FACCIAMO IL PUNTO DELLA SITUAZIONE, PARTE SECONDA

Partiamo dal fatto che con dati come questo

ogni giorno dovremmo avere un bollettino della vittoria, che ci annuncia che le cose stanno andando ogni giorno meglio, che la guerra ormai è pressoché vinta, e invece? Ogni giorno un grido d’allarme, un invito a essere prudenti, più prudenti, ancora più prudenti, sempre più prudenti. Nonostante lo svuotamento di corsie e terapie intensive sia continuato con le discoteche aperte, queste vengono chiuse, per punire chi ha osato voler vivere – e ridare un po’ di ossigeno alla disastrata economia. E per non rischiare che qualcuno si accorga di quanto le cose stanno andando bene, si droga la realtà.

Comincio con qualche dato e fatto concreto. Di dati concreti ne ho già mostrati molti, nelle settimane e mesi passati, ma qualcuno in più non farà sicuramente male. E un dato estremamente concreto, e gravissimo è questo documento

seguito da questa testimonianza

Poi ci vengono sbattute addosso le testimonianze dei “pentiti” diventati ragionevoli, salvo spacciare per morte da covid addirittura una probabile morte per droga

rubata qui

Ultima vittima illustre di questo tritacarne mediatico, Flavio Briatore, andato all’ospedale per una prostatite, sottoposto a tampone perché oggi come oggi un tampone, come il titolo di dottore a chi parcheggia l’auto, non si nega a nessuno, risultato positivo e voilà, eccoti servito il Briatore ricoverato – addirittura spacciato per ricoverato in terapia intensiva – per covid, che gli sta tanto ma tanto bene così impara.

Le stesse mistificazioni, a quanto pare, vengono messe in atto anche in Spagna, altro Paese governato dalla sinistra con velleità di controllo China-style

E ancora più grave è quanto segue.

Giorgia Meloni   

Rivelazioni clamorose oggi su La Repubblica riguardo la gestione dell’epidemia da parte del Governo. Repubblica rivela il famoso “documento segreto” sulla previsione dell’epidemia da coronavirus di cui aveva parlato Urbani, un direttore del ministero della Salute, ma di cui il Governo non aveva fatto sapere più nulla. Ebbene uno studio dettagliato di un esperto (vero), Stefano Merler della Fondazione Bruno Kessler, è stato presentato al Comitato Tecnico scientifico e quindi al Governo, il 12 febbraio prevedendo esattamente quello che è poi accaduto nei fatti, e cioè la diffusione dell’epidemia, il numero insufficiente di terapie intensive e un numero di morti “tra i 35.000 e i 60.000”. Insomma, era tutto prevedibile (e previsto), ma nonostante questo il Governo non ha fatto assolutamente nulla per contenere l’epidemia (era il periodo di “abbraccia un cinese” e “no alla quarantena”), non ha fatto nulla per preparare il nostro sistema sanitario alla tempesta che stava per arrivare e non ha fatto nulla neppure per reperire mascherine e protezioni individuali (che spediva in Cina). Le responsabilità penali di queste inadempienze che hanno con ogni probabilità contribuito ad aggravare la crisi Coronavirus, competono alla magistratura, ma di certo le responsabilità politiche sono chiare e lampanti e non possono restare senza conseguenze.

Che cosa dimostra tutto questo? Che il virus è indubbiamente stato, nei primi mesi, un grandissimo bastardo, ma non è stato lui l’assassino di oltre 35.000 nostri connazionali. Possiamo tranquillamente calcolare che almeno quattro persone su cinque, a tenerci bassi, sono state assassinate dal governo: con la scelta di non predisporre nulla contro la tempesta che sapeva essere in arrivo, con il rifiuto di mettere in quarantena chi arrivava dalla Cina, con il rifiuto di isolare i focolai, con la scelta di mettere i positivi nelle case di riposo, con la scelta di sconsigliare fortemente l’esecuzione delle autopsie (da quando in qua non si fanno autopsie a tappeto sui morti per malattie sconosciute?!) che avrebbero permesso di correggere da subito alcuni errori medici dovuti alla mancata conoscenza di alcuni effetti del virus (per la verità ignoro se la disposizione sia venuta direttamente dal governo o dagli “esperti”, ma dato che gli “esperti” sono stati scelti dal governo, quest’ultimo ne è comunque direttamente responsabile), con il vergognoso accaparramento di decine di migliaia di mezzi di protezione a proprio beneficio, sottratti alla popolazione e agli ospedali (centinaia di medici e altro personale ospedaliero morti per mancanza di protezione), e credo che volendo si potrebbe continuare ancora a lungo. Che cosa voglio dire con questo? Che non è del virus che dobbiamo avere paura, bensì di questo governo. Che il modo migliore per difendere la nostra salute e quella dei nostri cari non è andare in giro mascherati e castrare la nostra vita sociale, bensì cambiare governo: è lui che ha reso micidiale il virus e gli ha permesso di fare strage, molto più della natura del virus stesso. Taiwan, con lo stesso virus e una politica diversa, su 25 milioni di abitanti, ha avuto sette morti. SETTE.
Continua

barbara

Una risposta

  1. Ho cercato su YT il filmato originale per vedere i commenti: non ci crederai (*), ma sono disabilitati.
    Però, scendendo un po’ nella pagina di ricerca, si ritrova la stessa intervista mascherata in modo da sfuggire ai censori: i commenti valgono il viaggio.
    (*)modalità sarcasmo ON

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  2. Solo un’ultima cosa: il documento presentato da evasoaltrove mi pare sia solo un’autorizzazione alla sepoltura, non un certificato necroscopico (= di morte); è, in questo caso, solo una precauzione, non sbagliata, nei confronti di chi dovrà maneggiare la salma, che probabilmente sarà cremata (penso dipenda da direttive regionali più che nazionali). Questo, indipendentemente dal fatto che un cadavere anche di un Covid, se maneggiato con i guanti, non sia particolarmente pericoloso, dato che ha smesso di respirare da un pezzo.

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    • Sì, ho pensato anch’io che il motivo di base sia quello: se non abbiamo la certezza documentata che il cadavere sia innocuo, maneggiamolo con precauzione. Però, in base a tutto quello che continuiamo a vedere, è altamente probabile che quello poi rimanga comunque conteggiato come morto di covid.

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