ANCORA SUI VACCINI 1

Avete presente l’antisemita classico che nega di esserlo? “Io non sono antisemita: ho un sacco di amici ebrei, io!” Ecco, il novax che nega a gran voce di esserlo, lui no, un novax che dichiari di avere un sacco (alcuni, un paio, uno) amici vaccinati, non lo trovate neanche col lanternino. Covidioti, ci chiamano. All’inizio chiamavamo covidioti quelli che negavano l‘esistenza dell’epidemia, anzi addirittura del virus; adesso chiamano covidioti i vaccinati, e chi mai andrebbe in giro a vantarsi “io ho un sacco di amici idioti”? Bene, da covidiota dichiarata e documentata, oggi mi occuperò dei covintelligenti. Cominciando col Grande Complotto.

Magari per tutto il resto sono atei, ma il Regno di Satana che sta dentro il vaccino e ti viene infilato nelle vene, quello è assolutamente autentico. Passando per il complesso del perseguitato

e le reazioni avverse

E a proposito di tutti quei miliardi di reazioni avverse e montagne di morti di cui quotidianamente leggiamo nei social, questa è  di qualche giorno fa

Quando ho dato l’indirizzo al tassista, ha detto: “Ah, va a fare il vaccino! Ne ho già portati diversi oggi. Ne ho dovuto portare anche qualcuno all’ospedale dopo il vaccino, una signora anche poco fa: CROLLO TOTALE DELLE PIASTRINE” (pronunciato esattamente così). E se uno ha appena appena un po’ di capacità di ragionare si chiede: faccio il vaccino, so in partenza che potrebbero verificarsi effetti negativi, mi sento male, così male da ritenere opportuno andare all’ospedale, e invece di chiedere a uno dei medici, a un’infermiera, a un volontario, a un pompiere (eravamo nella loro palestra), a un carabiniere di chiamarmi un’ambulanza, o di portarmi con uno dei loro automezzi, chiamo un taxi?! In secondo luogo, non dico un tassista, ma anche un medico, faccio il vaccino, dopo due minuti dico mi sento male e quello sentenzia: “Crollo totale delle piastrine”?! Ma quanti bachi nel cervello devono avere quelli che sui social riferiscono i miliardi di reazioni avverse apprese in questa maniera? In ogni caso qualche giorno dopo, quando sono andata a fare l’infiltrazione, l’ho raccontato all’anestesista, che ha detto: “Abbiamo otto ricoverati con covid in reparto, due ricoverati con covid in rianimazione, zero ricoverati per reazioni al vaccino, e zero sono stati da quando sono iniziate le vaccinazioni”. Giusto per puntualizzare un po’.
E passiamo a un po’ di sano “a pensar male si fa peccato ma”

e al ricordo dei bei tempi in cui non c’era tutta questa diffidenza e tutto questo denunciare “chissà cosa ci mettono dentro”

E ora passiamo alle cose serie.

L’effetto dei vaccini sui contagi e sui sintomi del COVID-19: nessun miracolo, ma i benefici sono concreti

Spesso chi non si vuole vaccinare si giustifica con affermazioni del tipo: “tanto ci si può ammalare lo stesso”, “anche i vaccinati possono trasmettere il virus”, eccetera. In questo articolo vedremo perché, anche se queste affermazioni hanno un fondo di verità, è comunque fondamentale vaccinarsi contro il COVID-19.

I vaccini prevengono l’insorgere di nuove varianti del virus

Il fatto che, di tanto in tanto, emerga una nuova variante del virus SARS-CoV-2 non deve sorprendere, in quanto si tratta di una caratteristica comune a tutti i virus. Semplicemente, maggiore è la capacità di diffusione di un virus, maggiore è la probabilità che ne emergano nuove varianti: queste sono infatti una conseguenza dalla replicazione del virus, e in una popolazione non completamente vaccinata contro di esso, il suo tasso di replicazione è molto elevato. A sostegno di ciò, gli studi più recenti mostrano come l’insorgenza di nuove varianti sia più elevata in Paesi con una copertura vaccinale più bassa. In conclusione, quando la maggior parte della popolazione mondiale sarà vaccinata, l’insorgenza di nuove varianti smetterà di essere uno spauracchio.

