GLI ERRORI E LE OMISSIONI DI SERGIO DELLA PERGOLA

Il giorno 21 dicembre 2017 è apparso su Moked un articolo di Sergio Della Pergola. Qui di seguito l’articolo integrale con inseriti i miei commenti, scritti con il contributo di Emanuel Segre Amar.

…occupazioni

Doppia cittadinanza agli Alto-atesini?
Alt! Non si dovevano esaminare i parallelismi fra potenze “occupanti”? E allora che cosa ha a che fare col tema in questione la doppia cittadinanza richiesta dai sudtirolesi alla loro ex patria, e che l’attuale governo di destra sembra prendere in considerazione (ma in aperta violazione degli accordi firmati, e quindi di improbabile realizzazione)?

Esiste uno straordinario parallelismo fra le vicende dell’Alto Adige (Sud Tirolo) e della Giudea e Samaria (Cisgiordania). Dopo una guerra, la potenza vincitrice occupa una parte del territorio della potenza nemica
Alt! L’Italia ha vinto una guerra di AGGRESSIONE (oltretutto tradendo l’ex alleato), Israele una guerra di DIFESA: dov’è il parallelismo?

e con questo una cospicua popolazione di etnia diversa da quella prevalente nel paese occupante. La potenza vincitrice attua un’intensa politica di popolamento dei territori occupati con persone della propria etnia.
Alt! L’Italia ha occupato una regione di uno STATO SOVRANO, Israele una regione non facente parte di alcuno stato sovrano; volendo essere più precisi, ha occupato un microscopico frammento della terra – comprendente l’attuale stato di Israele, Giudea, Samaria, Gaza E L’INTERA GIORDANIA – che era stata promessa agli ebrei affinché diventasse la loro patria nel 1917 con la Dichiarazione Balfour, impegno ripreso dalla Società delle Nazioni alla Conferenza di Sanremo il 24 aprile 1920, confermato dal Consiglio della Lega delle Nazioni il 24 luglio 1922 e diventato operativo nel settembre 1923. In quel momento quei territori – che in precedenza erano stati soggetti al mandato britannico e prima ancora di tutto tranne che qualcosa di palestinese – si trovavano ad essere illegalmente occupati dalla Giordania e dall’Egitto. Va inoltre aggiunto che gli israeliani sono semplicemente tornati nelle terre da cui erano stati cacciati nel 1948, e che hanno cominciato a farlo solo dopo l’unanime rifiuto arabo (i “Tre no di Khartoum”) di trattare con Israele le modalità di un’eventuale ritiro da quei territori o da una parte di essi: dov’è il parallelismo?

All’interno dell’etnia del territorio occupato si sviluppano movimenti terroristici che causano gravi danni a persone e beni del paese occupante.
Alt! La stragrande maggioranza degli attentati terroristici sudtirolesi hanno preso di mira strutture come i tralicci; i morti sono stati relativamente pochi, e quasi mai intenzionali, mentre il terrorismo palestinese ha sempre avuto come unico obiettivo uccidere più persone possibile, quasi sempre civili e preferibilmente bambini. Inoltre il terrorismo tirolese non è mai uscito dalla regione sudtirolese, mentre il terrorismo palestinese ha colpito nell’intero territorio israeliano e altrove nel mondo e uccidendo anche persone non israeliane (Stefano Gay Taché, per dirne uno a caso. Leon Klinghoffer, per dirne due a caso) e perfino non ebree (Fiumicino, per dirne tredici a caso). Infine il terrorismo sudtirolese aveva come obiettivo l’indipendenza dall’Italia, mentre quello palestinese aveva e ha come unico scopo l’annientamento di Israele: dov’è il parallelismo?

