DATEMI UNA STELLA GIALLA

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Una tetra toppa di panno cucita a forma di una stella di David che ogni ebreo è stato costretto a indossare nella Germania nazista così come in ogni paese conquistato dai tedeschi; ogni paese alleato con la Germania; ogni cultura desiderosa di rendere distinguibile l’odiato ebreo.
L’ebreo colpevole. Lo sporco ebreo. L’ebreo ladro. L’ebreo disgustoso. L’ebreo di meno-che-umano. L’ebreo che può solo sbagliare – per tutto ciò che facciamo noi, naturalmente.
Eravamo obbligati a portare la stella gialla. Ce l’hanno fatta ingoiare. Significava disonore ed era associata con l’antisemitismo, come probabilmente sapete. Doveva essere un distintivo di vergogna come la lettera scarlatta di Hawthorne. Ma 6 milioni di volte peggio.
Oggi? Basta vergogna. Dammi una stella gialla. Trovane una e dammela, presto.
Voglio indossare una stella gialla sul petto a sinistra, dove ogni vittima dell’Olocausto era costretta a portarne una. Voglio andare in giro con una stella gialla su ogni singolo pezzo di vestiario che possiedo. Sulla mia American Apparel scollata a V, la mia felpa Nike, il maglione Ralph Lauren, la mia felpa Champion, la mia Diesel button-down, la giacca H&M, la maglia Adidas e il blazer Gap. Sulla spiaggia me ne metterò una sul petto nudo se occorre.
Voglio camminare per le strade di Parigi e affrontare gente come questa. Affrontare un ex-marine fuori dalla Casa Bianca vicino a questi amichevoli odiatori. A Bruxelles, nei Paesi Bassi, nelle moschee di Berlino, nelle strade del Canada – e Inghilterra soprattutto – per incontrare questo idiota. Vorrei andare nei campus negli Stati Uniti, come questo all’Università di California, San Diego a parlare con questa ragazza qui – indosserò la mia stella gialla.
Voglio che tutti mi vedano con quella e sentirli dire quando entro
‘Ehi, arriva l’ebreo, è proprio come tutti gli altri.
Pensa di essere così eccezionale e diverso.
Ma è solo uno sporco ebreo.
Un omicida di massa.
Uccide i bambini cristiani e musulmani e poi usa il loro sangue per le matzot, come tutti gli ebrei.
Quelli bombardano a tappeto sulla gente.
Pensano di essere così grandi, con i loro studi e il loro successo.
Uccidono i bambini, quegli ebrei.
Non lo sai? Sono gli ebrei che possiedono Hollywood, i media, le banche.
Sono la feccia della terra. Rubano le cose.
Hitler aveva ragione. Cos’era quel hashtag?
#Hitleravevaragione.
Andiamo a dipingere svastiche sulle tombe dei suoi nonni.
Andiamo a picchiarlo.
Uccidiamolo. Ammazziamo un rabbino a Miami.
Questo gli insegnerà — ad esistere’.
Voglio quel distintivo giallo così cattivo, il mio sangue sta bollendo.
Porca puttana, per me quella stella gialla è un simbolo di tutto ciò che è buono. Non solo per me, ma per il mondo.
È un simbolo del male superstite. È patrimonio e conoscenza. Tolleranza e ottimismo. È forza e fiducia a fronte della debolezza e insicurezza di coloro a cui non viene insegnato abbastanza bene ciò che le loro buone mamme avrebbero dovuto insegnare loro. Quella stella gialla è il coraggio. È educazione. Resistenza. È la ragione che sconfigge il torto. È coraggio e sacrificio, convinzione, ed è vita.
È testimonianza a tutti coloro che sono tragicamente morti indossandola, sia benedetta la loro memoria, affinché in futuro i loro fratelli e sorelle sopravvissuti imparino a non avere mai paura di ciò che sono. A non restare mai più in silenzio. A non chiedere scusa, ebreo o israeliano, per essere sopravvissuto. Grazie a loro e, anzi, per loro, da molto tempo questo distintivo giallo ha cessato di essere un distintivo di vergogna.
Per me, è una emblema giallo di vaffanculo-io-sono-qui-per-restare.
È una stella che oscura qualsiasi altro emblema che predica odio. Fa sparire forma e colore delle svastiche, delle bandiere nere dell’ISIS e di Al Qaeda, quelle verdi di Hamas o le gialle di Hezbollah.
Spero di riuscire a incontrare ogni bugiardo che mi chiama assassino di bambini o mi accusa di genocidio o di massacri. Gli sbatterò in faccia la mia stella gialla, gliela sbatterò per bene. Gli farò vedere e ricordare che cos’è un vero genocidio. Che cos’è un reale assassinio di bambini. Come sono per davvero la pulizia etnica e l’omicidio di massa. Che cosa significa realmente (tentare di) cancellare una razza. E dove vi porteranno l’ignoranza e l’odio e le bugie che avete scelto di seguire. Quegli accusatori non avranno bisogno di guardare la storia. Perché sta accadendo intorno a noi. Adesso. In tutto il mondo, non c’è luogo dove si possa evitare di vederlo.
