Mi ha sempre affascinata tantissimo. Purtroppo tra l’equilibrio talmente scadente che se alzo un piede e non lo poso entro mezzo secondo comincio a barcollare, le caviglie fragilissime, e il fatto che con mezzo giro su me stessa (un giro intero non mi azzardo neanche a provarci) sono più ubriaca che se avessi buttato giù mezza bottiglia di grappa a stomaco vuoto, non potrei essere più negata.
Io sono andata per un breve periodo sui pattini a rotelle poi mio padre me li tolse per punizione e non li tiebbi più. Mi divertivo molto e ancora mi brucia quella punizione esagerata.
Ecco là, sempre la stessa storia, io racconto le mie disgrazie e la gente ridono. Perché la gente sono cattivi, ecco. Specialmente la gente coi gatti, ecco. Basta, io non gioco più.
@Shevathas: sì, barbarofobia, poi vanno a indagare e scoprono che sono sionista, e come se non bastasse anche bianca, e come se ancora non bastasse anche etero, sai la frittata che viene fuori. Bei consigli che mi dai anche tu.
Cosa c’entra, quello non è mica sfoggio! La cameriera crucca che all’Oktober Fest porta con una mano dodici bicchieri di birra da due chili l’uno tra vetro e contenuto, non sta facendo sfoggio: sta facendo il suo mestiere.
L’aria della Regina della notte, benedetta sempre sia, è sempre stata la mia salvezza quando dovevo spiegare ai miei scolari di madrelingua crucca che cosa significa gorgheggio
Cominciano molto presto. Qui vicino casa c’è un impianto per i pattinaggio sul ghiaccio e la birreria con le finestre sull’interno del palazzetto. La sera vediamo gli allenamenti dei pattinatori, tra cui ci sono stati campioni nazionali, e gli allenamenti dei giocatori di hockey su ghiaccio.
Sì, però… Ho letto che Alexander Plushenko, figlio del grande Evgenij, che pattina da quando aveva due tre anni, fin dall’inizio se i genitori non erano soddisfatti dei risultati, ma soprattutto la mamma, arrivava la cintura dei pantaloni e ogni sorta di privazioni. Spero che non sia così per tutti, ma sicuramente non è l’unico.
Disciplina dura è sicuramente indispensabile per ottenere risultati in qualunque campo, dalla scienza allo sport a certi ambiti dell’arte. Che sia utile la violenza ho grossi dubbi. Se poi a usarla sono i genitori, ti chiedi chi sia a volere praticare quella disciplina, di chi sia l’ambizione di primeggiare. Per esempio Evgenij Plushenko è sicuramente un grandissimo, ma suo figlio a sei anni, nonostante tutte le frustate e punizioni e privazioni, non mi sembra proprio dotatissimo, ho visto bambini molto più agili e spediti già a quattro o cinque anni. Probabilmente se non gli avessero messo in testa che deve diventare, anche a suon di frustate, un grande campione, si divertirebbe molto di più a giocare coi suoi amici e ad andare in bicicletta. Guarda per esempio questa a 5 anni
Non sopporto i genitori che trasferiscono sui figli le proprie ambizioni, se poi sono violenti…
Andai a lavorare a 21 anni perché erano periodi difficili, ma smisi di studiare. Mia madre ne fece una questione di stato. Io le risposi che se voleva un laureato in casa poteva andare lei all’università.
Quando li vedi nello sport questi genitori assatanati col cronometro in mano che urlano come dannati contro queste povere vittime sacrificali perché hanno due decimi di secondo in più. Quando li vedi nelle partite che si scatenano a urlare insulti ai bambini o ragazzini della squadra avversaria. Come chiamarli se non aguzzini questi adulti che scaricano sui bambini le proprie frustrazioni, dovute indubbiamente molto più alla propria mediocrità che alla sfortuna?
Ho giusto visto un video di una bambinetta di quattro anni in quella competizione di bambini in Russia: goffa, impacciata, visibilmente a disagio, insicura su quelle due lame, passettini brevi, qualche accucciamento, un mezzo giretto, capitombolo sul sedere con replica al tentativo di rialzarsi, una cosa penosissima, che stai male per lei a guardarla: chi può immaginare che quella povera creatura sia lì per propria scelta? Ed evidentemente gli indignati devono essere stati parecchi, se hanno pensato bene di disabilitare i commenti.
