NATURALMENTE COMINCIAMO CON L’OSPEDALE BOMBARDATO

che indignazione e orrore e unanimi condanne ha provocato in tutte le cancellerie e in tutti i mass media. E naturalmente è la solita mastodontica balla. Circa un terzo dei missili lanciati da Gaza ricadono all’interno del territorio e regolarmente, soprattutto se ci sono vittime, ne viene incolpato Israele. Questo è stato uno di quelli. Lo dice Israele? Anche, ma non solo. Lo dice per esempio, incredibile auditu, incredibile visu, Al Jazeera, e non solo lo dice, ma anche lo documenta

E ancora meglio si vede in quest’altro video, con il lancio ripreso da un’altra angolazione

Non vi basta Al Jazeera? Nessun problema, ve lo faccio dire anche da hamas

E non è tutto. Poi ci sono le “centinaia di vittime”. Ebbene no, sono false anche quelle, per un motivo molto semplice:

Gaetano Evangelista

Notevole oltretutto come Hamas si sia affrettata a fornire il conteggio delle presunte vittime, istanti dopo l’esplosione del missile malfunzionante.
Senza dimenticare che si tratta dell’unico caso al mondo di un dicastero della sanità retto direttamente da un’organizzazione terroristica. Sarebbe come se in Italia il conteggio delle vittime di mafia fosse stato tenuto direttamente da Totò Riina.
«Il razzo lanciato dall’organizzazione terroristica della Jihad Islamica esploso in aria e poi caduto ha colpito il parcheggio (nella foto) e non l’ospedale.

Nel luogo dell’impatto nella foto non c’è alcun ‘buco’ dell’impatto come succede sempre quando si tratta di missile a seguito di un attacco.
Dubito fortemente che qui ci fossero centinaia di vittime, a mio avviso le vittime possono essere qualche dozzina, la propaganda palestinese ha inventato i numeri.
Il mondo ha abbracciato immediatamente la menzogna propagandistica palestinese senza mettere nulla in dubbio, al contrario, quando Israele ha smentito coinvolgimento con filmati e foto dal radar, è stato subito chiesto “prove ulteriori”.
Il mondo tende a credere alle organizzazioni terroristiche palestinesi nazifasciste e non a uno Stato democratico.»
Lion Udler

E oltre a inventare i numeri, continuano anche con l’antico vizietto di inventare i funerali

E anche qui mi pongo la stessa domanda che mi suscitano le foto tarocche: l’intervento israeliano sta provocando una carneficina, un genocidio, crimini di guerra, crimini contro l’umanità, peggio delle bestie, peggio dei nazisti, e per mostrare UN morto hai bisogno di mettere in scena un funerale finto?
E non dimentichiamo

Mi permetto di dissentire, almeno in parte, dalla frase finale: non solo hamas è stato eletto in quelle che sono costantemente definite elezioni democratiche per sostenere che hamas rappresenta effettivamente il popolo di Gaza, ma abbiamo visto tutti gli entusiastici festeggiamenti dei civili innocenti dopo ogni mattanza di ebrei, abbiamo visto i civili innocenti sputare sul cadavere della donna ebrea stuprata e buttata quasi nuda sul pianale del camioncino: ma di che cosa stiamo parlando? E qualcuno giustamente osserva

