OGGI SOLO FIGURE

Molte volte in passato ho pubblicato foto e video dei campi estivi di hamas, in cui bambini dai sette anni in su vengono educati all’odio antiebraico e addestrati all’uso delle armi per uccidere gli ebrei, e degli asili in cui le “feste” consistono nel vestire alcuni da ebrei e inscenare simulazioni di accoltellamenti, sgozzamenti, spari, lanci di bombe a mano da parte degli altri. Bene, qui invece siamo in Ucraina

Come si può vedere dall’abbigliamento, non sono foto di questi giorni di guerra, per prepararli a sostituire i padri o i fratelli più grandi fra qualche anno: qui siamo in piena estate. Infatti queste foto risalgono al 2015: è da allora che stanno preparando i bambini alla guerra.

Meglio coltivarli da piccoli, che non ti vadano a crescere col vizio della pace e della compassione.

Intanto insegniamogli a fare la faccia da cattivi, poi il resto arriverà.

Se non sbaglio, la prima riga dice “ideia (dovrebbe essere il congiuntivo del verbo andare) v (preposizione di moto a luogo) nazii”.

Libro e moschetto in versione nazista?

Poi c’è la foto dei macellai di Bucha, il battaglione responsabile della strage

Peccato che la foto sia stata scattata durante il servizio di leva, che la maggior parte di loro non sia più in servizio nell’esercito e che almeno due di loro, rintracciati e interrogati, non abbiano mai messo piede in Ucraina.

Poi ci sono le proscrizioni: dopo le liste dei giornalisti che osano porsi domande, soprattutto su questioni che appaiono decisamente ambigue o sospette, e dopo le liste dei politici che non si scherano anima e corpo con l’Ucraina e non chiedono la testa di Putin su un vassoio d’argento, pubblicate e poi riprese da quella cloaca che è ormai diventata informazione corretta, dopo la proscrizione dei russi in quanto russi e di tutto ciò che è russo in quanto russo, eccoci arrivati alla proscrizione di chi si rifiuta di condannare tutto ciò che è russo in quanto russo, e così ci sono queste due

E poi c’è il balletto ucraino che si dovrebbe esibire in Italia con Il lago dei cigni, ma da Kiev arriva il niet, e lo spettacolo non ci sarà (cioè un’autorità straniera decide che cosa si può o non si può fare IN CASA NOSTRA: a proposito di stato di diritto… Ormai siamo diventati lo stato fantoccio di uno stato fantoccio di uno stato governato da un demente, vedi un po’ tu come siamo ridotti).

Qui invece siamo a Napoli, piazza Cavour, dove gli ucraini hanno messo questi enormi poster con nomi e foto di persone che ritengono colpevoli di non avere denunciato quelli che ritengono i crimini russi, con invito aperto a punirle

E, sempre restando in Italia, pare che ci sia anche questa cosuccia qui

E concludo con questo splendido discorso, meritevole soprattutto per lo spettacolo dato dall’ascoltatore

(NOTA: la maggior parte di queste immagini le ho rubate a Fulvio Del Deo)

barbara