L’efficacia dei vaccini nel prevenire i contagi

Tutti i vaccini per il COVID-19 attualmente autorizzati hanno dimostrato un’efficacia significativa nel prevenire i contagi, in particolare, un numero crescente di evidenze indica che le persone completamente vaccinate con un vaccino ad mRNA (Moderna o Pfizer/BioNTech) hanno meno probabilità delle persone non vaccinate di essere infettate dal virus SARS-CoV-2 o di trasmetterlo ad altri. Tuttavia, il rischio di infezione nelle persone vaccinate non può essere completamente eliminato finché vi è una trasmissione del virus nella comunità.

Ora vediamo qualche numero sull’efficacia dei vaccini nel prevenire le infezioni.

VaccinoVariante AlphaVariante BetaVariante GammaVariante Delta
Pfizer/BioNTech85-90%75%80-85%64-79%
Moderna100%96%80-85%64-79%

Come si evince dalla tabella, nessun vaccino offre una protezione del 100% (la percentuale si abbassa notevolmente quando si tratta della variante Delta), perciò non possiamo stupirci se si contano casi di COVID-19 anche tra le persone completamente vaccinate. In relazione a ciò, bisogna imparare un nuovo concetto, quello delle infezioni “rivoluzionarie”: queste si verificano quando una persona completamente vaccinata viene infettata dal virus. È difficile conoscere l’intera portata dei casi “rivoluzionari” perché le infezioni tra le persone vaccinate tendono ad essere lievi o asintomatiche e potrebbero passare inosservate. Stando però ai dati raccolti, almeno 125.682 americani completamente vaccinati sono risultati positivi al Covid e di questi 1400 sono morti. Anche se questi numeri sembrano elevati, bisogna guardarli in prospettiva: i casi rivoluzionari negli USA rappresentano meno dello 0,08% degli oltre 164,2 milioni di persone che sono state completamente vaccinate nel Paese dall’inizio dell’anno, ovvero circa 1 caso ogni 1300 abitanti (che diventano 1 morto ogni 120.000 persone).

Quindi sì, le persone vaccinate possono infettarsi, ma ad un tasso decisamente inferiore rispetto alle persone non vaccinate. Proprio perché l’efficacia non è assoluta, è necessario che il maggior numero possibile di persone si vaccini.

Le persone vaccinate, possono trasmettere il virus?

Per rispondere a questa domanda, dobbiamo focalizzarci sulla variante Delta, la più pericolosa. I dati dei test COVID-19 negli Stati Uniti e a Singapore mostrano che le persone vaccinate che vengono infettate dalla variante Delta e sviluppano la malattia sintomatica possono trasportare tanto virus nel naso quanto le persone non vaccinate. Ciò significa che, nonostante la protezione offerta dai vaccini, una piccola percentuale delle persone vaccinate può trasmettere la variante Delta, eventualmente favorendone la diffusione. Un’analisi massiccia sulla trasmissione della variante Delta proviene dal programma REACT-1 del Regno Unito. In questo caso, i risultati suggeriscono che tra le persone risultate positive al virus, quelle che erano state vaccinate avevano in media una carica virale inferiore rispetto alle persone non vaccinate. La spiegazione sarebbe dovuta al fatto che questo studio ha campionato la popolazione in modo casuale e pertanto ha incluso persone che sono risultate positive al virus senza sviluppare i sintomi della malattia. Inoltre uno studio condotto a Singapore suggerisce che le persone vaccinate rimangano infette con la variante Delta per un periodo più breve, rispetto a chi non è vaccinato, suggerendo, anche in questo caso, che il vaccino sia utile anche contro questa variante.