Prima di essere ammassati fuori alle camere a gas circa 70 anni fa gli ebrei che indossavano la loro stella gialla udivano ‘Uccidete gli ebrei’, ‘Heil Hitler’, ‘L’unico ebreo buono è un ebreo morto’, ‘Ebreo ladro!’ – e tutto ciò che prima di essere ostracizzato dalla loro comunità, spogliati dei loro averi, proprietà, identità, umanità e alla fine, la loro vita. Sentivano parole. È successo anche in molti altri Paesi. Come nel paese di mio padre – l’Iraq. Un paese da cui è stato espulso perché era ebreo. Perché era uno sporco ebreo.
Comincia. Sempre. Con. Le Parole.
Lo stesso tipo di parole che sentiamo ora qui sui social media. Alle dimostrazioni. Nelle conversazioni. Parole che non hanno nulla a che fare con Israele. Palestina. Politica. Il Medio Oriente o qualunque altra cosa. Potete anche non essere solidali con ISIS e Hamas, ma se non cercate 24 ore su 24 sette giorni su sette di denunciarli per quello che sono, allora non siete parte della soluzione per liberare il mondo da loro.
Il mondo, proprio ora, è agitato da parole anti-Israele e antisemite. Parole antisemite a cui gli ebrei come me sono abituati. Sto parlando con te, Dieudonné. Mel Gibson. Roger Waters. E sto parlando con voi, leader islamici radicali, che dai vostri pulpiti predicate menzogne e odio e divisione in nome di Allah.
Sto parlando a voi, ciechi seguaci dell’Islam radicale, che vi riunite e cantate odio nelle piazze delle vostre città, alle dimostrazioni cittadine, tramando odio ebraico nelle vostre case o apertamente tra amici, nei media, e in rete – nei paesi democratici sfruttando la libertà di parola che l’Occidente vi ha dato, tra gente che per lo più vi ama.
Sto parlando con voi, persone dalla mentalità presumibilmente liberale – amici miei, anche – che avete speso troppo tempo parlando della mia Israele in lotta per la sua esistenza in una guerra difensiva, ma molto poco delle centinaia di migliaia di assassinati in Siria. In Iraq. Delle persone assassinato per essere seguaci di qualunque religione che non sia l’Islam. Molto poco parlate dell’ISIS che ha invaso il Medio Oriente e mette le teste sulle lance, spara alla gente nei fossati a migliaia. Pochissimo tempo parlate dei siriani gassati e di un vomitevole primo ministro turco che sputa quel genere di antisemitismo virulento che può terminare in un solo modo.
Voi, miei cari liberali di sinistra, state scegliendo il lato dell’odio. Siete decisamente ignoranti. E fate schifo. Sul fatto che la morte e la guerra sono terribili e che si dovrebbe smettere di uccidere non potremmo essere più d’accordo. Ma fino a quando non fornirete una soluzione per ISIS, Hamas, Hezbollah, Al Quaeda e le altre persone a cui inviate le vostre cartoline di Natale virtuali, fate un favore al mondo civile: tornate ai vostri articoli fascisti che a quanto pare sapete scrivere, ma non fate nient’altro. E mentre ve ne occupate, non dimenticate l’11 settembre,, Londra 7/7, gli attentati ferroviari a Madrid in Spagna o la maratona di Boston.
Guardatela bene, la mia stella gialla. Guardate da dove è venuta. Guardate cosa è stato fatto dopo che noi ebrei fummo costretti a indossarla e poi chiedetevi: stiamo facendo la stessa cosa agli altri? Noi ebrei? Noi israeliani? Siamo diabolicamente intenti a sterminare la gente? È davvero questo che vogliamo? O sono altri a fare quello che voi pensate che stiamo facendo noi – altri di cui vi rifiutate di parlare, né di condannare con un semplice post o un clic sul vostro pulsante Like.
Stupidi, io non vado da nessuna parte.
Mai più.
Anche se alcuni potrebbero desiderarlo, MAI PIÙ.
Per chiunque altro legga questo da lontano, e che potrebbe essere d’accordo con quello che sto dicendo, sia ebrei che non ebrei, non siate dispiaciuti per me, la mia famiglia, i miei amici. Non siate dispiaciuti per noi. Noi stiamo bene e non abbiamo paura. Mi piace pensare che conoscete la situazione e che probabilmente siete dalla nostra parte. Non solo perché sapete che non riusciranno a farla finita con noi, ma perché siete sani di mente e non siete ciechi.
Non abbiate paura perché io non sono intenzionato a essere una vittima. Nessuno di noi lo è. E spero che neppure voi lo siate. La mia stella gialla sta guardando in faccia l’estremismo. Tutte le nostre stelle gialle stanno guardando in faccia tutti. Accecando gli estremisti con questa schifosa luce in un mondo che sta diventando sempre più nero.
Sono innamorato della stella gialla?
Hai dannatamente ragione, che lo sono.