Da una parte esaltati, dall’altra con la speranza di incassare favolose fortune con carriere in cui loro non sono stati capaci di sfondare. Poi, nei casi come questo, di bambini poco dotati, c’è anche una totale incapacità da parte di certi genitori, non dico di accettare, ma neanche di vedere i limiti dei propri figli, e non ti dico quanti ne ho incontrati come insegnante: siete voi che non lo capite, siete voi che non siete capaci di spiegare, lui si ammazza a studiare, certi giorni arriva a stare anche più di un’ora (per tutte e sei le materie)….
Ambè certo, se una ragazzina malata con un cartello in mano non rendesse centinaia di migliaia di euro, perché mai dovrebbero tenerla lontana da scuola?
Già, mentre Plushenko sta in tutti i modi tentando di sfruttare un talento che, visibilmente, non c’è. Guarda i primi due minuti e mezzo di questo video, guarda la faccia del bambino, è una cosa sconvolgente:
Ti metto un paio di commenti passati al traduttore automatico
Non c’è abbastanza plastica, limitata, nessuna flessibilità, chiusa e torturata.
Non capisco perché lo tormentano? Fuori dalla banda, non c’è né arte né desiderio! È stanco di tutto!
Non ci sarà nessun campione da lui, i bambini della sua età fanno già un pretzel, ma è debole
Ha paura del ghiaccio. (ma ancora di più di suo padre! ndb)
Purtroppo il bambino non è molto dotato. È anche torturato dal sogno di questo “grande” papà di un figlio campione. Mi dispiace per il bambino, non per lui, non per lui.
Come vedi, è proprio evidente a tutti, e vedo in questi commenti proprio le parole giuste: tortura, tormento, stanchezza, paura. Finirà molto male quel bambino.
Soprattutto perché non si tratta di un evento, bensì di una tortura quotidiana, continuata, implacabile, senza vie d’uscita. Hai visto la faccia: c’è una sofferenza sconfinata, c’è una insostenibile tensione, c’è paura, c’è angoscia, gli altri li vedi che sorridono, sopportano un lavoro durissimo, una disciplina ferrea, ma si stanno anche divertendo, questa faccia è una maschera di sofferenza, vedi poi anche il segno della croce come di chi sta andando allo sbaraglio sapendo che se non riesce il prezzo da pagare sarà tremendo.
Come vedi dai commenti, è una cosa che si autodenuncia, è sotto gli occhi di tutti chiaro come il sole. Quanto a denunce penali, in Italia in teoria sarebbe fattibile, anche se, trattandosi di un grandissimo campione, gloria nazionale, non è detto, ma immagino che in Russia non ci sia altrettanta attenzione ai bambini – in compenso però magari non hanno neanche una Bibbiano…
Tenerezza..
Quanto impegno, sacrifici, rinunce per potere arrivare quello che ci mostrano con armonia,
sintonia..
Poi..dietro a tutto questo c’ è altro..Anche pensando a certi guadagni…soldi che possono
fare piacere ai loro familiari una volta che il loro spettacolo verrà monoterizzato.
Sono tornato, torno a scrivere..con le mie..pause. Ho cambiato..identità, ma il nome..è lo
stesso.
In questo periodo vecchie magagne..” noiose che si fanno sentire..”..e la nuova, impensabile e noiosa! Comunque sono..” siamo..inossidabili vero Barbara ! ”
Un saluto a chi mi ha pensato…
Bello il pattinaggio artistico
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Mi ha sempre affascinata tantissimo. Purtroppo tra l’equilibrio talmente scadente che se alzo un piede e non lo poso entro mezzo secondo comincio a barcollare, le caviglie fragilissime, e il fatto che con mezzo giro su me stessa (un giro intero non mi azzardo neanche a provarci) sono più ubriaca che se avessi buttato giù mezza bottiglia di grappa a stomaco vuoto, non potrei essere più negata.
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Io sono andata per un breve periodo sui pattini a rotelle poi mio padre me li tolse per punizione e non li tiebbi più. Mi divertivo molto e ancora mi brucia quella punizione esagerata.
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Ci avevo provato anch’io, ma non ho mai imparato a frenare…
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😂
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Ecco là, sempre la stessa storia, io racconto le mie disgrazie e la gente ridono. Perché la gente sono cattivi, ecco. Specialmente la gente coi gatti, ecco. Basta, io non gioco più.
