Una risposta

  1. Che esista un capitalismo predatore è vero, UAP; non il capitalismo del negozietto sotto casa, che obbedisce alle leggi del mercato (nel senso proprio con cui è nato, cioè della “piazza del mercato”), o della fabbrica in cui forse lavora.
    Quello che le sfugge è che il capitalismo di rapina, quello delle corporations, è un alleato di ferro del comunismo, tanto da finanziare con la mano destra le rivolte urbane e il traffico di clandestini (per abbassare il costo del lavoro in casa), mentre con la sinistra sfrutta il lavoro degli schiavi nel terzo mondo. In particolare in Cina, in particolare degli schiavi Uiguri.
    https://www.frontpagemag.com/fpm/2020/12/woke-corps-lobby-dc-keep-their-slaves-daniel-greenfield/
    Quanto alla differenza fra comunismo e socialismo, è una questione di denominazioni. Le ricordo che si chiamavano socialisti tanto il nazisti (la S di NSDAP), quanto l’URSS (la prima S della sigla), ed oggi si chiamano così partiti di destra in Svezia ed in Portogallo.

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    • In Italia, per dire, si chiamavano socialisti tanto il PSI, di cui il PCI era una costola ed è stato alleato di ferro sino a Craxi, quanto il PSDI (anticomunisti), quanto lo PSIUP (ultracomunista), mentre i fasci si limitavano a chiamarsi “sociali”, sentendosi eredi più della Repubblica di Salò che del ventennio.

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    • @Myollnir
      Il comunismo è un modo particolare di essere socialisti. La si può buttare sul nazionalismo, sulla classe, pensare a modi più o meno violenti di mettere l’idea in pratica, ma il punto di tutto questo è che non è l’uomo ad essere il fine della società, ma viceversa.
      Ovvero che gli uomini sono solo strumenti per la SocietàPerfetta™, al punto di teorizzare un “uomo nuovo”, ingenirizzato per essere più adatto all’Idea.

      Che la società con le sue regole e lo Stato con le sue Leggi siano *mezzi* che l’uomo usa per vivere meglio e che cambia e adatta di conseguenza non li sfiora.
      Del resto vogliono “un piano quinquennale, la stabilità” e cercano “un centro di gravità permanente, che non mi faccia mai cambiare idea sulle cose e sulla gente”.

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      • Sì, vabbé, se parliamo di filosofia d’accordo. Ma in pratica: è capitalista o comunista uno come Bezos, il più ricco del mondo, quello che compra tutto in Cina e fa pisciare i suoi magazzinieri nei bicchieri di plastica per risparmiare tempo? E finanzia BLM, e possiede il WaPo, ed è un grande elettore di Biden? E Soros come lo vogliamo chiamare, quello che ha distrutto Lira e Sterlina nel 1992 e che ora finanzia tutte le ONG più apertamente comuniste?

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  2. Vedo che avete sostanzialmente già detto tutto voi, e vi ringrazio per avermi risparmiato il lavoro. Aggiungo che, come già accennato da myollnir, comunismo e socialismo in teoria sarebbero cose diverse (ma mi piacerebbe trovare qualcuno capace di spiegare davvero bene in che cosa consista esattamente la differenza, a parte la storiella che comincia con “un contadino possiede due mucche”), nella realtà pratica dire comunista o socialista è come dire anziano vecchio terza età diversamente giovane.
    Aggiungo che non darà la felicità avere due frullatori, ma non vedo grandissimi motivi di felicità nello stato di schiavitù e miseria che abbiamo SEMPRE visto in TUTTI gli stati comunisti/socialisti.
    Aggiungo ancora che l’unico che ha capito davvero tutto è stato Pol Pot: L’ESSERE UMANO NON È COMPATIBILE COL COMUNISMO/SOCIALISMO: e quindi, per poterlo realizzare, oltre a ridurre l’intero stato alla miseria più nera, per poterlo realizzare ha sterminato un quarto della popolazione. Né Hitler, né Stalin, né Mao erano riusciti ad arrivare a tanto.
    Un’ultima cosa: i comunisti in Italia sono spariti da anni? Le cose si riconoscono dai fatti, non dal nome. E tutto ciò che sta avvenendo in Italia è di stampo comunista. Se prendi un litro di vino nel cartone e lo metti in una bottiglia e ci scrivi sopra Brunello di Montalcino, resta sempre vino nel cartone.

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    • Vado per sentito dire/letto qua e là: esiste il socialismo riformista, quello originale inventato ai tempi della rivoluzione francese, che dovrebbe essere quello delle socialdemocrazie nordeuropee, e il socialismo reale o scientifico inventato da Marx, chiamato anche comunismo, anche se quest’ultimo dovrebbe essere una versione rozza/ di prova/iniziale del “vero” socialismo. Per esempio le stelle della bandiera cinese dovrebbero simboleggiare le varie componenti della nazione che puntano all’obiettivo del socialismo, ossia il comunismo c’è l’hanno già, l’ altro è ancora da raggiungere ( c’è sempre un altro genocidio da compiere prima). Per concludere un comunista è un socialista, ma non è detto che valga il contrario, può essere un riformista, poi di questi tempi dire chi è cosa è dura: i c. sono convinti che se si definiscono “fertilizzante di origine organica” la puzza non si senta.
      Sottinteso che dieci politologi diversi potrebbero muovermi dieci obiezioni diverse su quanto ho detto, ma ritengo che renda abbastanza l’idea.

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  3. Ah, ancora una domanda per @unallegropessimista: capitalismo: tu hai un frullatore e io ne ho tre; capitalismo selvaggio: tu hai un frullatore e io ne ho dieci; capitalismo selvaggissimo: tu hai un frullatore e io ne ho cinquanta. Socialismo/comunismo: nessuno dei noi due ha un frullatore e neanche gli alimenti da frullare. A te la scelta per una vita felice.

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