SANTINI

Chi mi frequenta lo sa: non sopporto i santini, e quando me ne capita uno a tiro non esito un momento a scaraventarlo giù dal piedistallo: l’ho fatto con la Fallaci e la leggenda del chador tolto di fronte a Khomeini, Battiato (clic, clic) in compagnia di Dario Fo, De Andrè, l’eroe Desmond Tutu, il liberalizzatore Gorbaciov, e vari altri. Oggi provvederò al neo santificato fresco di giornata che a quanto pare, scopriamo post mortem, ha incarnato tutte le virtù, compresa quella del cristianesimo. Eccovelo dunque in tutta la sua magnificenza.

Lustratelo pure quanto vi pare, ma questa orrenda macchia sull’Italia resterà indelebile. Col contorno di tutte le imbarazzanti cafonate con cui ha gettato nel cesso la dignità del Paese.

E magari mettiamoci anche questa

Sia ben chiaro, non è obbligatorio sapere l’inglese per essere una persona decente, ma sarebbe buona cosa avere la percezione dei propri limiti, soprattutto quando si rappresenta uno stato e si pretenderebbe anche di guidarlo.

E ci mancavano solo i funerali di stato e il lutto nazionale a completare questa oscena baracconata. A me viene da vomitare, sul serio.

barbara

E TRE

E uno

E due

E adesso anche il tre

E anche qui, nel post col video di Conte, c’è stato un bello scambio da Porro: uno ha scritto che – riferito all’inglese – “il Berlusca lo parla egregiamente così come il francese col quale canta come un canarino”, io gli ho postato questo video, e lui, piccato: “brava: mettilo su una USB e ascoltalo in macchina quando vai a lavorare, se ci vai. Tu parli inglese Oxfordiano per caso ?” E io: “Io non faccio il presidente del consiglio, io non rappresento ufficialmente l’Italia all’estero e comunque sì, molto molto molto meglio di così lo parlo (meraviglioso il nosonli e il bas). Ma come mai tanta aggressività? Ti ho sporcato il tuo orsacchiotto preferito?” Sono passate sei ore e per il momento non ha risposto.

barbara

IO COMUNQUE ADESSO DIMAGRISCO

Garantito. Perché siamo in piena campagna elettorale, e almeno una trentina di volte al giorno alla radio arriva lei
michaela-biancofiore-e-silvio-berlusconi
con il suo spot. E la sua voce è, se possibile, ancora più sgradevole della faccia. E il suo modo di parlare è, se possibile, ancora più sgradevole della voce.  E insomma, ogni volta che parte lo spot io mi ritrovo a fare degli atleticissimi balzi per fiondarmi sulla radio e spegnerla prima che sia arrivata alla terza parola. Il che al momento, in preda a un nuovo micidiale attacco di mal di schiena, non è la cosa più semplice del mondo, ma d’altra parte è in gioco lo stato della mia ulcera, e quindi devo fare di necessità virtù. E di conseguenza prevedo che a fine campagna elettorale almeno venti trenta grammi li avrò persi di sicuro.

barbara

MI STUPISCO DEL LORO STUPORE

Mi riferisco all’uscita di Berlusconi. E alla presa di posizione più o meno unanime contro le sue vergognose affermazioni. Ma, io mi chiedo, davvero qualcuno riesce ancora a sorprendersi  di quello che esce dalla bocca di quest’uomo? (Sì vabbè, uomo, insomma…) Stiamo parlando – limitandoci al tema in questione e tralasciando la sconfinata mole di ciò che ha detto e fatto in innumerevoli altri campi – dell’individuo che ha devotamente baciato le mani a uno dei peggiori nemici di Israele, che ha reso il proprio Paese completamente judenrein.

Stiamo parlando dell’individuo che si diletta a intrattenere il proprio pubblico raccontando immonde barzellette antisemite. Stiamo parlando dell’individuo che dopo essere stato in Israele ha fatto visita ad Abu Mazen rispondendo alle sue domande come solo un colossale coglione può fare. Stiamo parlando dell’individuo che all’Europarlamento si è esibito in quella squallida, ignobile sceneggiata del kapò.

E ci vogliamo meravigliare se adesso se ne esce a riabilitare Mussolini? Ma per piacere!

barbara