E VISTO CHE È L’8 MARZO

Provvediamo a buttare a mare un po’ di leggende metropolitane.

Otto marzo, festa internazionale della donna. Già da alcuni anni, gli storici (ho presente un bell’articolo di Giulia Galeotti, ma altri ne hanno scritto) hanno sfatato il mito che la giornata, celebrata per la prima volta nel 1909,  sia stata istituita per commemorare un terribile rogo di operaie che sarebbe avvenuto l’8 marzo 1908 nella fabbrica Cotton di New York. La fabbrica Cotton non è mai esistita, il rogo non c’è stato, si tratta solo di una leggenda fondativa, simile a tante altre nella storia, nate dal bisogno di ancorare una ricorrenza generale, quella delle donne, a fatti storici concreti, in questo caso avvolti in un’aura di martirio. In realtà, un rogo c’è stato, ma nel 1911, il 25 marzo per l’esattezza, quello della Triangle Factory, anch’essa una fabbrica tessile. Vi morirono 146 operai, uomini e donne, non solo donne quindi. Erano per la maggior parte immigrati, italiani ed ebrei dell’Est Europa, molte erano le donne. Che questa memoria, successiva alla prima celebrazione della giornata, sia confluita in quella falsa di un rogo mai avvenuto, è evidente. […]
(Anna Foa, 08/08/2010)

Io, ad ogni buon conto, voglio essere rispettata 365 giorni all’anno, non presa a calci in culo per 364 e coccolata per uno. E voglio anche chiarire che cosa intendo per rispetto: quando, egregi signori, nel commentare affermazioni o prese di posizioni sgradite – o anche oggettivamente sgradevoli – in ogni caso non condivisibili di Rosy Bindi o di Paola Binetti spiegate ammiccando: “Poverina, non scopa”, non state insultando Rosy Bindi, non state insultando Paola Binetti: state insultando me. In prima persona.

barbara

PRIMO: CONOSCERE L’AVVERSARIO

CARATTERISTICHE DEL GRILLO

articolo di Nicoletta Molteni

Il grillo appartiene all’ordine degli insetti ortotteri ensiferi. Ha un corpo robusto e tozzo con una grossa testa. Il suo colore è verde, nero o bruno. È provvisto di lunghe antenne, tegmine (sebbene talvolta impropriamente sono indicate col nome elitrie) e ali posteriori variamente sviluppate, le zampe posteriori sono robuste e adatte al salto. Il grillo ama frequentare luoghi caldi e umidi, preferisce stare nei prati, anche in quelli stabili. I maschi emettono caratteristici suoni “cri cri” sfiorando rapidamente la tegmina destra sulla sinistra. Sono insetti onnivori che scavano, nei terreni arabili, buche e gallerie nelle quali vivono.
Tra le specie più comuni c’è il grillo domestico o del focolare (Grillus domesticus), ornato di livree giallicce macchiate di bruno. Lungo 2 cm circa, vive nelle case di città e di campagna, nei magazzini, nelle stalle, nutrendosi di qualsiasi sostanza animale e vegetale. Se la temperatura è alta e il cibo abbondante questi grilli si riproducono in qualsiasi stagione dell’anno e i danni possono essere notevoli se il loro numero è elevato. (qui)

E ora, inquadrato l’argomento, qualche spunto di riflessione.

L’impressione è che un bel po’ di gente ad un certo punto abbia pensato che a prendersi una bella sbornia una volta tanto non ci fosse poi granché di male. Salvo poi accorgersi, quando ormai era troppo tardi, che il vino era drogato.

P.S.: il “voto di protesta” è SEMPRE un voto da coglioni.

barbara