REFERENDUM: LE RAGIONI DEL NO

Comincio con alcune considerazioni.

Giovanni Bernardini 

SENATORI A VITA

La pseudo riforma costituzionale su cui saremo chiamati a votare aumenta il peso dei senatori a vita riducendo di conseguenza il tasso di rappresentatività democratica del parlamento.
Attualmente i senatori a vita in carica sono sei su 321 senatori (315 eletti + 6 a vita. Percentualmente l’1,86% del totale)
Le pseudo riforma sul taglio dei parlamentari riduce a 200 il numero dei senatori e fissa il numero massimo dei senatori a vita: non potranno essere più di 5 (CINQUE).
Avremo quindi 5 senatori a vita (più gli ex presidenti della repubblica) su un senato di 200 membri. I senatori a vita sarebbero pari al 2,5% del totale. Un numero non esiguo, di fatto la rappresentanza di un piccolo partito in grado di fornire un aiuto prezioso, o addirittura determinante, a maggioranze risicate.
Non solo: visto che i senatori a vita sono tutti, stranamente, schierati da una certa parte il maggior peso che la pseudo riforma accorda loro si risolverà di fatto in un appoggio al PD ed ai suoi alleati, tanto per cambiare.
E c’è ancora chi spaccia questa riforma truffa per una “razionalizzazione” della democrazia!!!!


Giovanni Bernardini 

VOTIAMO NO!!!

Lo ammetto. Fino a poco tempo fa, pur essendo per il NO, ritenevo che il referendum sul taglio dei parlamentari fosse qualcosa di assolutamente irrilevante. Avevo una mezza idea di non andare a votare.
Sbagliavo. Certo, il numero dei parlamentari non è il nostro problema principale, ma l’esito del referendum non è affatto privo di importanza.
In primo luogo un parlamento in formato ridotto sarebbe molto più facilmente controllabile dalle consorterie di partito. Oggi, specie su alcuni temi sensibili, ad esempio una autorizzazione a procedere, sono possibili i casi di coscienza, le dissociazioni di parlamentari intellettualmente onesti nei confronti degli ordini di scuderia. Domani, con un minor numero di parlamentari, casi simili sarebbero molto più difficili. Il parlamento potrebbe diventare la cassa di risonanza delle segreterie di partito. Non a caso i 5 stelle sono i più convinti sostenitori di questa pseudo riforma.
La vittoria del SI inoltre, val la pena di ripeterlo fino alla noia, regalerebbe ai grillini la prima “vittoria” dopo una serie interminabile di sconfitte, rafforzerebbe gli abusivi buoni a nulla, ma capaci di tutto, che ci “governano” (si fa per dire) e renderebbe molto probabilmente impossibili elezioni anticipate. Dovremo tenerci Conte nella migliore delle ipotesi fino al 2022, forse fino al 2023.
Capisco sempre meno la posizione del centro destra che continua ad invitare i suoi elettori a votare SI.
Comunque, siamo tutti persone adulte e vaccinate, libere e ragionevoli direi. Possiamo votare con la nostra testa, ignorando le indicazioni di partito.

VOTIAMO NO!!!!


Giovanni Bernardini 

SVEGLIA OPPOSIZIONI!!!

Se vincono i SI al prossimo referendum bisognerà fare una legge che ridisegni i collegi elettorali. Questo avrà tre conseguenze:
1) Renderà impossibile anche solo ipotizzare elezioni politiche anticipate.
2) Darà ai cialtroni che ci “governano” (si fa per dire) la possibilità di disegnare collegi per loro vantaggiosi.
3) Darà loro ulteriori possibilità di varare l’ennesima legge elettorale che in qualche modo li favorisca quando, se Dio vuole, si tornerà a votare.
Ci sono molte altre buone ragioni per votare NO, ma a mio modesto parere questa potrebbe bastare.
Proprio non capisco l’atteggiamento dei partiti di centro destra che insistono nel dirsi favorevoli al SI.
Ammettano il loro errore e chiedano ai loro elettori di votare NO! Temono di andare contro corrente? In primo luogo non c’è nulla di male, a volte, nell’andare contro corrente.
In secondo luogo, siamo tanto sicuri che la maggioranza del paese condivida la demagogia da quattro soldi dei grullini?
Le opposizioni farebbero bene a svegliarsi!

Proseguo con questo appello di docenti e studiosi di diritto costituzionale, e concludo con questo ottimo video, chiaro ed esauriente

barbara