I NOSTRI BAMBINI

Chi se ne occupa in un modo, e chi in un altro

La tecnologia israeliana salva la vita ai bambini

Una nuova tecnologia israeliana permette alle famiglie con bambini piccoli di stare un po’ più tranquilli quando ci si trova in prossimità delle piscine. Coral Drowning, questo il nome del sistema, ha uno speciale sensore che si installa facilmente nella vasca ed è in grado di rilevare i casi di annegamento attraverso una telecamera di ultima generazione. Se un bambino dovesse cadere in acqua e non sapesse nuotare, l’apparecchio attiverebbe un allarme che si installa dentro casa o in una struttura adiacente alla piscina, oltre a far squillare gli smartphone dei componenti della famiglia che si intende chiamare in caso di pericolo. Il sistema è sempre attivo e non ha bisogno di essere acceso. La società, composta dall’informatico Eyal Golan e dall’esperta di ingegneria medica Tamar Avraham, si raccomanda di utilizzare Coral Drowning soltanto come strumento di controllo aggiuntivo, da non sostituire in nessuno modo con la presenza di almeno un adulto che deve sempre visionare i bambini in prossimità delle piscine.

Vengino signori, venghino, che qua c’è roba buona da boicottare! Perché, diciamo le cose chiare e tonde, chi non sarebbe pronto a sacrificare un figlio piuttosto che acquistare roba sionista? Guardate che buon esempio ha dato la Francia, che ha a cuor leggero sacrificato i 130 morti e 386 feriti del Bataclan piuttosto che acquistare tecnologia israeliana che avrebbe permesso di prevenire l’attentato! E che cosa sarà mai un figlio annegato rispetto all’imperativo categorico di boicottare Israele?

barbara