ISRAELE SOTTO ATTACCO

Ancora una volta è guerra aperta contro Israele – contro gli ebrei israeliani, per la precisione. Ramadan, come è noto, è il mese sacro, il mese della purificazione, e quale migliore purificazione di una bella strage di ebrei? Trecento razzi in 24 ore: in media uno ogni cinque minuti. E, come possiamo vedere in queste immagini, partono regolarmente da edifici civili, in modo che su quelli cada poi la risposta israeliana.

C’è poi sempre chi si diletta a parlare di “razzi artigianali”. Ecco, questi proprio razzetti fatti in casa non sembrerebbero,

e comunque ci sono morti e feriti, provocati da questi gingilli. E questi sono alcuni degli effetti provocati.

Questo video ci può dare un’idea migliore di che cosa può provare chi si trova sotto i bombardamenti

E meglio ancora quest’altro di Sharon Nizza.
E poi c’è la guerriglia urbana

e i tentativi di linciaggio

e guardiamo anche questo video

E infine sono tornati i palloncini incendiari a seminare fuoco e distruzione

E non possono mancare le solite menzogne, come quella dei tre bambini palestinesi “uccisi da Israele”, mentre invece

E infine la nota amena della famosa cultura che a sinistra prospera e domina

Concludo con un argomento di cui molto si parla in questi giorni, ma molto poco si sa e, spesso, soprattutto da parte di chi dovrebbe informare, ancora meno si capisce: Sheikh Jarrah, di cui ho parlato in questo mio vecchio post.

barbara

ROBERTO BURIONI, I VIRUS E ALTRE STORIE

“… Carlo Urbani è un medico marchigiano di 46 anni, specialista in malattie infettive e appassionato di medicina tropicale.
Carlo Urbani
Grazie alle sue conoscenze e alle sue numerose esperienze di volontariato svolte anche per conto di Medici senza Frontiere, nel 1993 diviene consulente dell’OMS. Il 28 febbraio 2003 Carlo si trova ad Hanoi come specialista di malattie infettive presso il locale ufficio dell’OMS. In questa veste riceve una telefonata dall’Ospedale francese: due giorni prima, il 26 febbraio, avevano ricoverato un paziente cino-americano, Johnny Cheng, che presentava i segni di una brutta forma di polmonite atipica. Il paziente peggiorava rapidamente e aveva raccontato ai medici del suo precedente soggiorno a Hong Kong.
Carlo visita il paziente e mette insieme i pezzi del puzzle. Chiama immediatamente Ginevra, il quartier generale dell’OMS. Da quando il paziente è arrivato nell’ospedale di Hanoi, nel giro di una settimana quattordici persone fra medici e infermieri si ammalano della stessa forma di polmonite. Immediatamente Ginevra allerta il centro di riferimento per i virus respiratori di Manila, nelle Filippine, e raccoglie tutte le informazioni utili da Hong Kong. Nel frattempo, il Canada evidenzia il focolaio di polmonite, partito nel grande Paese nordamericano subito dopo l’arrivo del paziente che aveva soggiornato nel famigerato corridoio del Metropole Hotel.
Insomma, grazie all’allarme lanciato da Carlo Urbani la comunità internazionale si allerta e parte la caccia al virus, nel tentativo di contenere l’epidemia. Contro l’epidemia vinceremo, ma purtroppo, il gesto di Carlo Urbani passerà alla storia come un atto eroico, perché lui stesso contrarrà il virus e morirà di SARS a Bangkok il 29 marzo 2003…”

Questo è un estratto del capitolo che parla della SARS, una malattia causata da un coronavirus, tratto dal mio nuovo libro “Virus: la grande sfida” che sarà in edicola e in libreria il prossimo 10 marzo. Come vi ho detto i proventi derivanti dalle vendite di questo libro verranno devoluti a favore della ricerca scientifica sui coronavirus. Questo pensiamo di farlo attraverso la Associazione Italiana Carlo Urbani, una ONLUS nata in memoria di questo mio eroico collega. Ho già sentito la sua vedova, Giuliana Urbani, che approva convinta.
Naturalmente non sarò solo a decidere come assegnare e a chi assegnare questi premi o borse di studio. Ci sarà un board scientifico che prenderà queste decisioni: questo board sarà presieduto da Guido Silvestri, professore ordinario di Patologia alla Emory University di Atlanta. Insieme a lui ci saranno certamente Massimo Clementi (ordinario di Microbiologia e Virologia del San Raffaele), Pierluigi Lopalco (Ordinario di Igiene dell’Università di Pisa) che mi hanno già dato la loro entusiasta disponibilità. Altri se ne aggiungeranno di eguale livello e li troverete qui.
Per cui speriamo che molte persone comprino il libro, così potremo fare qualcosa di importante e concreto per la salute di tutti, nel ricordo di un eroe che ha sacrificato la sua vita per difendere gli altri da una terribile minaccia. Minaccia che è stata poi vinta, perché la SARS è infine sparita. Speriamo accada lo stesso per questo nuovo coronavirus. (qui)
Virus
Naturalmente l’ho già ordinato. Poi, per smentire le immonde insinuazioni (“instant book”, sempre sul p(r)ezzo”, “una vergogna”, “quando si dice il tempismo”, “Burioni mi fa venire la voglia di diventare antivaccinista”, “ego”, “narcisismo”) delle oche signorine e dei loro cicisbei, aggiungo quest’altro pezzo, pubblicato precedentemente.

