DALLA RUSSIA CON AMORE

Stavolta comincio con questo imperativo categorico

Proseguo con una considerazione che per me – ma fortunatamente non solo per me – è sempre stata chiara come il  sole, ma per qualche bizzarra ragione che non riesco a comprendere c’è ancora un sacco di gente, anche se sempre meno, che non solo non se ne rende conto, ma la vede addirittura al contrario, al punto da non capacitarsi che uno di Casa Pound vada a combattere per l’Ucraina.

Edoardo Fuchs

Leggiamo schematicamente la situazione mediorientale inserendola nel più vasto contesto della Geopolitica globale. Mutatis mutandis, l’equazione è questa: l’Ucraina ha fatto ai russi per molti anni quello che i palestinesi hanno fatto ad Israele, e la Russia ha risposto colpendo l’Ucraina e liberandola dai covi dei terroristi neonazisti esattamente come Israele ha sempre fatto colpendo a Gaza e negli altri territori palestinesi i covi dei terroristi jihadisti. I media conducono a loro volta da molti anni una propaganda molto rigida in cui gli attacchi palestinesi ed ucraini vengono taciuti, mentre la risposta israeliana e russa è sempre descritta come attacco guerrafondaio imperialista immotivato e sproporzionato, alimentando deliberatamente in questo modo odio anti ebraico e antirusso. Continuando nell’equazione, come i pupari dei terroristi palestinesi sono gli iraniani, così i pupari che conducono la guerra per procura dei neonazi ucraini contro la Russia sono gli americani, quindi USA e Iran si configurano entrambi come stati canaglia esattamente sullo stesso piano sotto il profilo della loro spregiudicata politica internazionale, gli uni ispirati da Maometto, gli altri da breshinskij. Non è Infatti corretto risalire ancora più su dall’iran ai suoi alleati Russia e Cina, perché queste potenze vendono sì armamenti e tecnologie agli Ayatollah in cambio di petrolio e accesso all’oceano Indiano ma non hanno alcuna voce in capitolo sulla jihad: mai e poi mai una teocrazia si lascerebbe dettare la conduzione della jihad da degli stranieri infedeli. Cercate di capire questo schema e la realtà si rivelerà chiaramente sotto ai vostri occhi.

E tanto sono immersi, i moralmente superiori, nelle loro leggende, da insorgere indignati quando Amnesty International riesce finalmente a vedere quello che in tanti stiamo documentando e denunciando da cinque mesi, sulla base delle testimonianze delle vittime (quelle sopravvissute) e di inconfutabili prove. Mi chiedo solo come mai non abbiano ancora cominciato a erudirci su come gli ebrei gassavano i poveri nazisti.
E ora una bella cronistoria del conflitto.

Da Francesco Fares: RUSSIA UCRAINA USA NATO ITALIA

– Bidon, appena eletto dà dell’assassino a Putin, in seguito aggiunge che è un “criminale”. Lo fa per inasprire i rapporti tra Usa (Nato) e Federazione Russa. –

