Ho letto che Erdogan sta perdendo presa, ma la cosa che mi preoccupa è che in fin dei conti ai musulmani l’idea della shariah piace.
Qualche anno fa su un sito, un turco aveva scritto il resoconto di una protesta contro Erdogan, e aveva scritto queste parole ‘combattono contro la libertà e la democrazia’.
Allora gli ho chiesto se si era sbagliato e voleva scrivere ‘per’ anzichè ‘contro’.
Lui mi ha risposto che sia ‘per’ che ‘contro’ erano le parole giuste.
Ad ogni modo, se non va su Erdogan, speriamo sia uno contro l’isis, oltre ad essere laico. Vosì i deficenti del califfato perdono un alleato guadagnandosi invece un nemico in più, e di gente contro l’isis più ce n’è meglio è.
A molti musulmani l’idea della shariah indubbiamente piace, però la Turchia ha vissuto decenni di relativa libertà, e le proteste contro Erdogan e i suoi metodi e la svolta che ha tentato di dare allo stato ci sono sempre state, e in alcuni momenti anche molto consistenti. A me sembra proprio che stiano cercando in tutti i modi di tornare alle condizioni pre-Erdogan.
Ho alcuni contatti con la Turchia e confermo ciò che dice Barbara: Erdogan trova consensi soprattutto nella parte orientale, soprattutto rurale, del paese; mentre la parte occidentale, il vero traino economico del paese, giarda più verso l’Europa. Il lascito laico di Ataturk è ancora ben vivo, perciò queste elezioni erano davvero importanti per Erdogan.
Comunque, quando i muslim sperimentano la shariah sulla pelle (la shariah vera dei paesi islamici, non quella farlocca, per quanto comunque odiosa, dei paesi occidentali) si ribellano e buttano giù il tiranno di turno. Il problema è che molti incolpano il malriuscimento della shariah alla corruzione del politico di turno, ed allora rifanno lo stesso errore (ed ecco il circolo vizioso di rivoluzioni fallimentari in Islamia).
Chi è stato sotto l’isis però pare aver inteso (chi bene, chi male come mostrano queste donne che hanno vissuto sotto il califfato http://www.corriere.it/foto-gallery/esteri/15_giugno_06/donne-siriane-fuga-dall-isis-si-tolgono-velo-b76bee46-0c55-11e5-81da-8596be76a029.shtml ) che è proprio la natura della shariah a generare opressione (chiaramente il califfo, considerandolo sotto una visione islamica, non è un corrotto, ma un normalissimo musulmano praticante)
La foto l’avevo vista, il video no. Davvero stupendo il grido di libertà di queste donne che rimangono comunque pudicamente coperte dalla testa ai piedi, ma coi colori della vita!
Per l’hijab serve tempo. Ce n’è una che già non lo ha più.
Un siriano che conoscevo 15 anni fa a scuola, ci aveva mostrato le foto di Damasco, e anche video di programmi siriani, per farci vedere com’era la sua città. Nessuna donna velata, ne nei media ne per le strade e c’era anche relativa libertà religiosa (ci siamo stupiti tutti di vedere un bell’albero di Natale grande come una Chiesa – e davanti ad una chiesa, nel bel mezzo della città).
Comunque pare che l’aspirante neo-ottomano ha perso
Sì, la Siria era laica, dittatura spietata ma laica, ma dappertutto nel mondo arabo-islamico – tranne posti come Yemen o Arabia saudita, c’erano costumi molto più liberi.
La grande pericolosità di chi sostiene e lotta per imporre la forte ideologia politica che un tuttuno con la religione islamica maggiormente
se con forte senso radicale.
Non è per il mio sentire una religione che parla di amore, tuttaltro limita
il progredire in tutti i livelli del Paese, lede fortemente i diritti umani colpendo principalmente il sesso femminile.Molto viene negato.A cominciare dalle piccole cose quotidiane. Induce alla regressione culturale. E…quanto altro!
Spero che il popolo turco incominci a vedere realmente a cosa porta il
sostegno ad un regime che li porterebbe indietro di diversi decenni in tutti
i settori della vita umana.
E’ indispensabile valutare correttamente le parole e discorsi dei politici
… per me, cercare andare verso dei conduttori che parlano con
programmi con senso liberale e democratico.
Le parole che escono da certe bocche che apparentemente vogliono
portare ad un capovolgimento di diverse situazioni a favore del popolo.
Spesso non è cosi…ma le parole forti, voce alta, il dire quello che il popolo in certo senso vorrebbe…La buccia di banana potrebbe poi portare al regresso.Dopo è tardi, la risoluzione difficoltosa.
mi spiace un po’ venire a rompere le uova nel paniere ma… ora a me Erdogan non è che piaccia molto, ma… siete sicuri che sarebbe meglio con i kemalisti? Quelli che dicono che proprio Erdogan sarebbe un cripto ebreo perché liberista, e aprendo l’economia turca ha favorito… indovinate chi… 😦 E questa cosa l’hanno messa in giro (bestseller di qualche anno fa) proprio questi “laici” ed “europei” seguaci di Kemal Ataturk. E ce ne sarebbero ancora da dire… Erdogan ha un caratteraccio, sarà un po’ megalomane, ma imho né i kemalisti né il partito curdo sono meglio (sia riguardo la democrazia che i rapporti con Israele), anzi…
ilblogdibarbara 
Ho letto che Erdogan sta perdendo presa, ma la cosa che mi preoccupa è che in fin dei conti ai musulmani l’idea della shariah piace.
Qualche anno fa su un sito, un turco aveva scritto il resoconto di una protesta contro Erdogan, e aveva scritto queste parole ‘combattono contro la libertà e la democrazia’.