Questo articolo è apparso come una lettera al redattore dell’edizione europea del New York Times

Di Eitan Chitayat (qui, traduzione mia)

Già, si comincia sempre con le parole. Come in questo volantino di una decina d’anni fa, per esempio.
RutgersRally
barbara

Una risposta

  1. Splendido. La stella gialla come la stella cometa dei cristiani: chi ha il coraggio di seguirla percorrerà la via verso la Verità! E’ un augurio e uno stimolo, anche per i cristiani che si apprestano a celebrare il Natale, di professare con coraggio il proprio credo, la propria identità senza paura, con orgoglio.

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  3. Sta frase ‘hitler aveva ragione’ l’ho intravvista nel blog di un certo Beppe Mohammed Grillo e nel sito Informare per Resistere (Il secondo è un sito trappola, poichè in partenza aveva la parvenza di un sito critico contro l’italia, perciò molti ci sono cascati, e sono stati lentamente introdotti nell’antisemitismo)

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      • Ho visto per lo più i link su Facebook quando si restava in italia (ed infatti era tutto un ‘berlusconi qua, berlusconi la’). Ed era seguito alla grande dagli intellettualoidi. Dopo ha allargato i confini ed è diventato il classico sito complottista.
        Avevano anche scritto una balla sui paesi scandinavi, cioè che la pagavi SOLO con la carta di credito, e che i soldi non erano accettati. Quando sono stata in Norvegia pagavo con le monete e con le banconote, oppure con la carta di credito esattamente come in Italia.

        Tanti partono come semplici siti anti italiani ed esterofili, per poi puntare su Israele.

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  4. Ora ho letto un pò di cose, sò, sento , vedo e parlo.
    Ma prima, tanto tempo fà sono stato come tutti bambino, forse non molto comunicativo,silenzioso.Osservavo, poi leggevo dentro di me dopo avere visto, sentito qualcosa che poi è quello che è scritto nell’ articolo piu’ o meno, forse un pò meno. Era la mente di un bimbo,ma già da allora erano presenti tanti sensi di condanna per tante cose che ha dovuto subire il popolo ebraico e poi israeliano e ancora gli ebrei fuori di israele.Idee acerbe per l’ età ma pienamente consce da poterle sostenere con parole ed aggettivi.
    E pensavo…questo non vorrei che fosse fatto a me e cosi per loro.
    Le mie idee c’ erano e sono rimaste conoscendo un pò di piu’ e ad ogni conoscenza che avviene si fortificano anche perchè credo non siano legate a mera propaganda ma da fatti documentati.
    Shalom
    Am Israel chai ve chaiam,

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