È ARRIVATA LA STASI

Altroché se mi ricorda!

qui

Angelo Michele Imbriani 

Questa è veramente l’ultima occasione per rinsavire. Se nemmeno di fronte alla possibilità evocata e addirittura auspicata da un ministro della Repubblica che un vicino di casa vi denunci perché state facendo un pranzo in famiglia o avete invitato degli amici e siete in una decina di persone, che la polizia faccia irruzione in casa vostra e vi sanzioni, se neanche di fronte a questo capite che c’è un problema di libertà, allora la paura vi ha proprio fulminato il cervello. E che siate amici recenti o di vecchia data, più o meno stimati in passato, quell’amicizia e quella stima finiscono qui, perché siete responsabili anche voi di tutto questo. Statevene pure “in sicurezza”, ma ben distanziati da me, perché siete voi che mi fate paura, non il virus

E avere paura di questa feccia sembrerebbe la cosa più logica, e soprattutto normale, del mondo, ma a quanto pare non tutti hanno neuroni a sufficienza – e soprattutto senso morale a sufficienza, senso della legalità a sufficienza, senso civile a sufficienza, per trovarlo logico e normale.

Daniel Haviv

A me sembra una cosa giusta e ovvia che una persona denunci un’altra per “diffusione di malattia infettiva” (questo reato esiste) [cioè secondo questo signore invitare a pranzo zii e nonni è esattamente la stessa cosa che scopare, sapendo di essere sieropositivi, senza preservativo e senza informare il partner. Preciso identico. A proposito di neuroni], come e’ obbligo rivolgersi alla polizia se si assiste ad un reato. Ma anche sul piano della giustizia spicciola: le persone oneste e ligie alle leggi se ne stanno chiuse in casa e rinunciano a vedere i nipoti per mesi e poi viene una ciurma di menefreghisti e si riunisce contrariamente alle regole infettandosi a vicenda e poi i genitori e i nonni quando tornano a casa. Se capita a me eccome se li denuncio. Ne’ fascismo ne’ comunismo ma solo sanita’ e legalita’.

Ma non è il solo.

Cristina Pietropaolo

Siamo in piena pandemia globale ed è cosa buona e giusta segnalare festini illegali alle autorità competenti! Per festeggiare si può benissimo aspettare il vaccino di AstraZeneca!!!

Servono commenti a questi deliranti deliri? Che fanno il paio con quello, anche se in ambito leggermente diverso, che l’amico “Cullà” ha denunciato nei commenti al post precedente:

Io so che ancora non ho ripreso la mia collaborazione con le scuole e già mi è stato chiesto di istruire un ragazzino autistico sul fatto che “se si alza in piedi durante la lezione rischia di ammalarsi e di far star male i suoi compagni e la sua mamma”.

Io questa cosa la chiamerei circonvenzione di incapace. E abuso d’autorità. E abuso di potere. E violenza privata. E mi sa che ci stanno ancora parecchie altre cose.

Potrebbe bastare? No, non può bastare:

Angelo Michele Imbriani 

Continuiamo a lanciare il nostro grido di allarme sullo stato della libertà in Italia.