Da questo punto in avanti i due casi si diversificano. L’Italia annette il territorio occupato e concede la cittadinanza italiana ai suoi abitanti, garantendo bilinguismo e un ricco pacchetto di benefici economici che aiuta a conseguire un livello di vita nettamente superiore alla media della stessa Italia.
Alt! L’Italia annette il territorio occupato, vi attua una ferocissima repressione, vietando addirittura l’uso della madrelingua (perfino in privato! Chi veniva sorpreso a parlarla finiva in galera), costringendo gli abitanti autoctoni a creare delle scuole-catacombe per poter studiare la propria lingua e la propria cultura, obbliga tutti gli abitanti a dare ai propri nomi una forma che sapesse di italiano (dando luogo a risultati ridicoli come Otmaro, Elmaro, Gudruna…), obbligo rimasto in vigore ancora per molti anni dopo la caduta del fascismo. Poi, DOPO CINQUANT’ANNI DI REPRESSIONE E PERSECUZIONE E CREAZIONE DI FABBRICHE ALTAMENTE INQUINANTI CHE DAVANO LAVORO E QUINDI BENESSERE QUASI ESCLUSIVAMENTE AGLI ITALIANI, è entrato in vigore il pacchetto. Non è bello parlare di fatti storici senza conoscerli, sa.

Israele non annette il territorio occupato
territorio conteso, in quanto non sottratto a uno stato sovrano

ma invece viene creata un’Autorità autonoma
NON da Israele unilateralmente, come sembrerebbe intendere l’enunciato, bensì in base ad accordi bilaterali formali e ufficiali – gli accordi di Oslo, per la precisione, conclusi a Oslo il 20 agosto 1993 e firmati a Washington il 13 settembre 1993, con Warren Christopher e Andrei Kozyrev in veste di garanti rispettivamente per gli Stati Uniti e per la Russia.

che gestisce gli affari interni della popolazione occupata secondo il sistema legale pre-esistente all’occupazione.
Pur senza avere particolari simpatie per la Gran Bretagna, e pur consapevole del pugno di ferro usato durante il mandato – molto più contro gli ebrei che contro gli arabi, a voler essere pignoli – paragonare una dittatura terroristica, in cui non esistono leggi rispettate, al governo britannico, mi sembra parecchio offensivo nei confronti di quest’ultimo.

Mentre vengono edificati numerosi insediamenti urbani e rurali all’interno dei quali prevale la legge del paese occupante, il livello socioeconomico della maggioranza della popolazione occupata rimane nettamente inferiore a quello di Israele.
Ma diventa ENORMEMENTE superiore a quello esistente durante l’occupazione illegale giordana. Ed è enormemente superiore a quello dei cittadini di tutti i Paesi arabi circostanti. E sarebbe sicuramente molto vicino, se non identico, a quello israeliano se la maggior parte delle risorse economiche non venisse investita in terrorismo o utilizzata per gli incredibili arricchimenti personali dei membri della nomenklatura: dire le cose a metà non rende giustizia né alla verità, né alla chiarezza dei paragoni che si vogliono sostenere.

In Alto Adige, gli altoatesini sono per lo più cittadini italiani. In Cisgiordania, i palestinesi sono cittadini giordani o sprovvisti di cittadinanza.
Anche qui Le è rimasto un pezzettino di Storia nella penna: i palestinesi potrebbero avere una ben precisa cittadinanza se da quasi un secolo non stessero combattendo con tutte le proprie forze contro la nascita di uno stato palestinese. E potrebbero averlo almeno come conseguenza degli accordi di Oslo, se non avessero intenzionalmente, programmaticamente, dichiaratamente scelto di sabotare il cosiddetto processo di pace fin dal momento stesso della sua firma, per mezzo del terrorismo, scatenatosi proprio a partire da quel momento con una violenza mai conosciuta prima (Ziyad Abu Ayn, “non ci sarebbe stata resistenza in Palestina se non fosse stato per Oslo”).

Alla luce di questi dati, un suggerimento alla stampa: quando si parla di territori occupati, di minoranze etniche, di diritti civili e di autonomie, di ius solis e ius sanguinis, di integrazioni e separazioni territoriali, stiamo molto attenti alla coerenza del linguaggio.
Ecco, questa è una buona idea: coerenza. Non confondere, per esempio, guerre di aggressione e guerre di difesa. Non confondere territori occupati e territori contesi. Non confondere diritti civili violati da una potenza occupante con i diritti civili violati contro i propri cittadini da una dittatura terroristica per la quale non esistono leggi al di fuori dell’utilità del momento.

