E IO HO VOLATO CON SHIMON PERES E VOI NO

Tiè.
Poi ho dimenticato a casa la macchina fotografica e mi ci sono voluti tre giorni prima di trovare da comprarne un’altra.
Poi all’aeroporto mentre percorrevo il cannocchiale per salire sull’aereo sento chiamare il mio cognome e dico avrò sentito male. Poi lo gridano in due, poi in tre, sempre più forte… Beh, avevo perso il passaporto: credevo di averlo infilato in tasca dopo l’ultimo controllo e invece era caduto per terra.
Sono sempre io, come vedete.

barbara

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