L’efficacia dei vaccini sui sintomi gravi

Spesso la gente confonde la suscettibilità all’infezione con il decorso della malattia. Invece si tratta di due aspetti ben diversi: anche se i vaccini non sono infallibili nel prevenire le infezioni (specialmente quando si tratta della variante Delta), le persone completamente vaccinate che vengono infettate del virus hanno altissime possibilità di andare incontro ad un decorso asintomatico.

Vediamo nel dettaglio le percentuali della protezione dei vaccini dai sintomi gravi del COVID-19:

VaccinoVariante AlphaVariante BetaVariante Delta
Pfizer/BioNTech96-100%96-100%79-88%
Moderna96-100%96-100%
Johnson&Johnson73-82%73-82%

Ora è doveroso approfondire un aspetto riguardante la variante Delta. I dati raccolti in Israele sembrano mostrare una diminuzione dell’efficacia del vaccino Pfizer-BioNTech nel corso del tempo: tra le persone vaccinate a gennaio 2021 con due dosi, il vaccino si è dimostrato efficace solo per il 16% contro l’infezione sintomatica, ma per le persone che avevano ricevuto due dosi entro aprile, il tasso di efficacia (contro l’infezione sintomatica) era del 79%. I dati israeliani sono in contrasto con uno studio inglese condotto tra aprile a maggio che ha rilevato che, dopo due dosi, il vaccino Pfizer-BioNTech era efficace all’88% contro la malattia sintomatica causata dalla variante Delta. I dati raccolti sono contrastanti, sia perché molto recenti, sia perché i programmi vaccinali variano da Paese a Paese. Ad esempio, Israele ha somministrato a tutta la sua popolazione adulta il vaccino Pfizer, mentre nel Regno Unito sono in uso diversi vaccini, con quello Pfizer-BioNTech somministrato prevalentemente ai più giovani; inoltre vi sono differenze nel periodo dello studio, nelle fasce di età e nella strategia prescelta per eseguire i test. Analogamente ai dati israeliani, anche i dati inglesi hanno concluso che, dopo due dosi, il vaccino Pfizer-BioNTech Covid è altamente efficace contro l’ospedalizzazione dalla variante Delta (i dati inglesi hanno riscontrato che il vaccino è efficace al 96% nel prevenire i ricoveri in ospedale, quelli israeliani all’88%).

Negli Stati Uniti, più del 90% dei ricoveri per COVID-19 sono di persone non vaccinate o non ancora completamente vaccinate. Inoltre, il 97%-99,9% dei pazienti deceduti con il COVID-19 non erano vaccinati, o avevano ricevuto solo una dose.

Questi dati sostengono oltre ogni dubbio l’efficacia dei vaccini nel proteggere le persone completamente vaccinate dai sintomi gravi della malattia.

Conclusioni

In conclusione, è importante tenere a mente tre cose:

  • I vaccini rimangono altamente efficaci nel prevenire i sintomi gravi della malattia, anche quelli causati dalla variante Delta.
  • Le infezioni rivoluzionarie tra gli individui vaccinati sono rare e diminuiranno sempre più man mano che più persone si vaccinano.
  • La maggior parte delle nuove infezioni, dei ricoveri e dei decessi legati al COVID-19 si verificano tra le persone non vaccinate.

Fonti

https://www.cdc.gov/coronavirus/2019-ncov/science/science-briefs/fully-vaccinated-people.html

http://www.kff.org/policy-watch/covid-19-vaccine-breakthrough-cases-data-from-the-states/

https://www.nature.com/articles/d41586-021-02187-1

Davide Berta, qui.