E questi, a occhio e croce, dovrebbero essere civili

O no? E concludo il discorso su questo evento con una riflessione

Giovanni Bernardini

ODIO

Sono ragionevolmente convinto che l’orribile strage dell’ospedale di Gaza sia stata provocata da un missile di Hammas finito fuori bersaglio. Lo sono non solo perché c’è un video che sembra provarlo, ma perché basta poco per capire che uno stato che blocca la sua offensiva per permettere l’evacuazione dei civili non può compiere deliberatamente una strage bombardando un ospedale, per di più alla vigilia della visita del presidente USA. Lo sono perché non sarebbe la prima volta che dei palestinesi sono uccisi da “fuoco amico”. Lo sono perché so, come tutti sanno, che Hammas cerca il bagno di sangue per poterlo usare come arma propagandistica contro Israele. Lo sono infine perché in linea di massima credo di più ai rappresentanti dell’unica democrazia del medio oriente che non a dei fanatici fondamentalisti.
Eppure su certe pagine dei social, quella del signor Conte ad esempio, la strage dell’ospedale è stata seguita da un coro di insulti rabbiosi nei confronti dello stato ebraico, senza tentennamenti, senza, a parte pochi casi, alcun dubbio su come siano realmente andate le cose.
Israele sarebbe uno stato “terrorista” che mira al “genocidio” dei palestinesi.
La si può pensare come si vuole sulla crisi in medio oriente, ma possibile che ci sia gente tanto stupida, o tanto accecata dall’odio, da non capire che se davvero Israele volesse un genocidio a Gaza ci sarebbero solo morti? E’ possibile parlare del genocidio di un popolo che è costantemente aumentato di numero negli ultimi anni?
Gli ebrei hanno subito un orrendo genocidio e con tutta probabilità ne subirebbero un altro se Hamas vincesse, non ci vuole molto per capirlo.
Ma queste considerazioni non placano l’odio anti israeliano, odio non dei nemici storici dello stato ebraico, ma di una parte degli occidentali.
E’ su questo odio che conta Hamas nella sua lotta che non è solo contro Israele, è contro l’occidente tutto.
Un odio, val la pena di dirlo chiaramente, che è anti ebraico prima che anti israeliano e che, prima ancora, è odio dell’occidente nei confronti di se stesso. Odio che sembra trasversale: è presente, sia pure in misura e forme diverse, in tutti i settori dello schieramento politico
Un nuovo tumore che infetta la nostra civiltà.

E ora un piccolo passo indietro, che è sempre utile a fare mente locale

Ieri 9 agosto 2001, alle 14:00 è avvenuto un attacco suicida al ristorante Sbarro in Jaffa Street a Gerusalemme,
Nell’attacco, 15 israeliani sono rimasti uccisi (8 dei quali bambini) e 140 sono rimasti feriti, e questo è uno degli attacchi più mortali della Seconda Intifada. L’attacco è stato condotto con un caricabatterie, che era un sicario all’interno di una chitarra classica, che pesava tra i 5 e i 10 kg e conteneva chiodi, bulloni e mollette ed è stato effettuato dagli Hamas e dalla Jihad islamica.
Non dimenticheremo e non perdoneremo
Nel video, Alham Tamimi (cugina di Ahad Tamimi [la “piccola Tamini” che andava a sfidare i soldati israeliani mostrandogli il pugno]) che ha pianificato e spinto il terrorista a colpire ed è stata rilasciata in un accordo Shalit ed è diventato una celebrità in Giordania che ha vissuto ad alti livelli come un assassino di massa. (La traduzione è evidentemente fatta con un traduttore automatico, immagino dall’ebraico, quindi non sono in grado di correggere le improprietà)

Mi raccomando, non chiamateli terroristi. Lo ripropongo affinché sia chiaro che, come già detto altrove, nell’attacco attuale ci sono di inedito le dimensioni del massacro, ma non la ferocia disumana. Ricordo anche l’attentatrice suicida del ristorante di Haifa che è entrata, ha pranzato guardando bene in faccia quelli che lei sapeva che fra pochi minuti sarebbero stati fatti a brandelli, poi con calma si è alzata, è andata a posizionarsi vicino a un passeggino in cui stava un neonato, e si è fatta esplodere lì.
C’è a quanto pare una piccola lezione, molto antica, che i nemici di Israele e degli ebrei in generale non vogliono saperne di imparare

Nel frattempo, dopo l’attentato di Bruxelles, va in onda la fiera delle puttanate:

Von der Leyen: l’Europa è unita contro il terrorismo [con le manifestazioni inneggianti a hamas]
Metsola: il terrore non può infiltrarsi nella nostra società [ma certo che no, quando mai!]

E dell’ipocrisia:

Perquisita l’abitazione del presunto attentatore. Spunta un messaggio sui social: ho sparato per vendicare i musulmani.