Eugenio Capozzi

“Mentre però è vincolante la norma sulle mascherine all’aperto, inseriremo una forte raccomandazione sulle mascherine all’interno delle abitazioni private in presenze di persone non conviventi. Non riteniamo di introdurre una norma vincolante ma vogliamo dare il messaggio che se si ricevono persone non conviventi anche in casa bisogna usare la mascherina”.
Lasciamo perdere la follia e l’insulto di obbligare i cittadini ad usare all’aperto un dispositivo totalmente inutile (anzi spesso dannoso) solo per “educare” e “dare un segno”, come è stato senza pudore anche affermato da membri del governo e degli “scienziati” di regime. Ma che il capo di un governo di un paese formalmente democratico, con una costituzione che prevede all’articolo 13 l’inviolabilità della libertà personale e all’articolo 14 l’inviolabilità del domicilio, dichiari che “non ritiene” di “introdurre una norma vincolante” di indossare la mascherina in casa, ma vuole “lanciare il messaggio”, e che anche solo ipotizzi la possibilità di imporre per legge un comportamento alle persone che stanno entro le proprie mura domestiche, è qualcosa che va oltre ogni limite della legalità, della decenza, del pudore. Siamo di fronte ad uno sconfinamento impensabile, mai visto in Italia nemmeno in tempo di dittatura e di guerra in termini di violazione dei diritti fondamentali della persona. Che, d’altra parte, si pone in diretta continuità con la costante violazione operata dal governo (e dalle regioni, e da molti comuni) in primavera tanto della libertà personale quanto della libertà di circolazione (articolo 6), oltre che dell’articolo 7, che non prevede lo stato di emergenza per motivi sanitari.
In un paese in cui la società civile fosse dotata di un sufficiente attaccamento alle proprie libertà comunque basterebbe anche questa sola frase per invocare la decadenza immediata del governo in carica e dei governi regionali che percorrono la stessa strada vergognosa, e ricorrere in ogni sede giuridica disponibile per sconfessare queste decisioni dittatoriali, come è successo in Spagna pochi giorni fa.”  

Il giochino è sempre quello: non riteniamo di, per ora non è necessario che, non vorremmo arrivare a, e intanto la gente comincia ad abituarsi all’idea che potrebbe diventare necessario che, potrebbero ritenere di, potrebbero arrivare a. E quando decidono che è diventato necessario arrivare a, tutta quella brava gente è pronta a ingoiare la nuova supposta senza neanche un sussultino. Aggiungo una sacrosanta osservazione dell’amico Fulvio Del Deo

Fulvio Del Deo 

Alle feste ci si diverte così i coviddi colpiscono. Ha fatto bene il ministro Speranza a dare l’incarico ai nostri dirimpettai di segnalarci alle Autorità Sanitarie in caso dovessero vederci ridere in compagnia, perché l’allegria e la libertà sono i semi del male. Adesso spero che il ministro Speranza si ricordi di mettere in guardia anche i dirimpettai che vorrebbero farsi i fatti loro: chi si volta dall’altra parte è complice delle malefatte che finge di non vedere.
In foto, una situazione di piena sicurezza sanitaria, non solo perché tutti sono imbavagliati, ma nessuno si diverte pericolosamente.

E concludo con un impeccabile Pierluigi Battista.

Pierluigi Battista

Nella guerra contro il virus a noi cittadini spetta l’osservanza delle regole che quotidianamente ci vengono indicate: indossare la mascherina, mantenere le distanze di sicurezza, lavarsi spesso le mani o detergerle con gel igienizzante. Bene, facciamolo, stiamo attenti. Ma a chi ha le redini della politica e chiede per sé la gestione di un’emergenza l’appellarsi alla sensibilità civile dei cittadini non basta: non può assolversi e sperare solo nella disciplina di tutti noi. Non ci sono tamponi sufficienti e per ottenerli occorre sottoporsi a code apocalittiche: il destino non c’entra, hanno avuto tre mesi almeno per pensarci e provvedere, e non l’hanno fatto. I bus, le metropolitane, i treni regionali e dei pendolari sono zeppi di persone non distanziate, costrette a rischiare il contagio per andare al lavoro o a scuola, bisognava avere un piano di rafforzamento e incremento del trasporto pubblico: hanno avuto tre mesi almeno per pensarci e provvedere, ma non l’hanno fatto. Mancano le strutture per chi deve stare in isolamento ma non abita in una casa spaziosa dove non contagiare famiglie e conviventi: hanno avuto tre mesi almeno per pensarci e provvedere, ma non l’hanno fatto. Scarseggiano i test rapidi: hanno avuto tre mesi almeno per pensarci e provvedere, ma non l’hanno fatto.