Poi qualcuno osserva giustamente che

Opinion | It’s Time for the F.D.A. to Fully Approve the mRNA Vaccines

Here’s a paradox: A new drug for Alzheimer’s disease, aducanumab, gets approved by the Food and Drug Administration through an accelerated process without sufficient data, although there was limited evidence that it works, leading three advisory board members to resign in protest. Meanwhile, mRNA coronavirus vaccines are not yet fully licensed despite massive evidence of their benefits.
In December 2020, the F.D.A. approved the distribution of mRNA coronavirus vaccines made by Pfizer and Moderna under the agency’s emergency use authorization provision, which permits an accelerated approval process for medications and treatments during a public health emergency. The approvals were granted after the agency reviewed the results of clinical trials that involved more than 70,000 participants. Until the coronavirus pandemic, the agency had never given an E.U.A. to a new vaccine.
Now more than 180 million doses of the Pfizer vaccine and 133 million of Moderna’s have been administered in the United States, with millions more doses distributed worldwide. In the history of medicine, few if any biologics (vaccines, antibodies, molecules) have had their safety and efficacy scrutinized to this degree. First, clinical trials showed the vaccines were 95 percent effective at preventing symptomatic illness. Since then, a number of peer-reviewed reports in leading journals have substantiated the vaccines’ safety and efficacy, using data collected in Israel, Qatar, the United Kingdom, the United States and other countries.
In other words, the mRNA vaccines have overwhelmingly been proved safe and effective by clinical trials, independent research and the experience of millions of people around the world who received them.
But the vaccines’ approvals remain conditional, and the urgency of full approvals cannot be overstated.
By Eric J. Topol

Dr. Topol is a professor of molecular medicine at Scripps Research and has served on multiple F.D.A. advisory committees. (qui)

E naturalmente arriva il furbo di turno a fare le pulci all’articolo

Qui.

E poi ci sono le brave figlioline che rifiutano di far fare una trasfusione al padre perché esigono che il sangue sia di un donatore non vaccinato, e non esiste la possibilità di verificare se il sangue di una determinata sacca sia di un vaccinato o no. E quindi niente trasfusione, che il vecchio si arrangi.

Continua.

barbara

Una risposta

  1. Ecco un altro dei controsensi della “società moderna” (moderna???) che vive e fa tutto attraverso la rete. Qualcuno, un po’ di tempo fa, disse che, accanto ai benefici di internet, vi erano anche molti effetti deleteri, perché si dava voce, con lo stesso spazio concesso alle persone sensate, a quelli il cui parere, in precedenza, nasceva e moriva in una osteria, innaffiato da un bicchiere di vino (tutto il rispetto per il vino, ovviamente). Ed ecco nascere questa tribù di fanatici, del tutto uguale a quella descritta da Manzoni nei “Promessi sposi”, che negava la peste come male e la attribuiva ai soli ” untori “. Certo che ne ha fatto di cammino l’umanità. Mi soffermo a riflettere: come può essere possibile negare il numero di ammalati, di morti per Covid che ogni giorno ci viene comunicato. E ci viene comunicato da tutti, non solo dai media, ma soprattutto dagli ospedali? È mai possibile che una pasticcera di Chivasso, disobbediente perché priva di nozioni per fare confronti, diventi una eroina, un simbolo di lotta? Sottolineo che, per un mio principio personale, ho stima di tutti, ma metto in discussione le idee, altrimenti sarei come loro. Mi sa che qui siamo, sotto sotto, rimasti alla pietra e alla fionda, ricordando l’ottimo Quasimodo. E quello che più sorprende è che non si tratta di qualcosa locale: questo fanatismo, cieco e insensato, è a livello internazionale. Vedere come si sostengono e si supportano l’uno con l’altro ti fa sentire in minoranza: ignorando che “fra tutte le cose sicure la più sicura è il dubbio” questa folla eterogenea procede spintonando, ubriaca di una certezza adamantina. E noi, che ci siamo già vaccinati, che portiamo la mascherina, che osserviamo le distanze, che ci laviamo e disinfettiamo ogni volta, dopo essere usciti, e che usciamo solo quando è strettamente necessario, noi siamo “covidioti”. Non solo sostengono teorie aberranti, ma sono anche offensivi e volgari. Fra un secolo qualcuno scriverà di questo “Nuovo Medioevo” ed a chi leggerà sembrerà impossibile che una simile ondata di insensatezza e irragionevolezza abbia potuto essere la tendenza dominante.

