NO, SANTITÀ

Questa sorta di genocidio attualmente in atto contro i cristiani non è causato dall’indifferenza generale e collettiva, dal silenzio complice di Caino che esclama: ‘A me che importa?’; ‘Sono forse io il custode di mio fratello?’ Caino, Santità, non è quello che tace complice: Caino è quello che uccide (sta scritto nella Bibbia: non gliel’hanno detto?) L’indifferenza è una bruttissima cosa, Santità, su questo siamo perfettamente d’accordo. E il silenzio complice è una bruttissima cosa, Santità, anche su questo siamo perfettamente d’accordo. Indifferenza e silenzio facilitano sicuramente il compito degli assassini, ma non sono indifferenza e silenzio a uccidere: chi uccide sono, appunto, gli assassini, individui con una faccia, un nome, e soprattutto UN’IDENTITÀ. Perché, santità, perché ancora una volta le è mancato il coraggio di chiamare le cose col loro nome? Perché dopo avere avuto il coraggio di sfidare il satrapo turco chiamando genocidio il genocidio armeno, non ha avuto anche quello di chiamare per nome gli assassini dei cristiani, TERRORISTI ISLAMICI? Perché, Santità, questa oscena mistificazione? Perché, Santità, questo suo silenzio complice che copre gli assassini e annacqua le colpe e le responsabilità in un indistinto minestrone di vaghe formulette e frasi fatte?

barbara

Una risposta

  1. secondo me è stato una sorta di lapsus freudiano,voleva dire una cosa ma la sua coscienza gli ha fatto dire un’altra,ottenendo il ridicolo effetto di ricordare che i fratelli uccidono,anche i fratelli nella fede.

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  2. Una parola ..dà un senso diverso al suo discorso. Non causato…ma avviene nell’ indifferenza. Compreso quella cattolica.Basti ricordare la manifestazione ebraica di Roma indetta da Ferrara alla quale alcune persone vollero associare quella cristiana che nell’ indifferenza totale nessun cattolico vi partecipò salvo i promotori dei giornalisti cattolici.
    E’ stato diretto a metà, denunciando quella avvenuta da parte della Turchia nei confronti della popolazione armena e come spesso avviene
    non chiamando con la sua matrice che avviene nel M.O e non solo, da parte degli islamisti.Non solo i folli Isis. Sia persecuzioni ed eccidi.

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  3. E’ vero, finora i flebili interventi di papa Francesco in merito ai massacri dei cristiani sono stati uno scandalo. Inaccettabili. Ma ora bisogna riconoscere che la ferma condanna del genocidio armeno per mano dei turchi è stata una presa di posizione che ci fa ben sperare. Speriamo quindi che continui su questa linea di fermezza e dimostri il coraggio di dire pane al pane e vino al vino, di chiamare i responsabili di queste barbarie contro i cristiani con il loro nome. Senza fare sconti a nessuno.

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  4. A volte mi domando se in realtà non è musulmano.

    Avrei preferito il nigeriano come papa. Tra i suoi programmi vi era il mettere in guardia dai pericoli dell’Islam (ed in Nigeria l’islam lo conoscono tutti molto bene).

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  5. Si forse occorre più coraggio ma il Papa deve pesare le parole,altri politici non devono avere cautele .Pensi che Gunther Grass abbia ancora il marchio di Caino o la morte l’ha emendato.

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    • Eccerto, come no, anche Pio XII doveva pesare le parole. Le ha pesate talmente bene che gli sono rimaste tutte sulla bilancia.
      Günther Grass, perché mai la morte dovrebbe averlo emendato? Un verme morto smette forse di essere un verme?