Mancano le dosi del vaccino anti-influenzale fortemente consigliato per non stressare il sistema sanitario: hanno avuto tre mesi per pensarci e provvedere, ma non l’hanno fatto. Occorrono più medici e infermieri, ma i bandi partono solo adesso: hanno avuto tre mesi per pensarci e provvedere, ma non l’hanno fatto. Avrebbero potuto avere trenta miliardi del Mes per rafforzare il nostro sistema sanitario che nel Sud è già in pericolo di collasso: hanno avuto parecchi mesi per provvedere, ma non l’hanno fatto per stupidi pregiudizi ideologici e per i veti incrociati che paralizzano ogni decisione. Mancano all’appello migliaia e migliaia di insegnanti: hanno avuto sei mesi per pensarci e provvedere, ma non l’hanno fatto. Mascherine sempre, distanziamento necessario e lavarsi le mani spesso, spessissimo: facciamolo, è urgente e necessario. Abbiamo avuto mesi per pensarci e provvedere, lo abbiamo fatto. Tutto il resto, no. E si permettono pure di fantasticare sul nostro «modello italiano». Pensateci, e provvedete. (qui)

POST SCRIPTUM: alla fine della fiera, pare che le autorità competenti siano arrivate alla conclusione che tutte queste puttanate di reclusione e mascherina e distanziamento eccetera non servono a un accidente. Non che non si sapesse – e che anzi, sono pesantemente dannose, essendo noto che i contatti umani, e tanto più quanto più sono stretti, innalzano le difese umanitarie immunitarie (grazie a Cullà per la segnalazione. Però dal momento che sono a difesa della vita umana sono anche umanitarie, no?). Ma dubito che in Italia questo verrà recepito, o anche solo se ne prenderà visione, prima della fine di luglio 2021.

barbara

Una risposta

  1. Non mi meraviglierebbe..meraviglia, se un certo numero di cittadini.
    ..collaborasse..come informatore, segnalando persone, situazioni che
    vengono considerate sconvenienti…non nelle norme dettate dal leader massimo e collaboratori.
    Cosa..tipica dei paesi totalitari sia rouge che noir..gente che ha denunciato gli ebrei..i nemici del governo..sapere tutto di tutti..etc
    …il prete islamico..conosce tutto quello che avviene..nel suo gregge,
    come si comportano..cosa dicono.

    Il mio babbo…fù denunciato ..da un cittadino modello..perchè si era
    appropiato di 1..2 assi per riscaldare un po’ la cucina..Fù chiato dai carabinier.Io..avro’ avuto 1anno..nel salottino dormiva la mia sorella…era quasi
    un frigorifero in inverno..In cucina c’era ..un piano con 2 buche per
    il carbone..per cucinare..guardando in alto si vedeva un pò di cielo
    dal camino.
    Il babbo mi faceva il presepe..e se pioveva..pareva di essere a
    Pompei…per la tanta fuliggine che era caduta sopra.
    Qualche

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  2. Leggevo da Porro. È terrificante.
    Ancora più terrificante è l’imbecille che prende il nome di un reato e si inventa la legge, per giustificare la sua smania di conquistare l’agognato incarico: caposcala, finalmente, arbitro in casa di chi può festeggiare.
    Ne ho trovato un altro tra i commenti del Giornale che cercava di usare l’art.650 c.p. per giustificare l’irruzione senza mandato nel domicilio privato.

    Comunque se leggi il decreto è allucinante: “è consentito”, “è permesso”. Da quando in qua la legge “consente”? La legge obbliga, oppure vieta. Tutto il resto, è consentito. Cosa devo inferire da queste concessioni? Che se non c’è scritto “è consentito” potrebbe essere vietato? Che razza di diritto è questo?

    P. S. : ti è sfuggito un “difese umanitarie” al fondo.

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  3. Comunque si respira un clima terribile.

