NON OSO IMMAGINARE…

La via in cui abito è a senso unico, per cui quando arrivo dal centro (o dall’autostrada, o dal centro commerciale, sostanzialmente da qualunque parte) devo prendere la strada parallela e poi da lì imboccare una stradina che congiunge le due vie, sboccando esattamente di fronte al cancello d’ingresso al mio cortile; quindi, arrivata alla fine della stradina, attraverso la strada in cui abito ed entro.
Ieri, esattamente di fronte al cancello d’ingresso, era parcheggiata una macchina. Una macchina lunga, tra l’altro. Naturalmente non sarei entrata neanche se fosse stata una Smart, però questa, in più, era anche lunga, e ostruiva l’intero ingresso. Potevo scegliere fra restare ferma alla fine della stradina, bloccando chi fosse arrivato dopo di me, o avanzare fino all’auto e restare ferma lì, ostruendo l’intera strada e bloccando il traffico – scarso ma non inesistente. Ho scelto la seconda opzione, mi sono fermata a una distanza sufficiente a permettere l’apertura della porta e ho dato un colpetto di clacson (detesto il clacson, non credo di averlo suonato più di dieci volte nei miei cinquantasette anni di guida): niente. Colpo più forte: niente. Strombazzata da svegliare i morti e finalmente arriva, con molta calma. Apre la porta, sale, chiude la porta, mette in moto, ingrana, parte. Naturalmente l’autore del cinofallico parcheggio – e chiedo scusa ai cani per l’uso improprio del loro organo riproduttore – era un uomo. Fra chi era stato costretto ad aspettare i suoi comodi qualcuno avrà sicuramente borbottato, o magari mormorato un’imprecazione, ma niente di più. Niente di abbastanza notevole da arrivare alle mie orecchie, per lo meno.
Non oso immaginare che cosa sarebbe uscito da quelle bocche, a vetri rigorosamente abbassati, se si fosse invece trattato di una donna.

barbara

 

Una risposta

  1. Eh…temo di sì.Il sessismo e la maleducazione troppo spesso la fanno da padrone.
    Sotto casa mia…spesso..tutti i giorni posteggiano le machine..2..3 anche 4 al di fuori degli
    spazi consentiti per parcheggiare. Il risultato..i bus uscendo dal sottopasso ferroviario non
    possono fare le normali manovre per girare con il veicolo..Possono verificare code..suonate di clacson..altri bus in coda..” occasione per ritardi..” . La durata..5..10′ fino
    alla mezz’ ora. Ogni tanto..arrivano i vigili..talvolta fanno la multa all’ ultima auto..e può capitare che arrivi il carro attrezzi per lo spostamento forzato. Ma..se certe ronde..di vigili ondeggianti nel loro camminare in coppia passassero..e facessero qualche multa, la prossima volta chissà se posteggerebbero. Mi ricordo un ..06/01..passarono..adesso voglio
    vedere! Niente…dopo 30′ furono chiamati per fare asportare la macchina..che era in fuori
    sosta al loro passaggio!
    E..mi immagino la tua situazione! Il colmo..non potere rientrare a casa! Per un’ imbecille
    che non ha rispetto per gli altri!
    Non di rado..devo scendere dal marciapiede perchè 2..4 auto hanno ostruito il passaggio.
    Le biciclette! In città vi sono diverse piste ciclabili..ma adesso è di moda usare i normali
    marciapiedi andando in bicicletta. Uscendo dal portone..c’ è il pericolo di essere investiti..
    un giorno camminavo sù di un marciapiede..largo..mi soffermai per aggiustare le sacche
    della spesa…un moro mi arrivò addosso con la bicicletta ! Tutte le etnie lo fanno..autoctoni
    compreso. I vigili anche se presenti…sssilenzio.
    Un pomeriggio…cercai di moderarmi..ma risposi. Lavavo il marciapiede con acqua..zanella
    fino allo scarico fognario..non andava bene..Guardate…fra cacca dei cani..sputacchi catarrosi..cerco di asportarli. E loro con la retorica!
    E’ propio vero…se avessero visto qualcuno gettare qualcosa per terra..” lattine..carta..bucce..”..silenzio! E’ la norma..Uno che pulisce..nò. Era così anche sul lavoro
    ..uno faceva cose extra c’ era da ridire..

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  2. Ma non ti è andato il sangue agli occhi?
    A G. e a me, quando succede qualcosa del genere, riesce difficile “tenercela” e la rabbia impotente ci fa star male.
    La maleducazione becera di chi si sente superiore alle regole della civile convivenza è uno dei mali più fastidiosi che avvelenano la società.

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    • Poi c’è una cosa che non ho precisato: in certi posti dove non troveresti da parcheggiare una bicicletta, si può anche, fino ad un certo punto, capire che uno la lasci nell’unico spazio esistente dicendo tanto ci metto un attimo, ma qui di spazio ce n’era a volontà tre metri prima e tre metri dopo. Anche nel cortile, che è molto grande, ho dovuto piazzare un’infinità di fogli con su scritto “NON SI PARCHEGGIA DAVANTI A UN GARAGE!” sotto i tergicristalli degli imbecilli che, con tutto il posto che c’è, andavano a lasciare la macchina proprio di fronte al mio garage. Adesso pare che abbiano imparato.
      Il focus del post comunque non è la maleducazione di certi utenti della strada, bensì il fatto che quando in questi casi emerge che a fare la cazzata è stata una donna si leva immediatamente il coro di “FIGURARSI se non era una donna” e “CI AVREI GIURATO che era una donna” ecc., mentre quando si tratta di un uomo magari si brontola, magari si protesta, magari si impreca, ma nessuno si sogna di fare riferimenti al sesso del coglione di turno.

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      • E’ vero! Ne ho certe riprove per la mia amica.
        E molto piu’ spesso quando sono sulle strisce ..talvolta in paziente attesa sono
        piu’ le donne degli uomini a fermarsi anche se il rapporto di chi guida è all’ inverso.

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  3. Molti anni fa, a Rio de Janeiro la polizia urbana incollava enormi adesivi sul parabrezza di chi sostava in modo incivile. Sull’adesivo, che copriva la maggior parte del parabrezza, c’era scritto:”per fare i miei comodi ho creato disagio agli altri”. L’adesivo era duro da togliere: ci volevano ore di raschietto.

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