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      • I dati riportati nel seguente testo sono condivisibili. Naturalmente sono particolarmente mirati all’oggetto del discorso. Cose analoghe valgono per Shoah e sterminio dei contadini ucraini, così come per tutti gli altri casi citati.
        E’ ovvio, parlando degli armeni, che i responsabili sono stati i turchi, islamici, sotto il governo effettivo dei “giovani turchi” di Mustafà Khemal “Ataturk”: con la “giustificazione” che gli armeni potevano essere “quinta colonna” della confinante Russia zarista, cristiano-ortodossa. Guarda caso, i turchi erano alleati di Austria-Ungheria e Germania (poi, nella seconda guerra, dei nazisti).
        Ora, il Papa potrebbe anche dire che i turchi sono ed erano islamici (cosa che sanno già TUTTI, in tutto il mondo), ma non aggiungerebbe altro ai FATTI.
        Dice che il silenzio di chi sa rende complici (e gli ebrei hanno provato e CONTINUANO A PROVARE “sulla loro pelle” silenzio e “negazionismo” complici contro di loro).
        Ora, forse, molti sarebbero soddisfatti se….. il Vaticano dichiarasse guerra alla Turchia…… (ma, anche senza armi in campo, DIPLOMATICAMENTE è quella l’aria che tira……..).
        Ed ecco il testo:

        “La nostra umanità ha vissuto nel secolo scorso tre grandi tragedie inaudite: la prima, quella che generalmente viene considerata come «il primo genocidio del XX secolo» (Giovanni Paolo II e Karekin II, Dichiarazione comune, Etchmiadzin, 27 settembre 2001); essa ha colpito il vostro popolo armeno – prima nazione cristiana –, insieme ai siri cattolici e ortodossi, agli assiri, ai caldei e ai greci. Furono uccisi vescovi, sacerdoti, religiosi, donne, uomini, anziani e persino bambini e malati indifesi. Le altre due furono quelle perpetrate dal nazismo e dallo stalinismo. E più recentemente altri stermini di massa, come quelli in Cambogia, in Ruanda, in Burundi, in Bosnia. Eppure sembra che l’umanità non riesca a cessare di versare sangue innocente. Sembra che l’entusiasmo sorto alla fine della seconda guerra mondiale stia scomparendo e dissolvendosi. Pare che la famiglia umana rifiuti di imparare dai propri errori causati dalla legge del terrore; e così ancora oggi c’è chi cerca di eliminare i propri simili, con l’aiuto di alcuni e con il silenzio complice di altri che rimangono spettatori. Non abbiamo ancora imparato che “la guerra è una follia, una inutile strage” (cfr, Papa Francesco, Omelia a Redipuglia, 13 settembre 2014).

        Trovo ridicolo che il Papa venga diversamente e in modo contraddittorio “etichettato” ogni volta che rilascia dichiarazioni, a seconda delle convinzioni, magari ideologiche, di chi lo ascolta.

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  6. Il “Santo Padre” successore di Pietro vicario di Cristo in terra, pur invocando la “Santissima Trinità” rimane un uomo politico. Il vescovo di Roma, o come preferisce definirlo Barbara “Santità”, ospita nel suo sfarzoso Stato i rappresentanti diplomatici del mondo intero. Gli stessi vengono scelti con cura perché ogni equilibrio non debba mai rompersi, anzi fortificarsi. Pertanto Bergoglio, come hanno fatto tutti i suoi predecessori, deve sempre misurare con cura le sue opinioni e mantenere un linguaggio il più possibile neutro. L’arte della diplomazia vaticana è stata da esempio per il mondo intero. A casa mia quel’arte la chiamano pussilanimità e Dante mandava costoro all’Inferno. Che strano i Santi che finisco all’Inferno. Pur avendo denunciato poco e con poca determinazione Bergoglio ha scatenato le ire del mondo turco, ma state pure tranquilli non gli succederà nulla perché come ci insegna la Chiesa di Roma quando si sbaglia basta chinare il capo e chiedere un’indulgenza.

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    • Tutti gli esseri umani (SE VOGLIONO riconoscerla) hanno conoscenza del comportamento etico che SAREBBE GIUSTO avere.