Mentre i pakistani, sprovvisti al momento di viscere di ebrei da consumare crude e ancora calde, come in altre occasioni abbiamo visto fare da devoti musulmani, si accontentano di mangiare la bandiera israeliana

Quella che segue invece è una sparutissima raccolta di commenti raccattati in giro

Francesco Violini
Stamattina ho ricevuto un link , un filmato da “Il vaso di Pandora”. L’ho aperto per non più di un minuto perché ho capito che metteva in dubbio, proprio riteneva che le foto tremende dei bambini… non esistono, che il fatto non è avvenuto e che è tutta una montatura!! Incredibile.. eppure gira in rete

E pensare che loro poverini ce l’hanno messa proprio tutta

Arturo Pisano
I giornalisti che hanno prodotto la storia dei “bambini decapitati” è composta da ex militari, ex intelligence, ex pro dei social media e dal direttore regionale del gruppo di pressione AIPAC; tutti hanno contribuito al compito di annientare Gaza e spingere 2 milioni di palestinesi in Egitto.

Fabio
Tutto è possibile e dunque, a probabilità, è piu probabile che sapessero che non il contrario.
Si sono fatti il loro 11/9 x avere la giustificazione x asfaltare Gaza? Credo più a questa versione che a ‘ci hanno sorpreso… ma li conosciamo tutti x nome e li andremo a uccidere casa x casa’…

Arturo Pisano
Toh, Putin dice che le armi di hamas provengono dall’ucraina. Vediamo se ebrei faranno un altro genocidio nel campo di concentramento piu’ grande del mondo.

Perché dopo Auschwitz mai più. Perché il 27 gennaio versiamo compuntamente la nostra brava lacrimetta. Perché ho un sacco di amici ebrei che la pensano come me sugli orrendi crimini  di Israele. Perché…
Aggiungo un ricordo speciale dedicato alla memoria del defunto maggiore Tal Groshka (25), che si recò nella Striscia di Gaza per salvare vite umane

E due parole di Galia Mendelson che le anime belle progressiste vicine alle sofferenze del popolo palestinese avrebbero urgente bisogno di ascoltare

PS: aggiungo un appello giuntomi all’ultimo momento

Il Gruppo Sionistico Piemontese e la Nuova UDAI 10.0 lanciano una sottoscrizione in favore della città di Ma’ale Adummim che ha ospitato 70 famiglie sfollate dalle località israeliane adiacenti alla Striscia di Gaza. Abbiamo parlato con Benny Kashriel, che è sindaco da 30 anni di questa città e che è stato scelto per diventare nel 2024 Ambasciatore di Israele in Italia. Ma’ale Adummim è nata per volontà di Rabin subito dopo la guerra del Kippur e si è sviluppata fino ad accogliere oggi circa 50000 abitanti, in gran parte funzionari pubblici a Gerusalemme. Si trova oltre la Linea verde, in prossimità di Gerusalemme in direzione del Mar Morto, ed è circondata da villaggi arabi. Oggi la città è una città quasi fantasma perché tutti i cittadini abili sono rientrati nell’esercito. Pertanto l’amico Benny si è rivolto a noi per chiederci un aiuto, e stiamo facendo circolare questa richiesta anche al di fuori delle nostre Associazioni e del mondo ebraico, come chiediamo a tutti voi di fare. Potete inviare i vostri contributi al Gruppo Sionistico Piemontese, codice IBAN IT39Q08382 01000 000130114627 con l’indicazione: aiuto alla città di Ma’ale Adummim, e sarà nostra cura pubblicare i nomi (senza i cognomi) dei sottoscrittori con l’indicazione della cifra ricevuta. Per favore, fate circolare questa richiesta poiché desideriamo aiutare direttamente almeno un gruppo di profughi nei tempi più rapidi possibili.

Ci sono stata, a Ma’ale Adumim, 13 anni fa: costruita dal nulla in mezzo al deserto – come diverse altre città israeliane (non dimentichiamo che il 60% di Israele è deserto; Ben Gurion aveva detto “Questo abbiamo, e con questo dobbiamo fare i conti”, e loro li hanno fatti: ci hanno costruito città e coltivazioni, che forniscono il 75% della frutta e della verdura consumate in Israele) – è una cittadina deliziosa.

barbara