Tornato, a 93 anni, per l’ennesima volta in Israele (ci era venuto per la prima volta nel 1949), ricevuto dal presidente Rivlin,
premiato con la medaglia “Raoul Wallenberg” per gli ebrei salvati dai suoi genitori durante l’occupazione tedesca, intervistato nel suo albergo,
e infine esibitosi in concerto, con una voce che certamente non è quella di mezzo secolo fa, ma che ancora si difende dignitosamente
e a cui la passione, nel cantare Sa jeunesse, “La sua giovinezza” riesce a tratti a restituire una forza inaspettata in un uomo di questa età.
Qui in italiano con qualche anno in meno (non pochissimi, comunque).
barbara