MENTRE QUEGLI ALTRI SCELGONO LA MORTE

Sempre e comunque; qualunque sistema è buono per collezionare un morto in più. Questa, per esempio, è una fermata dell’autobus a Gush Etzion

(la ragazza centrata dall’auto è rimasta gravemente ferita; l’arabo alla guida è stato arrestato).
E questo non è tutto. Anzi, questo non è ancora niente. Quelle belve immonde in sembianze umane, dopo avere sterminato una famiglia a Itamar sgozzando nei loro letti padre, madre e tre bambini fra cui una neonata di tre mesi; dopo avere accolto nel villaggio gli assassini come eroi; dopo avere festeggiato per strada il felice successo dell’impresa; dopo tutto questo, ora stanno usando le immagini dei bambini macellati per spacciarli per bambini palestinesi assassinati dall’esercito israeliano.
Fogel
(clic per ingrandire)
E ora scusate, che devo andare a vomitare.

barbara

Una risposta

  1. cioè hanno usato le immagini del massacro dei Fogel spacciandole per vittime palestinesi? La domanda è retorica visto che lo scrivi, poi qualcosa mi ricordo, pur se Israele ha sempre tenuto per se le immagini più raccapriccianti (giustamente secondo me).
    Ogni volta che penso che quella gentaglia sia scesa abbastanza in basso, scopro che sono bravi a scavare, non solo tunnel.
    Ma lo raggiungeranno l’inferno prima o poi…

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  2. video! Essere schifoso, merdoso.Agli ipocriti non sono fatte arrivare queste immagini..
    inaudito. La follia esternata a freddo.E potrebbero anche goderci .
    Pur avendo avuto le mie idee. per me chiare e reali….ho voluto conoscere maggiormente, specialmente quello che viene taciuto e ce ne sono tante che possono
    rafforzarle….L’ ho fatto anche ieri sera,e non sono notizie propaganda…ma documentate confrontabili storicamente,dati reali.Un pò di curiosità…di tempo da rubare da altre cose……E si capisce come ci hanno meleggiato….Vi..
    Beatamente nell’ ignoranza.

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  3. Incredibile. Proprio ieri mi sono permesso di postare su fb le immagini dei Fogel…ho cercato di chiedere, se non una visione della realtà, almeno una (per loro) sorta di par condicio…”amici (!) miei, pubblicate ogni tanto qualcosa di quello che hanno fatto i terroristi arabi…” Non conoscevo la storia dei Fogel, ma non è stato difficile trovarla…nessuno, comunque, ha risposto qualcosa sui miei post, mentre non hanno avuto difficoltà a continuare a postare “Stop bombing Gaza” (Io scrivo sempre “Stop bombing Israel”.
    Come dico sempre, non sono ebreo, e non sono filoisraeliano per cuore o per “simpatia”, ma perché ho studiato un po’ di storia…Non voglio dire, con questo, che tutti gli israeliani mi stiano simpatici o che il sistema israeliano mi sia completamente “simpatico” (termini stupidi, ma spero mi perdonerete). Se il libro “Vendetta” ricalca la realtà fedelmente, capirete cosa intendo…Ma, vedete, la differenza sta nel fatto che, anche se esistono israeliani ladri, assassini, truffatori (come anche in Italia, Norvegia, Canadà o San Marino), Israele, la Nazione, il Paese, non è ladro, assassino o truffatore…E’ l’unica democrazia del Medio Oriente. E’ un Paese in cui, quando ancora in Italia le donne erano considerate “esseri inferiori”, Golda Meir era Primo Ministro…
    Non considero Israele un Paese degno di essere abitato da ebrei per partito preso, ma dopo aver tutto considerato…dopo aver letto, visto, conosciuto…

    Mio padre corse il rischio di essere ucciso durante uno degli attentati a Fiumicino. Ma, ugualmente, non è per questo che “sono dalla parte” di Israele.
    Sono contro il terrorismo in ogni sua forma (forse sarei stato anche contro la Banda Stern, non so), contro la vigliaccheria, contro un sistema abominevole di vita, in cui non vivrei mai.
    Come potrei, in un momento come questo, non da italiano, ma da persona qualsiasi, non difendere Israele?

    Spero di non aver scritto cose sciocche e di non aver offeso nessuno. Spero di non essere, insomma, un po’ pressapochista.

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    • Il libro “Vendetta” non l’ho letto, ma so che ha avuto molte critiche per quanto riguarda l’attendibilità. Che abbiano eliminato i terroristi che hanno perpetrato quel massacro (organizzato e finanziato da Abu Mazen, per inciso), comunque, a me sta benissimo. Personalmente non so se sarei capace di uccidere, ma non considero affatto immorale uccidere dei terroristi oggi per impedire che quelli uccidano altri innocenti domani.