Nel maggio dell’anno scorso avevo deciso insieme a Rizzoli di pubblicare finalmente un libro volto a spiegare la scienza, il suo fascino, il suo progresso e non a confutare i cretini.
L’argomento prescelto, ovviamente, riguardava i virus. Ero a buon punto nella scrittura quando a gennaio, esattamente l’otto gennaio, ho capito che in Cina stava succedendo qualcosa di molto grave (e l’ho scritto su Medical Facts). Per questo ho proposto a Rizzoli di velocizzare l’uscita del libro, ritenendo che il modo migliore per confrontarsi con una nuova minaccia fosse quello di fornire alla gente notizie accurate e comprensibili sui virus e sulle epidemie. Questa necessità negli ultimi giorni è diventata ancora più pressante, e l’urgenza di questo libro ai miei occhi maggiore.
La mia convinzione di sempre è che nella corretta informazione sia il segreto per vincere il pregiudizio e combattere il panico e la paura. Proprio per questo ho fatto di tutto, insieme a Rizzoli, perché questo libro potesse essere disponibile il prima possibile. Lo troverete in libreria, online (e in edicola insieme al Corriere della Sera) il 10 marzo. Tre cose devo precisare.
La prima è che ho avuto il piacere di scrivere questo libro a quattro mani con l’amico e collega Pier Luigi Lopalco, un amico e un grandissimo epidemiologo. Questo è stato non solo un onore e un piacere, ma anche l’occasione per imparare da lui cose che non sapevo e acquisire un punto di vista sulla diffusione delle malattie infettive tanto originale quanto importante per la mia formazione scientifica e culturale.
La seconda è che, grazie alla disponibilità di Rizzoli, il libro avrà un prezzo minore dei miei precedenti (15 euro invece di 18), l’ebook sarà disponibile a un prezzo ridotto e in un daily deal a 2,99 euro. L’abbiamo ritenuto doveroso considerando l’importanza dell’argomento.
La terza è che tutti i proventi che mi deriveranno dalla vendita di questo libro saranno da me devoluti a favore della ricerca scientifica sui coronavirus. A seconda dell’importo potrà essere un premio per un giovane ricercatore, una borsa di studio, dipenderà dalla cifra che sarà disponibile e vi terrò aggiornati su Medical Facts.
In giro c’è molta paura, e io penso che il miglior modo per tranquillizzare un bambino che pensa che in una stanza buia c’è un mostro è semplicemente accendere la luce. E’ quello che io e Pierluigi abbiamo cercato di fare scrivendo questo libro. Spero che vi piaccia. (qui)
Roberto Burioni
Come si può vedere, tutte le volgari insinuazioni di oche signorine e cicisbei sono altrettante pisciate – puzzolenti – fuori dal vaso. D’altra parte fra gli odiatori di Roberto Burioni abbiamo roba come Chef Rubio, Travaglio, Red Ronnie, Giulia Innocenzi, Tiziana Ferrario (“bullo e sessista”), tutti virologi ed epidemiologi di prim’ordine con al proprio attivo quattro Nobel a testa: tutti con le carte in regola, insomma, per demolirlo. Poi se vi resta ancora qualche minuto e un po’ di voglia di leggere, suggerirei di leggere questo, e poi, a proposito di epidemie e di regali che ci arrivano dalla Cina, direi che è assolutamente imprescindibile questo – per la verità è tutto il blog che merita di essere seguito, per l’interesse degli argomenti, per l’accuratezza delle indagini storiche per la (questa me la faccio approvare dall’Accademia della Crusca, che oltretutto è molto meglio di petaloso) brillanza della scrittura. Quanto al virus coronoso che è “più o meno come una comune influenza”, va guardato questo, stampato, ingrandito, appeso alla parete e tenuto costantemente sotto gli occhi.
infl vs cv
barbara