Allora gli ho chiesto se si era sbagliato e voleva scrivere ‘per’ anzichè ‘contro’.
Lui mi ha risposto che sia ‘per’ che ‘contro’ erano le parole giuste.
Ad ogni modo, se non va su Erdogan, speriamo sia uno contro l’isis, oltre ad essere laico. Vosì i deficenti del califfato perdono un alleato guadagnandosi invece un nemico in più, e di gente contro l’isis più ce n’è meglio è.
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A molti musulmani l’idea della shariah indubbiamente piace, però la Turchia ha vissuto decenni di relativa libertà, e le proteste contro Erdogan e i suoi metodi e la svolta che ha tentato di dare allo stato ci sono sempre state, e in alcuni momenti anche molto consistenti. A me sembra proprio che stiano cercando in tutti i modi di tornare alle condizioni pre-Erdogan.
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Ho alcuni contatti con la Turchia e confermo ciò che dice Barbara: Erdogan trova consensi soprattutto nella parte orientale, soprattutto rurale, del paese; mentre la parte occidentale, il vero traino economico del paese, giarda più verso l’Europa. Il lascito laico di Ataturk è ancora ben vivo, perciò queste elezioni erano davvero importanti per Erdogan.
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Speriamo.
Comunque, quando i muslim sperimentano la shariah sulla pelle (la shariah vera dei paesi islamici, non quella farlocca, per quanto comunque odiosa, dei paesi occidentali) si ribellano e buttano giù il tiranno di turno. Il problema è che molti incolpano il malriuscimento della shariah alla corruzione del politico di turno, ed allora rifanno lo stesso errore (ed ecco il circolo vizioso di rivoluzioni fallimentari in Islamia).
Chi è stato sotto l’isis però pare aver inteso (chi bene, chi male come mostrano queste donne che hanno vissuto sotto il califfato http://www.corriere.it/foto-gallery/esteri/15_giugno_06/donne-siriane-fuga-dall-isis-si-tolgono-velo-b76bee46-0c55-11e5-81da-8596be76a029.shtml ) che è proprio la natura della shariah a generare opressione (chiaramente il califfo, considerandolo sotto una visione islamica, non è un corrotto, ma un normalissimo musulmano praticante)
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Per l’appunto, ecco il giusto trattamento per il niqab http://www.lastampa.it/2015/06/06/multimedia/esteri/in-fuga-dallisis-le-donne-siriane-si-tolgono-il-velo-OyqzMTfmBxSY3AhjBhrhsK/pagina.html
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La foto l’avevo vista, il video no. Davvero stupendo il grido di libertà di queste donne che rimangono comunque pudicamente coperte dalla testa ai piedi, ma coi colori della vita!
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I complottari ovviamente si son già scatenati a dire che la foto sarebbe farlocca!
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Embè, certo, quale donna non impazzirebbe di gioia all’idea di girare coperta da una tenda beduina.
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Per l’hijab serve tempo. Ce n’è una che già non lo ha più.
Un siriano che conoscevo 15 anni fa a scuola, ci aveva mostrato le foto di Damasco, e anche video di programmi siriani, per farci vedere com’era la sua città. Nessuna donna velata, ne nei media ne per le strade e c’era anche relativa libertà religiosa (ci siamo stupiti tutti di vedere un bell’albero di Natale grande come una Chiesa – e davanti ad una chiesa, nel bel mezzo della città).
Comunque pare che l’aspirante neo-ottomano ha perso
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Sì, la Siria era laica, dittatura spietata ma laica, ma dappertutto nel mondo arabo-islamico – tranne posti come Yemen o Arabia saudita, c’erano costumi molto più liberi.
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diciamo che la Siria era e basta. Poveretti
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Già. E oltretutto non è ancora finita.
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La grande pericolosità di chi sostiene e lotta per imporre la forte ideologia politica che un tuttuno con la religione islamica maggiormente
se con forte senso radicale.
Non è per il mio sentire una religione che parla di amore, tuttaltro limita
il progredire in tutti i livelli del Paese, lede fortemente i diritti umani colpendo principalmente il sesso femminile.Molto viene negato.A cominciare dalle piccole cose quotidiane. Induce alla regressione culturale. E…quanto altro!
Spero che il popolo turco incominci a vedere realmente a cosa porta il
sostegno ad un regime che li porterebbe indietro di diversi decenni in tutti
i settori della vita umana.
E’ indispensabile valutare correttamente le parole e discorsi dei politici
… per me, cercare andare verso dei conduttori che parlano con
programmi con senso liberale e democratico.
Le parole che escono da certe bocche che apparentemente vogliono
portare ad un capovolgimento di diverse situazioni a favore del popolo.
Spesso non è cosi…ma le parole forti, voce alta, il dire quello che il popolo in certo senso vorrebbe…La buccia di banana potrebbe poi portare al regresso.Dopo è tardi, la risoluzione difficoltosa.
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mi spiace un po’ venire a rompere le uova nel paniere ma… ora a me Erdogan non è che piaccia molto, ma… siete sicuri che sarebbe meglio con i kemalisti? Quelli che dicono che proprio Erdogan sarebbe un cripto ebreo perché liberista, e aprendo l’economia turca ha favorito… indovinate chi… 😦 E questa cosa l’hanno messa in giro (bestseller di qualche anno fa) proprio questi “laici” ed “europei” seguaci di Kemal Ataturk. E ce ne sarebbero ancora da dire… Erdogan ha un caratteraccio, sarà un po’ megalomane, ma imho né i kemalisti né il partito curdo sono meglio (sia riguardo la democrazia che i rapporti con Israele), anzi…
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