      Anche gli atei che, consapevoli o no, hanno assorbito tale conoscenza.

      A maggior ragione i fedeli delle varie religioni, le quali la proclamano.

      Ma la risposta è individuale: ognuno è responsabile di sè stesso.

      Come scritto in altri commenti, è solo questione di alcune decine di anni, e si avrà la assoluta certezza di ciò che abbiamo fatto, nel bene e nel male.

      Chi non crede nella vita eterna dopo la sua morte, potrebbe avere sorprese, magari spiacevoli……. Oppure avrebbe il NULLA.

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        • Ti sbagli, DAVANTI a DIO ognuno conta per UNO, e non sono le nostre opinioni e giudizi che cambiano le cose, anche se siamo in buona fede..

          LUI SA, noi abbiamo solo idee, sensazioni, che riteniamo certezze, magari perché condivise da migliaia, milioni di persone, ma così stanno le cose.

          Rischiamo SEMPRE di metterci in cattedra come GIUDICI (e sai bene quanti errori commettono).

          P.S.
          A proposito di SILENZIO:
          Huffington Post ci informa che il governo italiano ha preteso la cancellazione della parola “genocidio” per dare il suo patrocinio a eventi sul massacro armeno.
          E magari delle parole “islamico” e “mussulmano” ……

          Tra l’altro, ci sono Paesi islamici a EXPO 2015…….
          Forse dovremo dire “diversamente religiosi”……..

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        • Geert, per lo stesso motivo per il quale si “censurano” i credenti.
          A molti dà fastidio l’idea di dover fare i conti con un “Ente Superiore” che è un mistero non riconducibile alle “leggi di natura” e perciò inspiegabile scientificamente.
          E’ ragionevole che ci sia, perché dire che l’universo (noi compresi) si è “fatto da sè” è evidentemente insostenibile.
          Infatti, gli scienziati che hanno senso di umiltà (Einstein su tutti) accettano di non riuscire a spiegare e dimostrare, e sono credenti (in altro commento ho citato l’aneddoto di Sant Agostino).

          Ma il fastidio maggiore lo provano certi politici (come i dittatori) che non accettano freni etici stabiliti da chi non possono controllare.

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        • Indendevo qui nel blog, o in altri blog e forum.
          In tali posti, se io scrivo ‘Dio’, e posto il messaggio, appare così come l’ho scritto. Ma spesso molti utenti scrivono D-o. Non ne capisco il motivo.

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        • Vorrei chiedere scusa se sono proprio io che non ho nessun titolo a fornire la risposta a GeertWilders4president.
          Gli ebrei insegnano che il nome dell’Onnipotente pur esistendo in forma scritta è troppo sacro per essere pronunciato. La pronuncia del nome Signore era riservata al sommo sacerdote nel Tempio di Gerusalemme. Con la distruzione del Tempio il nome dell’Onnipotente non viene più pronunicato. Per il medesimo motivo gli ebrei osservanti scrivono il nome di D-o modificato. Mi auguro di essere stato preciso nel caso non lo fossi accetto una tirata di orecchie.

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        • Grazie Fabio, mi hai preceduta (in questo periodo ceno sempre tardissimo). Sì, il motivo è esattamente quello, ossia il divieto di pronunciare e scrivere il Nome. Lo si fa in tutte le lingue: D.o. G.d, D.eu, e in ebraico un segno che assomiglia a questo: ”. E quando si legge, in ebraico, si dice “HaShem”, cioè “il Nome”.

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        • Ah, ho capito.
          Sapevo di questa storia, ma noi cristiani in genere lo nominiamo più spesso, a me per invano avevano detto che erano le bestemmie o fare richieste stupide (tipo ‘fa che oggi piove così non devo uscire a bagnare i fiori).
          Chiedevo perchè mi stavo spaventando, pensando fosse qualcosa di politically correct per non offendere i soliti barbuti in pigiama e le fantasmine in nero, e mi pareva fin troppo strano in questo blog.