Non può esserci un’occupazione buona e un’occupazione cattiva, una richiesta di annessione da parte degli occupanti in un paese, e una richiesta di ritirata unilaterale degli occupanti in un altro paese. Sarebbe ipotizzabile in Cisgiordania una soluzione di tipo altoatesino? Politicamente implausibile, ma vale la pena di pensarci.
Non è chiaro: quale sarebbe la “soluzione di tipo altoatesino” proposta? L’annessione? Una doppia nazionalità, che l’Alto Adige non ha e difficilmente potrebbe avere in quanto illegale in base alla Quietanza Liberatoria firmata nel giugno del 1992 e che la Giordania non ha l’aria di voler regalare ai palestinesi? Comunque no, qualunque sia la soluzione proposta, politicamente sarebbe plausibilissima. Ciò che rende assurdo e folle pensarci è il mai abbandonato e sempre ribadito obiettivo palestinese – tuttora presente nella Costituzione di al-Fatah, tuttora insegnato a scuola, tuttora ribadito da tutte le azioni e da tutti i proclami dei dirigenti palestinesi, tuttora perseguito all’ONU e in tutte le sedi internazionali – di cancellare Israele.

Sergio Della Pergola, Università Ebraica di Gerusalemme

barbara

AGGIORNAMENTO: scambio fra Sergio Della Pergola e me.

Da: Sergio Dellapergola
Shalom.
La provincia di Bolzano ha una superficie di 7400 km2.
La Giudea e Samaria (Cisgiordania) ha una superficie di 5400 km2.
Per il resto vige la liberta’ di stampa.
Un saluto

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Da: Mella Barbara
Shalom.
La superficie di Giudea-Samaria è meno del 5% del territorio stabilito dalla Balfour come “Jewish home”, ossia un microscopico frammento.
Per il resto, se libertà di stampa significa licenza di negare mezzo secolo di sopraffazione, oppressione, persecuzione, arbitrio, ingiustizie, sfruttamento ai danni della innocente popolazione sudtirolese, e omettere tutto ciò che fa ombra a una tesi precostituita in base a una precisa ideologia, allora – fatte le debite proporzioni – non vedo per quale ragione ci si debba scandalizzare dei Protocolli dei Savi Anziani di Sion.
Un saluto
barbara mella

Una risposta

      • come sempre il grande demografo la fa fuori dal vaso, perche °vede° la realtà, come le previsioni demografiche attraverso lenti ideologiche, partitiche, deformanti. Eì disposto di sconvolgere la storia, i fatti e persino la geografia per adattarli ai suoi pregiudizi ,che esprime come verita scientifica dall’ alto della sua catedra.Proprio di uno come della pergola parlava Orwell quando diceva che solo chi si considera °intelletuale° può permettersi di scrivere delle sciocchezze, che un uomo della strada, ma con un po di sale in zucca, avrebbe evitato per non fare una figura di MXXXA.

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        • Non a caso è stato lui che, forse unico al mondo, ha scelto, per le suddette ragioni ideologiche, di prendere per buoni i dati demografici forniti dall’Autorità Palestinese, ben deciso a ignorare che mai da quelle bocche è uscita una verità, e con quei dati è riuscito a terrorizzare Sharon – la cui vecchiaia purtroppo non è stata benedetta dalla lucidità – con lo spettro del sorpasso, e a fargli decidere la deportazione degli ebrei di Gaza,

          (a cui sarebbe dovuta seguire quella di Giudea e Samaria) che ha portato come diretta conseguenza, oltre alle loro personali sofferenze e alla perdita di tutto quello che avevano e tutto quello che avevano costruito con grandi sacrifici, il trionfo di Hamas, la pioggia di decine di migliaia di missili, i tunnel, il numero infinito di morti e mutilati e invalidi permanenti. Mani sporche di sangue, questo sono entrambi.

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  1. Sono rimasto senza parole, l’unica cosa che mi è venuta in mente è “Ha davvero scritto questo?”, ma visto che sei tu a pubblicarlo non ho dubbi. Ognuno ha diritto alle sue opinioni, ma da una persona così precisa, informata e di impostazione scientifica come il Professor Della Pergola mi sarei aspettato un intervento di ben diverso spessore.

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  2. Tra l’altro vorrei aggiungere che visto che era la prima volta, ho deciso di leggerlo prima senza i tuoi commenti ed ho pensato più o meno tutto quello che hai scritto, a parte qualche mia lacuna sulla storia dell’Alto Adige.

