I SESSI DI VOCE

“e molte/i altre/i voci del mondo della cultura italiano”

Perché, come tutti sappiamo, c’è una voce femmina e un voce maschio (ma di un maschio signora mia, ma di un virile, ma di un maschione, ma una roba che guardi, non mi ci faccia neanche pensare che se no…), e giustamente ad entrambi i sessi vocesi, vocili, vociani, insomma quelli, viene data la giusta attenzione. Questo gioiello, talmente gioielloso che il Koh-i-Noor
koh-i-noor
se lo vede si va a nascondere dalla vergogna, si trova qui. Si tratta dell’appello del grande nonché geniale attore regista musicista pacifista intellettuale eccetera eccetera Moni Ovadia, grandissimo amico di Gino Strada, a sua volta grandissimo amico di un tot di terroristi, e chissà se varrà quella famosa proprietà transitiva che io non mi voglio sbilanciare per carità ma insomma vedete un po’ voi, l’appello, dicevo, per Potere al popolo, il nuovo partito di estrema sinistra più a sinistra dell’ultima estrema sinistra conosciuta che era molto più a sinistra dell’ultima estrema sinistra precedente, il cui modello ideale, come spiega la sua leader Viola Carofalo – e ditemi voi se potete immaginare una faccia più da sfigata di questa
Viola Carofalo
è il Venezuela. Nell’articolo è possibile leggere anche le numerose firme fin qui giunte, che riportano fra parentesi le professioni dei firmatari: beh, ammazzatemi se fra tutti questi appassionati di potere al popolo trovate un operaio, un contadino, una commessa, una donna di servizio, un fabbro, un venditore ambulante, un postino, un pizzaiolo… In compenso, gioielli nel gioiello, troviamo, fra le varie professioni – giornalista, attore, ricercatore, regista, docente universitario, oncologo… – una strepitosa “Adriana Maestrelli (antifascista)” e una “Angela Sajeva (attrice, narratrice, femminista)”, che se poi qualcuno mi spiega che mestiere è la narratrice mi fa un favore, grazie. Da segnalare infine l’unico, almeno finora, commento sotto l’articolo dell’appello:

Tommaso Granata
09 febbraio 2018 – 16:22
compagni, l’emancipazione esige distruzione

che mi sembra la migliore illustrazione di questo nuovo che avanza, anzi, che è avanzato e nessuno ha ancora provveduto a spedirlo nella pattumiera.

barbara

Una risposta

  1. Secondo me ancora meglio è Riccardo Rossi (romanziere precario).
    Però, non citato lì, c’è anche il sindaco di Napoli, che infatti è da sempre chavista. Un chavista più furbo, perché, a differenza del suo modello e del successore Maduro, lui sa dove trovare i soldi: nelle nostre tasche.

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    • Sì, ho visto in altro loco che c’è anche Giggino nostro (Gesù, ma quanti Giggini che ci abbiamo in Italia!)
      No, non sono d’accordo: romanziere precario, nel proprio spazio personale, lo trovo anche carino, tutto sommato. Lì è diverso: lì si stanno qualificando per dare peso alla propria testimonianza. Che poi è una cazzata, perché se si parla di vaccini, come non si stanca di ricordare Roberto Burioni, la mia opinione NON vale la sua per buon motivo che NON si tratta di opinioni bensì di fatti e di conoscenza dei fatti, qui invece si tratta di firmare il sostegno a un appello politico, e non si capisce perché in questo campo un attore debba valere più di una cuoca, un giornalista più di un panettiere, una cantante più di un idraulico. Comunque si tratta di professioni: uno è pagato per cantare, un altro per scrivere articoli. Questa qui a quanto pare è pagata per fare l’antifascista, magari come quelli che vanno in giro a pestare quelli che a loro unico e insindacabile giudizio sono fascisti? Come gli “attivisti” filopalestinesi?

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  2. ricordo un virulento articolo (anzi, articolessa) di una femminista di quelle VERE, che si scagliava contro l lingua italiana, pervicacemente e ostinatamente maschilista nelle forme, nella struttura e nell’impianto….

    quando le feci garbatamente notare che oltre il 70% delle parole da lei scelte per illustrare le proprie ragioni erano di genere femminile, chiedendole se la sua fosse stata una scelta stilistica o invece un obbligo dettato dalla natura delle parole stesse, manco si degnò di rispondere, anzi mi buttò fuori dal suo blogghe.

    non ho ancora capito il motivo (non che sia stata una gran perdita comunque, né per lei né tammanco per me)

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