa ha sorpreso anche me.
    Ha raccontato, durante un concerto a Tel Aviv, di essere ebreo dalla vita in giù visto che la madre è ebrea.
    Il film che ti hanno consigliato, “Scusi dov’è il west”, devi correre a vederlo.

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  6. Lou Reed e Gene Simmons mi sembrano una buona accoppiata. E Reed l’ho pure visto dal vivo con i Velvet Underground nel loro ultimo tour, piu’ di vent’anni fa…
    Ma poi, visto che mi sento principalmente un essere umano: conta qualcosa la genìa (stavo per scrivere “la razza”)?
    Per me meno che zero.
    Cioe’, tralasciando l’implicazione religiosa di essere ebrei (credo che per Reed e Simmons essa conti come per me essere incidentalmente nato nel paese che ospita il Papa…), sono essi diversi da Maureen Tucker (che suonava con Reed nei Velvet Underground) e da Ace Frehley (la chitarra accanto a Simmons nei Kiss)?

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    • Scrivi pure razza, per me non ci sono problemi. No, la razza non conta, conta la cultura. Il fatto che uno dei più piccoli gruppi umani abbia il più grande numero di premi Nobel, per dire, non ha a che fare con la razza, ma con la cultura. Se poi mi chiedi che differenza ci sia fra un Nobel ebreo e uno buddista o cattolico o zoroastriano, la risposta ovviamente è “nessuna”, ma questa è un’altra storia.

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        • Ciò che hanno creato non ha niente a che fare con l’ebraismo, né come religione, né come cultura, vero. Ma sono gli atteggiamenti nei confronti della scienza, nei confronti della creatività ecc. ad essere influenzati dall’ebraismo anche nell’ebreo più laico, più inosservante, più assimilato, magari anche ateo. Nella cultura ebraica, per dirne una, le domande sono infinitamente più importanti delle risposte: tu non devi cercare risposte, devi cercare domande, perché è solo facendo la domanda giusta che potrai arrivare alla risposta (famoso il witz: “ma perché voi ebrei rispondete sempre a una domanda con un’altra domanda?” “E perché un ebreo non dovrebbe rispondere a una domanda con un’altra domanda?”), e questo ti spiega la tendenza alla speculazione, quindi alla ricerca che porta ai notevoli risultati, molto al di là della loro consistenza numerica, nei campi della scienza e della tecnologia. Quanto alla musica, nelle case cristiane a Natale si canta Tu scendi dalle stelle, e questo è più o meno tutto. Nelle case ebraiche si canta, anche per ore, all’entrata di shabbat, all’uscita di shabbat e in tutte le ricorrenze religiose. Chi va in sinagoga sente la lettura della bibbia cantillata, tutte le preghiere cantillate, i salmi cantillati… Insomma, è roba assorbita col latte materno. E qualcosa finisce per restare.

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