E ORA

E ora che si sa la verità. Che è chiaro che dietro a quel casco nero e a quella motocicletta maledetta si nascondeva un ennesimo musulmano, la moralità del mondo mediatico si svegli. Si scuota dal proprio torpore, paura, ansia politically correct, di dare contro apertamente alla cultura, alla ricerca spasmodica della morte, dell’islam. Non è un mondo intero da condannare, da denunciare. È un mondo educativo da scoperchiare. Una civiltà che educa i propri figli all’amore per la morte degli infedeli, alla ricerca assoluta del male altrui, alla sete di sangue, al paradiso attraverso l’uccisione degli infedeli. Trovino il coraggio quei giornali, quei giornalisti, che hanno urlato a caratteri cubitali il sospetto neonazista per la strage di Tolosa, di diffondere  la verità. Che dietro all’ennesima strage sta l’ennesimo musulmano. Che analizzando statisticamente gli attentati nel mondo e i loro fautori e mandanti, la matrice comune ha sempre lo stesso nome. Estremismo islamico. Non sono cellule impazzite, sono persone imbottite. Di ideali contrari alla vita, alla democrazia, alla tolleranza. Colme di tritolo, di razzi, di mitragliatrici, fornite da chi vuole uccidere l’Occidente e i suoi valori. Il mondo mediatico ha di fronte a sé un’unica via di scampo. Ritornare allo scopo primario di ogni giornalista, raccontando la verità assoluta, senza schermi, parafrasi e finte tolleranze. Speriamo in un articolo in prima pagina, centrale, con tanto di foto e di didascalie ben chiare. Che racconti chi è, da chi è indottrinato e finanziato l’assassino di tre bambini e innocenti e di un padre la cui unica gravissima colpa è l’essere ebrei. Senza titoli giustificativi (voleva vendicare i bambini palestinesi uccisi. Ma sanno i giornalisti cosa succede in Palestina e Israele prima di dare per veritiera la campagna mediatica palestinese diretta da Hamas movimento terroristico al comando?) Speriamo fermamente in una verità pulita da fronzoli ingannatori (che definiscono il terrorista un salafita, una cellula impazzita). O sarà la fine della  libertà di parola e di stampa. Imbrigliata nella paura di parlare e denunciare assassini sparsi in tutto il mondo pronti a scagliarsi contro tutto ciò in cui una volta in Europa, in Italia,  si credeva davvero. 
Gheula Canarutto Nemni

Sicuramente tutti i giornali pubblicheranno al più presto questa lettera, ma in attesa dei tempi tecnici per la messa in stampa, intanto provvedo io.

E questa è la faccia dell’assassino.

barbara

Una risposta

  1. (CNN) — French shooting suspect Mohammed Merah was sent back from Afghanistan to France by the U.S. Army, Paris prosecutor Francois Molins said in Toulouse Wednesday. He said Afghan police had checked Merah’s identification during a traffic stop, and as a result he was handed over to the U.S. Army, which then put him on board the first plane heading to France.

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  2. Il gr delle 14 ha dato la notizia del volo dalla finestra dell’assassino di Tolosa. Lo ha chiamato “serial killer”, usando una terminologia da giallo e di lui ha osservato soprattutto quanto fosse determinato e quanto avesse rispettato la promessa di morire con le armi in pugno. Osservazioni che il giornalista avrebbe fatto bene a risparmiarsi, perché davano l’impressione che fosse orgoglioso di lui.
    A me queste cose danno una fitta dentro come una coltellata.

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  3. Non a caso sono molte le SS morte con le armi in pugno,ricordo che Sven Hassel scriveva di uno di loro morto della morte degli eroi nel ghetto di Varsavia ma lo scriveva per sarcasmo.Ma il TG3 andrebbe redarguito,perchè fà informazione e non letteratura di guerra.

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  4. Volevo dire che lo conoscevano, lo hanno fatto entrare in Francia dall’Afghanistan, lo hanno seguito ma mai fermato, sapevano dove trovarlo. Conseguenze: qualcuno ha pagato un prezzo troppo alto sull’altare della correttezza politica o giuridica o della speranza di usare quel seguace di un profeta demente per prendere pesci piu’ grossi. Sarkozy dovrebbe fare meno propaganda e cominciare a dire la verita’.

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  5. Anche oggi una voce femminile del Tg3 sembrava glorificare con eloquio enfatico”morto con le armi in pugno”questo pezzo di merda che ha ucciso tre bimbi e un padre di famiglia disarmato.Ma vergognatevi al TG3 siete degli sporcaccioni.

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    • Mi ricordo quando c’è stato il linciaggio di Ramallah; in quel momento ero in un posto un po’ fuori dal mondo, e un amico mi ha chiamata sconvolto al cellulare per dirmi di questa cosa e ha detto che di lì a poco c’era il TG3, e io ho acceso il televisore e mi vedo una tizia che si aggira fra la gente e in tono enfatico ed esaltato parlava dei “nostri coraggiosi resistenti che combattono per la liberazione della loro patria…”. Ho spento prima di rischiare di vomitare lì in mezzo alla stanza. Magari era la stessa.

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  6. il TG3 è moralmente e culturalmente affiliato e colluso con la peggiore marmaglia assassina. Prima erano comunisti, ora sono pure peggio. D’accordissimo con la petizione. E’ l’unico tg in Italia a riferirsi a “fonti di hamas” come se fossero dispacci Reuters o Ansa. Gli esercizi di bipensiero, neolingua e martellamento culturale sono continui. E’ impressionante la somiglianza con i cinegiornali del romanzo 1984.
    Il giorno del linciaggio a ramallah lo ricordo anch’io benissimo, avevo 16 anni e dopo avere assistito a quel servizio del TG3, che allora era la mia principale fonte di informazione, presi dolorosamente coscienza di cosa fosse telekabul. Allora provavo una simpatia istintiva per Israele ma dopo quel giorno è diventata una consapevole, razionale scelta. Tutto quello che c’era da sapere sulla questione l’avevo appreso di colpo.

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  7. In effetti, anche su un sito di mia conoscenza, ho incontrato un musulmano (che si definisce tollerante – notare) che non fa altro che pubblicare propaganza filo islamica, a favore di dittatori anche non musulmani (come il moccioso della Corea del Nord, come Chavez…), a favore della shariah, del niqab, contro Israele, contro la cultura occidentale (cose tipo non festeggiate san Valentino ecc ecc…). E versi del corano ovunque. Usa la taqiyya (la balla islamica) talmente male che ormai lo stanno smascherando tutti, specialmente dopo alcuni suoi post contro i gay. E che da sempre la colpa di tutti i mali del mondo a Israele o agli occidentali ‘brutti e cattivi’.
    E’ finito direttamente nella mia lista nera.

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