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  3. A cercare a tutti i costi precedenti di spostamenti di popolazioni ce n’é uno di proporzioni gigantesche che ha coinvolto dieci, forse dodici milioni di persone e di cui, a giusto titolo, pochi si ricordano perché, anche non volendo ignorare le grandi, a volte immense sofferenze individuali, è difficile sottrarsi alla considerazione che “se la meritarono”: penso ai tedeschi dell’est (Prussia, Brandeburgo, Pomerania). quelli dei Sudeti, con qualche aggiunta di tedeschi impiantati in Alsazia e altre regioni della scomparsa Mitteleuropa. Avevano un paese dove essere rifugiati “in patria” e una patria da ricostruire e pare che l’abbiano fatto bene e sopratutto che abbiano capito rapidamente che se avessero incominciato a reclamare le terre perdute, il mondo era talmente stufo di loro che rischiavano davvero di farsi obliterare dalla faccia della terra.

    Sembra che a nessuno entri nella testa piena di letame mediatico che i cosiddetti palestinesi sono al meglio (o al peggio?) arabi siriani e giordani, che il cosiddetto popolo palestinese è un invenzione degli stati arabi nemici di Israele che serve da strumento gradito a tutti i buoni sempliciotti, per fare avanzare il loro unico e irrinunciabile obiettivo: la distruzione di Israele e lo sterminio degli Israeliani.
    Sembra che nessuno voglia capire che con i miliardi di aiuti che ha ricevuto “autorità” palestinese avrebbero potuto costruire un paese prospero capace di offrire una vita degna e un futuro a ogni giovane e invece hanno creato dal nulla un popolo di miserabili, di parassitii, di malfattori, in senso letterale: “quelli che fanno il male”.
    Il che tra l’atro comporta che le mie tasse, grazie a gente come la commissaria Mongherini, servono a finanziare gli assassini di bambini, rendendomi di fatto complice di delitti orrendi.
    Ciò che i buoni sempliciotti non potranno mai capire è che per i musulmani, radicali e non radicali, la sola esistenza di uno stato sovrano di un popolo che nel loro universo ideologico era destinato per decreto del loro profeta alla persecuzione, la discriminazione, il disprezzo è qualcosa di insopportabile e che deve sparire.
    Quello che poi i buoni sempliciotti tipo bergog-lio non potranno mai capire è che dopo gli ebrei verrà il turno dei cristiani, Don Pancho no può capire che quello che accade in Siria e in Egitto ai cristiani delle più antiche chiese della storia è quello che aspetta i cristiani in un Europa invasa da questi selvaggi portatori di una peste ideologica, un totalitarismo teocratico peggiore, se possibile, del nazismo.
    Tanto che a volte venga da pensare: ma chi se ne frega più dell’Europa, che vada pure alla malora lei e il suoi greggi belanti che corrono tremanti verso il coltello del carnefice. Quanto ai cattolici che si sono dati un capo ignorante e stupido, ma che si convertano pure all’islam o vadano al più presto in paradiso.
    L’islam è un ideologia infame, al meglio una malattia mentale che ovunque dove si sia imposta ha creato società miserabili, violente e malate.
    I musulmani saranno anche fratelli di Pancho Bergog-lio ma certamente non miei. Non sono miei fratelli perchè al cuore della loro vita “spirituale” (cerchiamo di non ridere) c’è la discriminazione violenta e stupida: uomini/donne, fedeli/impuri, arabi/negri eccetera eccetera.
    Semmai il grido di Voltaire ha avuto un senso, è oggi! Di fronte a questa minaccia mortale della civiltà: écrasez l’infâme! Sperando nell’ultimo ridotto della resistenza: gli USA.

    Vorrei aggiungere un’ultima considerazione: il letamaio mediatico solidamente impiantato nelle teste dei buoni sempliciotti del tipo bergog-liesco parla a volte di genocidio dei palestinesi, di shoah dei palestinesi, di Gaza come di Auschwitz. Orbene secondo i dati demografici della stessa ‘Aurorità” palestinese la popolazione dei “Territori” palestinesi dal 1970 è aumentata di quattro, dico 4, ripeto 4 volte. Proprio come a Auschwitz dove, come è noto, per ogni treno bestiame carico di ebrei che entrava ne uscivano quattro per andare ad occupare la Palestina.