    Positivo asintomatico nella classe di un paziente (non lui), che vuol dire che l’ha preso ovviamente altrove, da qualcuno che qualche sintomo lo ha mostrato. Dico bene?
    No. “Perché alla fine lo sappiamo benissimo perché (sic) è positivo: in quella classe proprio non va bene, nessuno rispetta le regole, vanno sempre peggio”.
    Come si fa ad essere così succubi di una fantasia? Stavo scrivendo “così imbecilli”, ma questa insegnante non è imbecille per niente. Fino a ieri sera almeno.

    Classe in quarantena per decreto dirigenziale (id est: in mancanza di indicazioni dall’ASL, improvvisiamo).

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  4. Il mio vicino si porta a casa 4 o 5 signorine alla volta, e mai una volta che passasse all’ala, il porco. Lo denuncio subito.

    [da quel che ho capito, se il giorno di mercato passo tra la gente di corsa sbuffando come un cavallo, in tenuta da maratoneta della domenica e senza mascherina, niente multa. Giusto?]

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  5. ho letto il DCPM, a margine:

    1) il governo è il primo a non rispettare le norme sull’accessibilità dei documenti pubblici pubblicando scansioni di immagini e non pdf leggibili da screen reader.

    2) come al solito si annunciano leggi draconiane ma, scripta manent, nel DCPM hanno scritto altre cose Con riguardo alle abitazioni private, è fortemente raccomandato di evitare feste, nonché di evitare di ricevere persone non conviventi di numero superiore a sei (punto n). Non c’è la norma anticostituzionale che la polizia può entrare in casa in caso di assembramento. I casi in cui la polizia può fare una perquisizione domiciliare rimangono quelli previsti dalle leggi vigenti. E non sono istituiti gli spioni di scala.

    A mio avviso la confusione fatta e gli annunci demenziali serve poi per dare dei paranoici gombloddisti a chiunque dubiti del caro leader Gius il Cont…

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    • Ieri circolava una bozza in cui quel passaggio era scritto diversamente. Io penso che sia per creare un effetto abituazione e tastare il terreno, con il piacevole effetto collaterale che dici tu.
      Gli italiani sono abitudinari e non amano le sorprese, questo è un modo per dare il tempo di abituarsi all’idea, così che quando poi scatta, incontra borbottii, non proteste. Con la serrata di marzo han ben fatto così.

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      • Pare che il Bell’Addormentato del Colle si sia svegliato, e abbia rivelato all’avvocaticchio che esiste la Costituzione. Choc di Casalino, convinto finora che la costituzione fosse prerogativa dei maschi sani e robusti.

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        • beh se fai passare l’idea che per scavalcare la costituzione basta inventarsi una emergenza, un decreto legge in bianco che a causa di essa delega tutto al presidente del consiglio e un paio di dpcm stai praticamente stendendo un tappeto ros… nero al ritorno in pompa magna del fascismo.

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    • La tua teoria trova dati a supporto: già in tre mi hanno detto che sono uno squilibrato fazioso per essermi allarmato alle dichiarazioni di Speranza e leggendo la bozza di lunedì.
      “Hai visto? Le sparate grosse, ma il Governo ha solo dato delle raccomandazioni.”

      Che poi, le raccomandazioni me le dava mia nonna. Dal Governo mi aspetto delle azioni, possibilmente sensate.

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  6. Facciamo gli ottimisti (per quanto si possa esserlo nelle mani di un branco di deficienti) e ‘speriamo’ che magari qualche membro della cricca del Piccolo Duce abbia almeno un neurone funzionante ed è arrivato a comprendere che inserire una norma che getta nella latrina le garanzie costituzionali ‘forse’ non era una buona idea e che magari qualcuno un tantinello irritabile, una volta vistasi invasa la casa da qualche sgherro senza l’ombra di un mandato si sarebbe leggermente irritato e avrebbe denunciato esecutori e mandanti con ottime prospettive di successo…
    Sul discorso ‘delazione’ penso che la cosa sia nata semplicemente dal fatto che un minus habens come Speranza non sapendo come rispondere alla domanda di Fazio abbia sparato la prima cosa che gli è passata per il cervello (ammesso che ne disponga).
    Non che la cosa renda meno grave la faccenda…
    Un ministro di uno stato ‘democratico’ che invita la gente alla delazione è una vergogna e in un paese civile avrebbe avuto solo la scelta tra le immediate dimissioni e la rimozione a forza dal suo incarico.