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Pochi giorni dopo la notte tra il 24 e il 25 febbraio, le voci che girano sul mainstream sono che la Russia (per l’occidente un grande paese ma morto di fame) avrebbe perso la guerra in pochi giorni per mancanza di armi e sostentamento ai militari.
Passati quei pochi giorni il mainstream segue con le notizie sulla salute di Putin, si dice sia gravemente malato di ogni patologia possibile e immaginabile, addirittura un feroce cancro gli ha già eroso il braccio destro ragione per cui camminando lo muove in maniera impercettibile.
Gli USA (Nato) e l’Europa, affinché l’ucraina vinca prima e possa continuare l’eliminazione dei russofoni del Donbass, iniziano ad “aiutare” l’ucraina con armi e denaro a strafottere.
Draghi Mario afferma che Putin è un criminale mentre Di Maio Giggino dice che Putin è un animale “atroce”.
Si allargano le sanzioni contro la Russia, anche di metalli nobili e utili.
La guerra va avanti e il mondo (maggiormente l’Europa) incomincia ad accorgersi che la Russia è il più grande produttore di gas e uno dei più grandi di petrolio.
Gli ucraini invadono l’Europa quali profughi di guerra, hotel, ristoranti ed ogni ben di Dio a loro viene dato, anche soldi. La polonia, dimenticando il passato, “accoglie” qualche milione di ucraini, ma sottoscrive un accordo con zelesko di piena libertà d’agire in ucraina.
Facendo le pulci a zelesko si scopre che il priso-dente ucraino ha su oscuri conti offshore grosse cifre, probabili “regalie” o commissioni per la vendita a tre imprese americane di 17 milioni di ettari di terre fertili ucraine. In ucraina, malgrado la fame, nessuno protesta.
Putin sta sempre più male, ormai è agli sgoccioli, quindi Usa (Nato) e Europa (Italia draghiana in primis) forniscono sempre più armi e denaro all’ucraina. Prima si risolve e meglio è.
La Federazione Russa pretende il pagamento in rubli per gas, petrolio ed ogni altra esportazione, Draghi, appellandosi ad un fantomatico articolo del codice, disapprova questa decisione accusando Mosca di “scorrettezza” commerciale.
Mosca ancora il rublo all’oro che diventa l’unica moneta al mondo garantita e non emessa sulla parola.
La Russia di fronte alla débâcle annunziata dal mainstream rilascia centinaia di migliaia di passaporti ai russofoni scampati allo sterminio ucraino.
Per ragioni tuttora sconosciute la Russia resiste alla potenza ucrainomericanaeuropeoitaliana, quindi continua a combattere.
Inspiegabilmente gli Azov, alle dirette dipendenze del priso-dente zelesko, manifestano le prime difficoltà.
Qualcosa non sta andando come avrebbe dovuto.
Le cronache danno Putin sempre peggio, ormai, se pur di pelle dura e combattivo, l’orso sta crollando, avrà si e no pochi giorni di vita.
Bidon (in accordo con il biondino britico Gionson) realizza che è questo il momento di fornire l’ucraina di armi sofisticate.
La crisi europea e mondiale si manifesta in tutta la sua tragicità, il mercato delle energie va alle stelle, molte aziende chiudono, milioni di famiglie non possono pagare le bollette decuplicate.
Gli unici paesi al mondo che non soffrono della crisi (al massimo leggeri aumenti) sono gli amici e vicini di casa della Russia, dove gli aumenti registrati ad inizio crisi vengono seguiti da un calo quotazioni, la popolazione pur stando perdendo la guerra può vivere serena e tranquilla. Gas, elettricità e riscaldamento quasi gratis, la benzina a 40 rubli [63 centesimi di euro]
La guerra continua e la Russia, invece di perdere immediatamente e deporre le armi, guadagna terreno e libera la quasi totalità del Donbass, qualcosa non ha funzionato.
Gli Azov commettono stragi di concittadini ucraini per accusare i russi, ma saltano dei video che mostrano inequivocabilmente la messa in scena.
Gli Azov, per proteggere centinaia di semplici cittadini ucraini “occupano” il maxi bunker anti atomico sotto la acciaieria Azovstal.
Ramzan Kadyrov e gli Specnaz non riescono a convincere gli Azov (e loro cittadini ospiti) ad uscire dal bunker, a questo punto, visto che secondo i media mondiali avevano l’alito del nemico sulle spalle e la guerra era ormai persa, giocano il tutto per tutto ideando di attaccare il bunker bloccandone le condotte di ricambio dell’aria.
Il sempre più morente Putin, con grande rammarico di Kadyrov e degli Specnaz, ordina che a nessuno degli occupanti del bunker venga torto un capello, devono essere liberati tutti vivi ed i feriti curati e assistiti.
Putin si aggrava sempre di più.
I Ceceni e gli Specnaz liberano gli occupanti del bunker e trasferiscono tutti presso residenze assistite e vigilate.
Zelesko vuole vendere il grano ma i suoi militari hanno minato gran parte delle coste del mar Nero.
Putin versa in condizioni sempre più gravi, ma miracolosamente è ancora in vita.
Bidon non capisce cosa stia succedendo e decide di rivolgersi agli spiriti invisibili salutandoli e stringendone le mani.
Il mainstream annuncia che Kiril ha pregato per Putin e affidato la sua anima a Dio, ma il Presidente resiste e non cede a sorella morte.
Svezia e Finlandia intendono entrare nella Nato, forse la serenità finora vissuta non sta loro più bene.
La crisi delle energie diventa sempre più grave, Draghi e Giggino a bordo di un Falcon 900EX vanno a mendicare in giro per il mondo (anche in Mozambico) qualche bomboletta di gas.
Putin non muore e Bidon è molto incazzato con gli spiriti che non lo hanno aiutato. Bidon è tanto adirato che in segno di protesta lancia una fragorosa flatulenza in presenza di Carlo di Inghilterra e sua consorte.
La guerra va avanti e la Russia misteriosamente non cede all’armatissima ucraina, anzi, la respinge al punto che molti soldati ucraini si arrendono. Cosa stia succedendo è un mistero.
Per il mainstream Putin (forse) si salverà, ma resta un criminale di guerra.
La crisi del gas raggiunge livelli estremi, paesi come l’Italia e la Germania rischiano il salto totale, ma non mollano, la Russia è il diavolo e va combattuta, come non è chiaro.
Aumentano le sanzioni contro la Russia e in Federazione succede nulla, la gente vive serenamente come se nulla fosse, il mondo si rende conto che l’ucraina ha svuotato gli arsenali e necessita di nuove armi, ma le stesse non possono essere prodotte perché per farlo sono necessari titanio e antimonio ed altri metalli che una volta importavano dalla Russia, cosa oggi impossibile perché tipologie di merci soggette a sanzioni. Né tantomeno la Russia intende esportare tali prodotti. Insomma impossibile fabbricare armi e munizioni.
Putin guarisce a vista d’occhio
Il mondo è allo stremo in Uk inflazione al 13%, in Usa quasi uguale anche se certi generi sono aumentati anche del 300%, in Europa la situazione è rovente, Italia e Germania a settembre rischiano qualcosa peggio della recessione.
Iniziano a saltare le prime teste, il primo è Gionson il biondino, seguito da Draghi. Ma di Draghi si sospetta una messa in scena.
Ormai l’ucraina e zelesko sono una palla al piede se ne sono resi conto tutti, ma nessuno sa come liberarsene. Bidon è assillato dalle tre multinazionali che hanno acquistato i terreni in ucraina, non vogliono perderli.
Putin ormai pare ristabilito del tutto, in più ha ripreso a viaggiare.
Bidon pare abbia il Covid ancora una volta e sono giorni che non lo si vede.
Trump attende le elezioni di medio termine a novembre e, nell’attesa, scalpita e affila le armi. Venderà cara la pelle.
La Russia tra poco avrà occupato tutta l’ucraina, nel frattempo si è scoperto che ha arsenali pieni tanto da poter fare 50 anni di guerra.
Malgrado le sanzioni il rublo si apprezza sulla piazza mondiale.
In Italia la gente non ha la possibilità di pagare le bollette di gas e corrente, ma coloro che anelano ad andare al governo giurano piena fedeltà alla Nato e all’ucraina e guerra alla Russia. O non hanno capito una mazza oppure si tratta di agenti di potenze straniere.