    Ma ormai come dice Bergog-lio si può dire di tutto e io contrario di tutto, “in questo cazzo” di mondo dove il Bergog-lio prega il “padre nostro che sta all’inferno”. Aggiungendo subito che non si tratta di nessun complotto satanico, è solo che il Bergog-lio è l’incarnazione della crisi delle vocazioni della chiesa cattolica: in tempi migliori uno stupido ignorante come Pancho lo lascivano entrare solo per pulire i cessi del convento.

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    • Di profughi – veri e non finti, a milioni e non a qualche centinaio di migliaia – si parla qui. Non l’ho riletto ma credo che ci siano anche i tedeschi.
      Del genocidio del popolo palestinese ho trattato in questo video realizzato insieme a due amici

      Bergog-lio nel senso di liofilizzato? Se ti riferisci al cervello sì, sono senz’altro d’accordo.

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      • Perché no? Magari piu spongioso che liofilizzato però mi riferivo alla pronuncia argentina del cognome “italiano” del don Pancho, quello di “in questo cazzo”. Il bello è che di fronte alla basilica di san Pietro piangono di commozione quando questo analfabeta tortura l’italiano.
        Bello anche che questo poverino, che non sa dire due parole in inglese senza cadere in nel ridicolo (hell invece di heaven nel padre nostro, non è dato a tutti!) ha quindi naturalmente il diritto di mescolarsi in affari interni di un paese sovrano e dare consigli a Trump per dirgli di continuare ad ignorare una legge votata dal congresso. Crede che gli USA sono come l’Italia? Forse qualcuno devrebbe dirgli che i cattolici americani lo detestano e lo disprezzano.

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  4. Pur avendo frequentato casa tua, a Milano, caro Sergio – correva la fine degli anni Cinquanta (ma allora erano i tempi delle “feste da rimorchio”)… -, alla luce dei tuoi interventi non posso fare a meno di dirti a chiare lettere: HAI TOPPATO! In attesa di tue chiarificazioni circa i rilievi che ti vengono mossi, naturalmente…

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  5. l’anno scorso l’OMS ha classificato Gaza al sesto posto per obesità infantile e patologie annesse
    le uniche due foto che mi lasciano perplessa sono quelle della signora bionda. Le donne gazawi possono andare in giro a testa scoperta?

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      • Oggi l’obesità è paradossalmente una malattia più diffusa nei Paesi medio-poveri( ma non troppo poveri, ovviamente se manca anche il cibo a buon mercato non si può ingrassare), che nei Paesi davvero ricchi!
        Anche in Italia ci sono molti più obesi nelle regioni povere del Sud( Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Sicilia) che nelle regioni più benestanti del Nord (Valle d’Aosta, Lombardia e Trentino-Alto Adige, hanno il tasso di obesità più basso d’Italia)

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        • Il fatto è che se tu guardi dieci classifiche ci trovi dieci composizioni diverse, quello che in una è all’ottavo posto in un’altra è al trentesimo. Comunque direi proprio che il tuo ragionamento non fila: per ingrassare non basta mangiare cibo spazzatura: bisogna anche mangiarne tanto. Senza contare che il cibo spazzatura è tutt’altro che economico. E non a caso in qualunque classifica trovi regolarmente Stati Uniti e Paesi del Golfo sempre molto ben piazzati.

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        • Il discorso è complesso(l’obesità è influenzata da molti fattori diversi), non volevo dire che l’obesità sia direttamente proporzionale alla povertà, ma voglio dire che mentre un tempo(molti anni fa) l’obesità era la malattia dei ricchi, quasi uno status symbol, oggi non è più così, è diffusa anche dove c’è povertà relativa.
          Cioè laddove ci sono dispense di cibo sempre piene, ma manca la possibilità di soddisfare altri bisogni “secondari” (cultura, intrattenimento, sport, viaggi, possibilità di coltivare le proprie passioni e ambizioni ecc..).