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    • Siamo il paese dei “cecchini da balcone”, ricordo con orrore una trasmissione della d’urso ove un runner veniva braccato da guardia di finanza e da droni, e nessuno si è scusato o dimesso per quella porcata.

      Si è già visto tante altre volte, molti honesti bramano di fare da giudice, giuria e giustiziere degli altri, salvo poi piangere quando lo stesso trattamento viene riservato loro.

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  7. Ora si è sgonfiato tutto, ma ieri ho assistito ad arrampicate sui vetri da Olimpiade.

    Beccatevi questa:
    Io: [esprimo preoccupazione per l’atteggiamento di Speranza e l’appello alla delazione]
    Risponde Carlo Gubitosa: “ma che deve dire quel povero cristo, mette un po’ di paura alla gente per bene, ma chi vorra’ fare il furbo sa bene che sono solo minacce a vuoto… a me sembrato chiaramente un bluff senza nessun rischio per la mia sfera privata, con cui un abile giocatore di poker ha pensato di invitare alla prudenza un popolo irrazionale che agisce solo per reazione alla paura di sanzioni.”

    Ora sì che va meglio. Non sono illiberali, vogliono solo governare con la paura. Grazie sor Carlo.

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    • Direi che è una cosa allucinante: poiché la plebe ignorante capisce solo le legnate facciamola almeno spaventare, così magari diventa più docile.
      A quando gli anatemi e le minacce di scomunica?

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    • E nota che il furbo potrà tranquillamente fare il furbo senza problemi, l’importante è terrorizzare quelli che le regole le rispettano comunque. Il che dimostra la validità dell detto “Chi fa asino picchiano sempre lui”. E vi sta bene, teste di cazzo, ve la siete voluta voi di farvi asini.

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  8. Ciao Barbara, tempo fa ho dovuto bannare Daniel Haviv, non perché la pensa diversamente da me, ma perché l’ideologia gli rende impossibile ragionare. Quando parlavo dell’unità del genere umano al di là del colore della pelle, per cui è ovvio che se ci sono bianchi che odiano i neri ci siano neri che odiano i bianchi, ha affermato che i neri che odiano i bianchi lo fanno per i soprusi subiti, ma è impossibile che un nero odi un bianco per il colore della pelle. Cioè i neri sono antirazzisti, geneticamente moralmente superiori ai bianchi. Come antirazzismo di Daniel Haviv on c’è male. Anzi ha aggiunto “Che la natura umana sia una lo dici tu”

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    • Figurati che ad un certo punto è stato costretto a bannarlo perfino suo fratello. Che poi ad un certo momento lo ha riammesso, ma si prende un attacco di ulcera ogni volta che quello apre bocca. Una volta Moked ha ospitato uno scambio fra i due, con l’altro che argomentava a suon di “abbiamo provato a fare A e loro hanno risposto con Z”, “abbiamo offerto questo e loro ci hanno tirato diecimila missili”, e lui che replicava con cose tipo “ah ma cosa succederebbe se”, “e dove andremmo a finire se”. Io in uno scambio sono stata accusata di essere impregnata unicamente di odio e per mostrarmi quanto lui sia sionista tutto d’un pezzo si è anche spacciato per capitano dell’esercito, quando al massimo sarà stato nei miluim trent’anni fa. Un delirio.
      Sulla natura umana comunque ha ragione: da una parte ci sono i negri e dall’altra i farabutti ladri assassini sfruttatori imbroglioni cioè noi.

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