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Ma dai, è semplice: piangi un poco di barbarafobia e vedrai in azione la collera del Dio della giustizia dei social…
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E dai… non l’ho fatto apposta…
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Tzè, non l’hai fatto apposta, dicono tutti così, dicono.
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Che posso fare per farti capire che non volevo?
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@Shevathas: sì, barbarofobia, poi vanno a indagare e scoprono che sono sionista, e come se non bastasse anche bianca, e come se ancora non bastasse anche etero, sai la frittata che viene fuori. Bei consigli che mi dai anche tu.
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grazie per avermi riassunto in quattro righe perché mi piace(va) il pallone.
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Abbiamo altre doti, comunque.
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nascoste, almeno nel caso mio. anzi, ben nascoste.
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La virtù non fa mai sfoggio di sé
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“La virtù non fa mai sfoggio di sé”
eh. scusa ma, come direbbero i più raffinati musicologi: ‘stogranpezzodecazzo.
…se la tua virtù è il fa naturale (LaReginaDellaNotte) o la sfoggi o non ce l’hai…
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Cosa c’entra, quello non è mica sfoggio! La cameriera crucca che all’Oktober Fest porta con una mano dodici bicchieri di birra da due chili l’uno tra vetro e contenuto, non sta facendo sfoggio: sta facendo il suo mestiere.
L’aria della Regina della notte, benedetta sempre sia, è sempre stata la mia salvezza quando dovevo spiegare ai miei scolari di madrelingua crucca che cosa significa gorgheggio
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Se poi pensi che questa bambina ha dieci anni…
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Cominciano molto presto. Qui vicino casa c’è un impianto per i pattinaggio sul ghiaccio e la birreria con le finestre sull’interno del palazzetto. La sera vediamo gli allenamenti dei pattinatori, tra cui ci sono stati campioni nazionali, e gli allenamenti dei giocatori di hockey su ghiaccio.
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Sì, però… Ho letto che Alexander Plushenko, figlio del grande Evgenij, che pattina da quando aveva due tre anni, fin dall’inizio se i genitori non erano soddisfatti dei risultati, ma soprattutto la mamma, arrivava la cintura dei pantaloni e ogni sorta di privazioni. Spero che non sia così per tutti, ma sicuramente non è l’unico.
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Alcuni credono che una disciplina dura e crudele funzioni ma io credo che dipenda dalle persone, a volte è controproducente.
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Disciplina dura è sicuramente indispensabile per ottenere risultati in qualunque campo, dalla scienza allo sport a certi ambiti dell’arte. Che sia utile la violenza ho grossi dubbi. Se poi a usarla sono i genitori, ti chiedi chi sia a volere praticare quella disciplina, di chi sia l’ambizione di primeggiare. Per esempio Evgenij Plushenko è sicuramente un grandissimo, ma suo figlio a sei anni, nonostante tutte le frustate e punizioni e privazioni, non mi sembra proprio dotatissimo, ho visto bambini molto più agili e spediti già a quattro o cinque anni. Probabilmente se non gli avessero messo in testa che deve diventare, anche a suon di frustate, un grande campione, si divertirebbe molto di più a giocare coi suoi amici e ad andare in bicicletta. Guarda per esempio questa a 5 anni
e lui a 6
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Non sopporto i genitori che trasferiscono sui figli le proprie ambizioni, se poi sono violenti…
Andai a lavorare a 21 anni perché erano periodi difficili, ma smisi di studiare. Mia madre ne fece una questione di stato. Io le risposi che se voleva un laureato in casa poteva andare lei all’università.
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Non riesco ad andare su Youtube, ma li cerco in altro modo
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Quando li vedi nello sport questi genitori assatanati col cronometro in mano che urlano come dannati contro queste povere vittime sacrificali perché hanno due decimi di secondo in più. Quando li vedi nelle partite che si scatenano a urlare insulti ai bambini o ragazzini della squadra avversaria. Come chiamarli se non aguzzini questi adulti che scaricano sui bambini le proprie frustrazioni, dovute indubbiamente molto più alla propria mediocrità che alla sfortuna?
