NON CHIEDERE PERCHÉ

Davvero, non dovete chiederlo, perché sono domande che non possono avere risposta. Non chiedetegli perché proprio Sarajevo, e non un altro inferno. Non chiedetegli perché quella bambina, e non un’altra delle piccole sopravvissute. Non chiedetegli perché, da un momento all’altro, gli scatti la follia di volerla adottare e portare via di lì, combattendo con tutte le proprie forze contro la burocrazia, contro la ragionevolezza, contro la logica, contro gli ostacoli che sembrano essersi coalizzati per rendere impossibile la sua impresa. E non chiedetevi neanche perché tutto, improvvisamente, cominci a girare per il verso giusto, compreso il casuale incontro con quella grandissima – perfettamente riconoscibile benché mimetizzata – donna che, pur comparendo così poco, tanta parte ha avuto nella nostra storia, e che con raffinata sapienza riesce a sistemare, col sorriso sulle labbra, le situazioni più disperate. No, non c’è assolutamente niente che dobbiate o possiate chiedere; l’unica cosa che dovete fare è leggerlo: non ve ne pentirete.
non chiedere perché
Franco Di Mare, Non chiedere perché, BUR

barbara

Una risposta

  1. Ho da fare una considerazione e non so dove scrivere… Eventualmente, Barbara, spostala tu nel posto giusto…
    Ma qualcuno ha ascoltato ieri sera il delirio di Moni Ovadia da Severgnini e visto il suo pubblico altrettanto delirante che sottolineava con applausi altrettanto deliranti (e, aggiungo io, antisemiti… poi vengano pure lorsignori a dirmi che soffro di mania di persecuzione… chissenefrega!) le follie proferite a valanga dal “nostro”??? Ma ci prendono per trogloditi cerebrolesi, da “quelle parti”? Evito, a questo punto, di esprimermi sul canone con cui contribuisco, obtorto collo, a stipendiare tali mostruositààààà… Puahhhhh… Shabbat Shalom

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    • Sai, Moni Ovadia (che rav Richetti, da buon veneto, chiama mona ovadia) è quello che ha definito Arafat un autentico democratico e chi lo nega è pazzo, è quello che ha espresso solidarietà a Giorgio Gomel quando, in seguito allo sgozzamento di due adulti e tre bambini, fra cui una neonata di tre mesi, a Itamar, quello ha detto che non si doveva mostrare solidarietà ai morti e ai figli sopravvissuti perché quelli erano coloni e quindi non fratelli, e la comunità ebraica si è un tantino inquietata, diciamo così. E, soprattutto, sparge merda e disinformazione a piene mani. Una montagna di sterco modellata a forma di uomo. E sì, ci prende per trogloditi cerebrolesi, e ha perfettamente ragione, visto che la maggior parte della gente il suo veleno se lo beve come una birra fresca in una giornata di luglio.

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        • Fatti e curriculum NON possono negare l’evidenza, a meno che si venga a scoprire che io/noi mi/ci muov-o/iamo camminando sulla testa invece che sulle nostre gambe. Mi riferisco naturalmente a quei pochi, fra coloro che NON ignorano (ma sono pochissimi, sic!), che hanno ancora un briciolo di mente pensante, non ai folli esagitati a senso unico. Questi non li penZo proprio…

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