          Perciò si può assistere al paradosso di trovare alti tassi di obesità anche in Paesi non ricchissimi, come l’Egitto, e anche all’interno dei Paesi più ricchi a volte si osserva più obesità nelle zone più sottosviluppate e tra le comunità più povere, che tra le famiglie con un alto reddito. Poi logico che laddove la povertà è assoluta e le dispense sono quasi sempre vuote, c’è più denutrizione e sottopeso che obesità!

          Non credo che sia solo questione di cibo spazzatura che costa poco(anche se a volte è davvero più economico pranzare con un maxi hamburger con patatine e Coca cola, rispetto a una carne magra con contorno di verdure), ma anche una questione culturale-psicologica. Per chi ha ancora una memoria abbastanza fresca della scarsità di cibo, fame e carestie, GRASSO E’ BELLO!

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        • Un big mac costa da 5 a 6 euro, con patatine e coca cola arrivi a 10. Due uova costano mezzo euro, una costata di manzo da due etti meno di cinque euro, una pastasciutta con burro e parmigiano 70-80 centesimi. Se non hai il portafogli pieno, obeso a causa del cibo non lo diventi di sicuro. Poi può diventare obeso chi, per scelta o per necessità, non si muove, ma quando si parla di bambini obesi, un bambino di otto anni sicuramente non diventa obeso per il solo fatto di stare su una sedia a rotelle: se è obeso vuol dire che, qualunque cosa mangi, ne mangia troppa. E se va al mcdonald’s due volte alla settimana, spende solo lì i soldi con cui io faccio colazione pranzo e cena per una settimana intera o giù di lì, vale a dire che è molto più ricco di me.

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  6. Errori ed omissioni..possono alterare il tema trattato.
    Bravi..Barbara ed Emanuel. Sanno perchè hanno letto, riletto studiato conoscendo le molte
    tappe della storia di Israele..e circondario ,pensando allo specifico..E’ indispensabile non tralasciare..dimenticare niente quando si parla di Israele specialmente in pubblico..oppure a certi livelli. I lettori…” devono..sempre ”nero sù bianco..” leggere..il vero.
    Qui…Barbara, ci riprende se interpretiamo non correttamente, sbagliando..I suoi ripassi servono, come…qui..il .questo..sono come delle note che ampliano l’ argomento..” articolo”
    poi…per curiosità possiamo approfondirli…
    Troppe claque, un grande seguito di antagonisti di Israele che comprende..l’ ignorante che
    segue per partito dato..”e..dagli all’ ebreo..da secoli..secoli.”una fazione di questi..” i cuori di burro..” che abboccano a tutto…e quelli in malafede, faziosi e anche…eruditi.
    che possono conoscere la storia…” e sono paragonabili..ai capo”L’ antisemitismo..come logica è presente..in vari pesi..I vari capo..di qualsiasi tipologia…in fondo rientrano in queste generiche tipologie.
    Da aggiungere..cornacchie rincoglionite…etc.
    Se si potesse conoscere…il totale di somme ..elevate inviate a Gaza e Palestina..in base
    al N° di abitanti..e ad altro…si arriverebbe al pro-capite.
    Già..attualmente..credo superiore ad altri popoli arabi…
    Poi…mi viene in mente che quando a Gaza…ed anche nel Libano..vi era la presenza israeliana il terrorismo era inferiore e meglio controllato.
    A Gaza..andrebbe ricordato che c’ era un modificarsi evolutivo compreso il campo di lavoro
    ..e non solo..
    L’ islamismo…con la sua grande influenza in tutti campi di uno stato fino allo scandire il tempo e la vita del suo popolo. L’ aspetto che emerge..insieme ai diritti umani alla carenza
    di un’ evolversi in molti campi facendoli restare fermi immobili al passato e quello che sà
    di evoluto…se accettato dal senso religioso entra a fare parte dello stato e così del popolo
    Si può dedurre..che ha fallito..fallisce attualmente. Discorso molto ampio…ma..quello che
    si vede..che non vi è uno stato che possa essere preso come esempio..Ed è enorme il
    numero di persone che ne fanno parte.
    L’ islamismo…come certe correnti di pensiero ..dove hanno regnato vi è stato il fallimento.
    L’ islamismo non è solo una..ma la religione che lega tiene il passo alle leggi.

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