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Dico che devono farsi vedere, ma da uno buono
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Ho giusto visto un video di una bambinetta di quattro anni in quella competizione di bambini in Russia: goffa, impacciata, visibilmente a disagio, insicura su quelle due lame, passettini brevi, qualche accucciamento, un mezzo giretto, capitombolo sul sedere con replica al tentativo di rialzarsi, una cosa penosissima, che stai male per lei a guardarla: chi può immaginare che quella povera creatura sia lì per propria scelta? Ed evidentemente gli indignati devono essere stati parecchi, se hanno pensato bene di disabilitare i commenti.
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Poveri bimbi, ma ci sono genitori veramente esaltati
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Da una parte esaltati, dall’altra con la speranza di incassare favolose fortune con carriere in cui loro non sono stati capaci di sfondare. Poi, nei casi come questo, di bambini poco dotati, c’è anche una totale incapacità da parte di certi genitori, non dico di accettare, ma neanche di vedere i limiti dei propri figli, e non ti dico quanti ne ho incontrati come insegnante: siete voi che non lo capite, siete voi che non siete capaci di spiegare, lui si ammazza a studiare, certi giorni arriva a stare anche più di un’ora (per tutte e sei le materie)….
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I soldi sono un movente stimolante, gratis già sarebbe diverso
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Ambè certo, se una ragazzina malata con un cartello in mano non rendesse centinaia di migliaia di euro, perché mai dovrebbero tenerla lontana da scuola?
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😂 Un’altra madre ambiziosa e fallita. Stavolta non c’è stato bisogno si alcun talento da sfruttare.
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Già, mentre Plushenko sta in tutti i modi tentando di sfruttare un talento che, visibilmente, non c’è. Guarda i primi due minuti e mezzo di questo video, guarda la faccia del bambino, è una cosa sconvolgente:
Ti metto un paio di commenti passati al traduttore automatico
Non c’è abbastanza plastica, limitata, nessuna flessibilità, chiusa e torturata.
Non capisco perché lo tormentano? Fuori dalla banda, non c’è né arte né desiderio! È stanco di tutto!
Non ci sarà nessun campione da lui, i bambini della sua età fanno già un pretzel, ma è debole
Ha paura del ghiaccio. (ma ancora di più di suo padre! ndb)
Purtroppo il bambino non è molto dotato. È anche torturato dal sogno di questo “grande” papà di un figlio campione. Mi dispiace per il bambino, non per lui, non per lui.
Come vedi, è proprio evidente a tutti, e vedo in questi commenti proprio le parole giuste: tortura, tormento, stanchezza, paura. Finirà molto male quel bambino.
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Difficile non rimanere traumatizzati da queste esperienze precoci così dolorose
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Soprattutto perché non si tratta di un evento, bensì di una tortura quotidiana, continuata, implacabile, senza vie d’uscita. Hai visto la faccia: c’è una sofferenza sconfinata, c’è una insostenibile tensione, c’è paura, c’è angoscia, gli altri li vedi che sorridono, sopportano un lavoro durissimo, una disciplina ferrea, ma si stanno anche divertendo, questa faccia è una maschera di sofferenza, vedi poi anche il segno della croce come di chi sta andando allo sbaraglio sapendo che se non riesce il prezzo da pagare sarà tremendo.
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Non si può demunciare questa cosa?
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Come vedi dai commenti, è una cosa che si autodenuncia, è sotto gli occhi di tutti chiaro come il sole. Quanto a denunce penali, in Italia in teoria sarebbe fattibile, anche se, trattandosi di un grandissimo campione, gloria nazionale, non è detto, ma immagino che in Russia non ci sia altrettanta attenzione ai bambini – in compenso però magari non hanno neanche una Bibbiano…
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Vero, in Russia non credo ci sia questa attenzione. Non ci saranno, spero, situazioni alla Bibbiano.
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Tenerezza..
Quanto impegno, sacrifici, rinunce per potere arrivare quello che ci mostrano con armonia,
sintonia..
Poi..dietro a tutto questo c’ è altro..Anche pensando a certi guadagni…soldi che possono
fare piacere ai loro familiari una volta che il loro spettacolo verrà monoterizzato.
Sono tornato, torno a scrivere..con le mie..pause. Ho cambiato..identità, ma il nome..è lo
stesso.
In questo periodo vecchie magagne..” noiose che si fanno sentire..”..e la nuova, impensabile e noiosa! Comunque sono..” siamo..inossidabili vero Barbara ! ”
Un saluto a chi mi ha pensato…
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Ehilà, bentornato!
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