L’ottimo estensore di questo brillante resoconto ha dimenticato solo un dettaglio: mentre era in coma quasi profondo sull’orlo dell’irreversibilità, praticamente con un piede nella fossa, con un tumore al cervello, un tumore al pancreas, la leucemia, sei mesi di vita, no cinque settimane di vita, no quattro giorni di vita, sembra che Putin abbia messo incinta la sua amante per la quinta volta e, hanno detto quelli che sanno tutto, voleva obbligarla ad abortire (se cercate trovate anche le parole esatte che le ha detto: le hanno sentite con le loro orecchie).

Nel frattempo in Ucraina, non avendo niente di meglio da fare in questo momento, si raccolgono le firme per la legalizzazione del porno, giusto per non rischiare di annoiarsi troppo tra il bombardamento di un ospedale e quello di una centrale nucleare, e mentre bombardano la centrale nucleare, come al solito (ed esattamente come i palestinesi) affermano che a bombardare sarebbe la Russia, che ha il controllo dell’area, cioè bombarderebbe la roba propria, e mezzo mondo, così come per le più strampalate dichiarazioni palestinesi, gli crede ciecamente, e gli Stati Uniti chiedono alla Russia di restituire la zona all’Ucraina, in modo che possano bombardarsela meglio.
C’è da dire, tuttavia, che se da quelle parti se la passano male, non se la passano troppo bene neanche a Roma, come ci spiega una ben informata signora:

Maria Pia Daniele

Orribile quanto accade in questa assurda guerra!. Ma sappiate che gli amici di Putin e dei turchi, qui a Roma usano un sistema di “torture di scosse” contro varie persone tra cui la sottoscritta. Ho misurato oltre i 259 mT per strada, con cui colpiscono i maledetti e le maledette e sono a volte come spilli dolorosissimi con cui mi hanno colpito anche alla testa.
Io sono stata per così dire *agganciata’ perché “colpita” nei punti dove avevo avuto fratture, lastre sparite in svaligiamenti! Non sono una terrorista o altro, ma ho avuto la sventura di sposarmi con un bigamo con un figlio mezzo turco, oggi politico a Ravenna credo implicato a qualche titolo in questa guerra e nel tentativo di un rivolgimento cattolico ortodosso sulla scia di una vagheggiata Internazionale comunista
Queste saette provocano tumori .

Quindi chi stesse programmando di recarsi a Roma, farà meglio a cambiare programma, non sia mai che vi becchiate anche voi gli spilli in testa o sulle fratture e poi non potete più venirmi a leggere.
E a questo punto l’unica cosa adeguata è un Requiem

(Ma faranno poco senso quei due stecchini di gambe? Mamma mia che roba)

barbara