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    • C’è da dire che l’anno scorso, a fine primavera, quando ormai i morti erano pochi, ci sono stati numerosi casi – e per quello che ho potuto ho cercato di documentarli – di morti di infarto, di tumore, di ictus, di incidente stradale, addirittura uno annegato, classificati come morti di covid perché una volta erano stati positivi, anche se poi si erano negativizzati, qualcuno addirittura che positivo non lo era mai stato. Idem per i ricoverati, entrati all’ospedale per tutt’altro, ma se trovati positivi contati come ricoverati covid. Di balle ne hanno raccontate tante e questo, se non giustifica certe posizioni e certi comportamenti, sicuramente può spiegare la diffusa diffidenza nei confronti delle istituzioni e delle loro dichiarazioni. Così come non si può negare che certi provvedimenti, il divieto di camminare da soli, il divieto di praticare sport individuali all’aperto, il divieto di spostarsi di più di 200 metri da casa, il coprifuoco alle 10 di sera quando bar ristoranti cinema teatri palestre piscine, tutti i posti in cui la gente potrebbe andare di sera, erano chiusi, le multe al sub immerso a 300 metri da riva, al canoista, al tizio che correva da solo nel parco inseguiti con droni ed elicotteri e pattuglie dei carabinieri, sono state mostruosità che gridano vendetta, oltre ad avere zero impatto sulla diffusione del contagio. Sicuramente molte delle cose che stanno succedendo non succederebbero se non fossimo stati vessati in maniera veramente criminale e inoltre inutile: per tutto il tempo dell’imprigionamento il numero di ricoverati e di morti ha continuato a salire. In Italia abbiamo avuto le misure più restrittive abbinate al maggior numero di morti e alla più pesante catastrofe economica. Al governo e ai suoi scagnozzi, che mentre il virus si diffondeva e la gente cominciava a morire inneggiava abbraccia un cinese, e ha rifiutato di mettere in quarantena chi ritornava dalla Cina e ha rifiutato di isolare i primissimi focolai virulenti e sconsigliava fortemente le autopsie, che avrebbero permesso di capire da subito qual era il problema e correggere la rotta degli interventi, non riconosco nessuna attenuante.
      Detto questo, non ne riconosco neppure ai terroristi antivax.

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      • Fa piacere che vengano ricordati alcuni dei tanti fatti che portano ad avere dubbi sull’accettare supinamente tutto ciò che viene imposto dall’alto. Se ne potrebbero aggiungere a iosa. Ci si dimentica sempre che i no-vax ideologici sono pochissimi, sono invece tanti quelli che si pongono dubbi. A fronte di ciò, qual’è la linea delle istituzioni invece di un’informazione seria, aperta e corretta?. Obbligare, nascondere, provvedimenti contradditori. Es. pallavolista ha avuto pericardite poco dopo la vaccinazione, risposta del virologo tv “Con queste denunce alimenta le ragioni dei no-vax”. Poi diversi casi di giovani in salute che sono morti. Ci sono due linee comunicative “nessuna correlazione” stabilito immediatamente, oppure, “autopsia per stabilire eventuale correlazione con il vaccino”. Mai una volta che si sappia dell’esito dell’autopsia. Che sicurezza può trasmettere lo smentire in continuazione le promesse fatte? Una dose già evita effetti gravi. No, ne servono due. Può andare bene il mix, anche se non lo abbiamo mai provato. Scusate, ne servono tre (già avanti in Israele). Effetto gregge al 70%, no 80%, no 90%..No non , con questo virus non si raggiunge. Etc, etc.