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  4. So che il libro “Vendetta”è probabilmente non del tutto attendibile. E vi sono dei punti in cui l’autore non fa fare bella figura ad alcuni israeliani, tra gli “Amministratori” (ricordiamo, pensiamo, che non tutte le persone di un popolo sono brave persone, è inevitabile).
    Mi ha però colpito una frase, anzi, due frasi, pronunciate dal reclutatore della squadra antiterrorismo e rivolte al – diciamo così – “comandante” della suddetta squadra:
    1) “Tu dici che è inutile uccidere i terroristi perché tanto ve ne saranno altri che prenderanno il loro posto…Guarda le mie unghie, diresti forse che è inutile tagliarle perché tanto ricresceranno?” Ovviamente il discorso era più ampio ed intendeva dire che mozzando la testa al mostro, ci sarebbe voluto tempo, per farne crescere di altrettanto orribili. E io sono d’accordo, come te. La guerra è orribile, ma si ha il dovere di difendersi.
    2) “Se ucciderete tutti i terroristi indicati, saremo soddisfatti della missione. Se ne mancherete qualcuno, non saremo soddisfatti. Ma se, per colpirli, rimanesse coinvolto anche solo un innocente per colpire un terrorista…no. Questo non deve accadere, non deve assolutamente accadere; piuttosto rinuncerete. Non un solo innocente spettatore deve rimanere coinvolto”
    Non è alla lettera quanto scritto, ma la sostanza è questa. Il colpire il terrorismo. cercando di non fare vittime innocenti. Ma quello che si può cercare di fare durante un’azione di un certo tipo, è assolutamente impossibile in guerra (magari si potessero colpire solo i “soldati”!), soprattutto quando i civili vengono usati come scudi umani, come merce (da morti) per far impietosire le folle, senza alcun riguardo per la loro protezione e quando dichiaratamente, “ogni civile è un combattente per l’Islam” (ovviamente non tutti gli arabi/palestinesi sono così, ma ho letto e sentito pronunciare molte volte questa frase).
    Vedendo quanto accade, non ho alcun dubbio sulla parte per a quale schierarmi in questo momento.
    Grazie per il tuo blog. Ogni volta che posti qualcosa, vado a documentarmi ulteriormente. E non ho mai trovato nulla in contraddizione con quanto scrivi. Per questo continuo a seguirti.
    Se scrivessi qualcosa di irriverente, fammelo notare: spesso, scrivendo non si riesce ad esprimere perfettamente il proprio pensiero.

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  5. Bellissime quelle due citazioni, perfettamente coerenti con l’etica ebraica e israeliana. Ed è assolutamente vero che quello che è possibile in un’azione mirata (avrai visto qualche filmato di un terrorista i modo o in auto centrato da un missile israeliano, che non sbaglia di un millimetro e oltre al terrorista nessuno ha da lamentare neppure un ginocchio sbucciato), è estremamente difficile, per non dire impossibile, in una guerra, soprattutto quando si ha di fronte una simile spregiudicatezza nel gestire le vite altrui. Ti metto qui uno stralcio di un pezzo che un amico, alto ufficiale con frequenti missioni (spesso segrete) in zone di guerra, ha scritto in occasione dell’uccisione del nostro giornalista Ciriello da parte degli israeliani, e immediatamente adottato da tutta quell’accozzaglia di gente come “martire palestinese”.

    Uno stimolo alla riflessione per la vostra rubrica. Non la critica ad un articolo particolare, ma il contraltare allo stillicidio di informazioni che periodicamente riappaiono sulla stampa nazionale in merito alla morte del fotoreporter Ciriello. Se si osserva con attenzione il filmato della tragedia, cercando di trattenere lo sdegno che la drammaticità delle sequenze risveglia, si possono cogliere alcuni inquietanti elementi. Ne cito un paio.
    Negli attimi precedenti il compiersi del dramma, alcuni tiratori palestinesi si sono divertiti a “stuzzicare” il carro israeliano con raffiche di “Kalashnikov” dall’angolo ove, momenti dopo, si è affacciato Ciriello (invitato dai circostanti amici palestinesi?). Il giorno prima un blindato era stato centrato da un razzo lanciato in circostanze simili, e chi ha un minimo di cognizione di cosa un combattimento urbano possa essere, sa che gli spigoli coperti dai quali si manifesti una minaccia vengono immediatamente fatti segno di fuoco, proprio per evitare che il nemico possa prendere nuovamente la mira.
    Altro particolare che desta il sospetto della presenza di un copione già scritto. La vettura che ha soccorso Ciriello è sbucata immediatamente dopo l’accadimento da una posizione coperta, quasi fosse lì in attesa. Risulta poco plausibile la presenza di traffico occasionale in un settore interessato da combattimenti.
    Cosa dite, questi elementi potrebbero giustificare il beneficio del dubbio?

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