Che poi è muro per il 5%, dove proprio non se ne può fare a meno, e per il resto rete metallica dotata di sensori elettronici per segnalare eventuali tentativi di infiltrazione – ma le solite anime belle invece che di dispositivi “elettronici” preferiscono dire “elettrici”, per rievocare sappiamo bene cosa.
Tradiremmo la nostra missione se trascurassimo di citare qui uno dei nostri fessi principali: “Uno stato che continua nella sua politica di espansine coloniale che umilia la popolazione autoctona ghettizzandola in modo irreversibile non è uno stato sereno“.
Il passo è pregevole anche letterariamente, perché fornisce un esempio da manulae della tecnica dell’anticlimax: tutto quel po’ po’ di cattiverie prima, e poi “non è sereno” come conclusione.
Questo, e molte altre fregnacce, qui: http://jazztrain.ilcannocchiale.it/2005/10/31/jazzpolitik_il_muro_di_israele.html
Domando scusa. Odio la pratica di depositare filmati in casa d’altri, ma credo che questo valga la pena di farmi considerare maleducato. E’ in inglese, ma molto semplice da capire, perché semplici e chiare sono le idee espresse.
Un Pat Condell è sempre il benvenuto! Certo è che se si facesse un video per ogni balla pallestinara, toccherebbe passare la vita davanti allo schermo. L’ultima della serie è questa http://elderofziyon.blogspot.it/2014/01/the-birth-of-new-anti-israel-stunt.html. Tu l’hai ricevuta per email, ma la metto ugualmente per gli altri (e guardate i due video, mi raccomando!)
ilblogdibarbara 
L’ha ribloggato su Bugie dalle gambe lunghe.
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L’ho rebloggato anche io.
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Grazie ad entrambe: questi dati bisogna diffonderli.
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w il muro!!!
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Che poi è muro per il 5%, dove proprio non se ne può fare a meno, e per il resto rete metallica dotata di sensori elettronici per segnalare eventuali tentativi di infiltrazione – ma le solite anime belle invece che di dispositivi “elettronici” preferiscono dire “elettrici”, per rievocare sappiamo bene cosa.
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Tradiremmo la nostra missione se trascurassimo di citare qui uno dei nostri fessi principali: “Uno stato che continua nella sua politica di espansine coloniale che umilia la popolazione autoctona ghettizzandola in modo irreversibile non è uno stato sereno“.
Il passo è pregevole anche letterariamente, perché fornisce un esempio da manulae della tecnica dell’anticlimax: tutto quel po’ po’ di cattiverie prima, e poi “non è sereno” come conclusione.
Questo, e molte altre fregnacce, qui: http://jazztrain.ilcannocchiale.it/2005/10/31/jazzpolitik_il_muro_di_israele.html
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Che mastodontica testa di cazzo! (Grazie per la preziosa segnalazione)
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Gesù, tante cazzate in fila non si riescono a leggere….mi serve una pausa ogni 20 secondi
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E’ vero, Stella. Infatti noi teniamo archiviata questa spazzatura e solo a piccole dosi la esponiamo al pubblico.
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E’ come con la stricnina: a milligrammi può essere usata come farmaco, ma già a decigrammi è letale.
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Domando scusa. Odio la pratica di depositare filmati in casa d’altri, ma credo che questo valga la pena di farmi considerare maleducato. E’ in inglese, ma molto semplice da capire, perché semplici e chiare sono le idee espresse.
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Un Pat Condell è sempre il benvenuto! Certo è che se si facesse un video per ogni balla pallestinara, toccherebbe passare la vita davanti allo schermo. L’ultima della serie è questa http://elderofziyon.blogspot.it/2014/01/the-birth-of-new-anti-israel-stunt.html. Tu l’hai ricevuta per email, ma la metto ugualmente per gli altri (e guardate i due video, mi raccomando!)
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Postato su Facebook ieri – anche se fino a adesso nessuno a commentato.
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L’importante è che lo vedano.
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