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        • Eh, no Geert, mi pare che qui di “politicamente corretti” non ce ne siano mica, a cominciare dalla padrona di casa… Hai preso un abbaglio, anzi, per restare in tema: hai quasi detto una bestemmia!

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  7. Barbara, usciranno a breve (per VOLONTA’ del PAPA) 7 volumi di documenti finora conservati negli archivi del Vaticano, relativi al genocidio armeno.

    Tu continui a dire che il Papa non ha detto, quello che tu avresti voluto e ritenuto giusto: sto raccogliendo testi da vari giornali e anche notiziari on-line, che completano l’informazione in proposito.

    Dovresti riflettere sul fatto che è stata posta la questione, e siamo solo agli inizi:
    magari, prima di giudicare e condannare, è meglio SAPERE TUTTO.

    A parte questo, forse ti può interessare sapere che il termine “genocidio”, con la descrizione delle modalità, è stato coniato da Raphael Lemkin, giurista polacco (ebreo), sulla base di studi circa la strage degli armeni.
    Il termine è poi stato adottato dall’ ONU nel 1948.

    Tra l’altro c’è parecchio da dire sui piani di “pulizia etnica” da parte dei “due compari dittatori”, a incominciare dalla Polonia, contro ebrei e cristiani ma soprattutto i dirigenti e gli intellettuali di quel Paese (e la disinformazione sovietica aveva cercato di “appioppare” anche le fosse di Katin.al compare sconfitto).

    Da qualunque parte ci giriamo, ci accorgiamo di navigare nella cacca…..
    Cerchiamo di non cadere fuori bordo…….

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      • La Chiesa di Roma con tutto quello che da alle stampe potrebbe riempire la biblioteca di Alessandria. La verità che continuano a riproporre in maniera immutata il meglio del loro repertorio. Qualche anno fa l’allora vescovo di Roma attualmente in pensione Ratzinger, nella sua lectio magistralis tenutasi presso l’università di Ratisbona, ebbe l’infelice idea di citare una frase dell’imperatore bizantino Manuele II Paleologo “mostrami pure ciò che Maometto ha portato di nuovo, e vi troverai soltanto delle cose cattive e disumane”. Ovviamente i “fratelli musulmani” levarono subito al cielo le loro scimitarre e se non fossero giunte immediate le scuse le lame di quelle scimitarre sarebbero scivolate lungo il collo dei prelati cattolici.
        Eppure le intenzioni dell’allora vicario di Cristo in terra non erano affatto cattive. Egli avrebbe voluto argomentare sull’importaza del rapporto tra fede e ragione ed il suo discorso era rivolto agli uomini di scienza; gia la scienza che sempre ha cercato di dare risposte concrete procedendo tramite una indagine scevra da pregiudizi. Quella scienza che non ha la necessità di rivendicare il proprio monopolio della verità perché è una sola e basa la propria indagine sulla ragione e l’etica.

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  8. Brava Barbara, anch’io ho trovato una stupidaggine dire che Caino sia l’indifferente e non l’assassino, come pure che a uccidere i cristiani sia il silenzio di chi si volta dall’altra parte e non la violenza di uomini sanguinari. Spero che la denuncia forte e chiara del genocidio degli armeni non rimanga un lodevolissimo fatto isolato da parte di Francesco. Che in genere preferisce condannare “il terrorismo delle chiacchiere” piuttosto che denunciare il terrorismo vero. O se lo denuncia non lo chiama col nome e cognome.

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  9. Forse l’ho sognato. Sull’aereo che lo riportava a casa dopo la visita in Turchia di qualche mese fa, parlando con i giornalisti che lo accompagnavano, papa Francesco ha detto anche che “l’Islam è una religione di pace”… Credo di aver sentito bene, in mezzo a tante altre parole. Di sicuro non l’ho mai sentito parlare di TERRORISMO ISLAMICO.

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