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        • Li ho seguiti fin dall’inizio, perché alcuni sono carissimi amici – e non per tutti il tempo presente è corretto: c’è anche stato chi, al mio rifiuto di riconoscere che vaccino uguale genocidio, mi ha cancellata dalla propria vita. I novax ideologici ho l’impressione che non siano proprio pochissimi, ma nessuno di questi ha mai fatto parte delle mie amicizie (a parte mio cugino che di mestiere fa il guaritore, che medici e medicine hanno la funzione specifica di farci ammalare, che la cura del cancro esiste da decenni – un’erba, per la precisione, che guarisce nel 98% dei casi – ma BigPharma non vuole che si sappia, e ovviamente i vaccini sono la quintessenza delle velenosissime medicine. Però in effetti non siamo amici). Li ho seguiti fin dall’inizio, dicevo, e all’inizio erano effettivamente persone che avevano dei dubbi, come li avevo io, come li abbiamo avuti tutti di fronte a questo vaccino uscito a tempo di record, con questa cosa nuova – che in realtà nuova non è, ma noi profani non lo sapevamo. E come tutti coloro che hanno dubbi e non sono né stupidi né ignoranti, cercavano altre informazioni, da fonti diverse, con altre opinioni. Poi ad un certo punto deve essere scattato qualcosa, che li ha fatti indirizzare prima prevalentemente, poi esclusivamente, verso un unico tipo di informazione, scegliendo selettivamente un unico genere di fonti, e ho visto cominciare a pubblicare compulsivamente ogni notizia contraria ai vaccini, senza minimamente tentare di verificarne la fonte, senza contraddittorio, pubblicare ogni sorta di bufale, non importa quanto smentite e sbufalate. Un esempio: quello del volontario per la sperimentazione morto durante la sperimentazione, e tutti quelli che prima erano dubbiosi ma che nel frattempo, pur continuando a presentarsi come dubbiosi che cercano informazioni, erano diventati sicuri al 100% a senso unico, a pubblicare con grande risalto la “notizia”. In realtà il tizio era morto per conto suo prima di essere vaccinato, esattamente come le altre settemila e passa persone che nel mondo muoiono ogni ora, centoventi al minuto, due al secondo, giovani e vecchi, sani e malati, vaccinati e non vaccinati, con o senza incidenti. E questo lo so perché la notizia, che era morto prima del vaccino, è stata pubblicata, non perché ho un amante del mossad che mi riferisce tutto. Ma nessuno di questi signori si è preoccupato di verificare. E quello che vedo oggi è una vera e propria caccia a notizie negative, di morti, di invalidi, di dichiarazioni, di pareri, non importa di chi, che dicano che il vaccino è brutto, che fa male, che uccide, portando in palmo di mano Montagnier – precisando regolarmente “il premio Nobel Montagnier” – novax ideologico da decenni, cultore dell’omeopatia, seguace della religione della memoria dell’acqua, pubblicando numeri tolti dal contesto per fargli dire quello che vogliono. In poche parole, stanno conducendo un’autentica campagna terroristica. E non mi si può venire a raccontare che la causa di tutto questo sono le balle raccontate dal governo e dai suoi accoliti, la pessima informazione, i salti della quaglia, gli errori, le arrampicate sugli specchi, perché a essere consapevoli di tutto questo siamo in tanti, ma non siamo diventati tutti terroristi antivax.

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  2. Molti dei pasticci “covid” son dovuti, a mio avviso ad una comunicazione sbagliata, pasticciata e confusionaria, aggravata anche dal fatto che raramente, per non dire mai, sia stato detto onestamente: “le informazioni erano scarse e sulla base di esse avevamo preso decisioni sbagliate che ora dobbiamo cambiare”. No se siamo in guerra con l’estasia allora significa che siamo da sempre in guerra con l’estasia e chi sostiene il contrario è uno scagnozzo di Emanuel Goldstein.

    Capisco le perplessità di chi, dopo aver visto troppi rigiri artistici di frittata, pensa che ci saranno altri rigiri sui vaccini, come capitato ad esempio con la vicenda astrazeneca e docenti. E invece di capire le perplessità, spiegare che davanti a cose nuove occorre andare per tentativi e prove, e che il rischio di imboccare qualche vicolo cieco esiste si preferisce accusare e perculare. Questo serve solo a polarizzare ed aumentare la diffidenza di chi già era perplesso. E imho la narrazione “bene contro male” servirà solo a far aumentare la diffidenza e le resistenze.

    Serve dialogo, almeno con la parte perplessa non fanatica, serve chiarire e serve umiltà di ammettere che in una situazione nuova ci possono essere sbagli, il contrario esatto di quanto invece molti stanno facendo,

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