TELECOM: TELENOVELA CONTINUA

Del bordello che mi ha combinato la telecom in occasione del trasloco vi ho già raccontato. E dunque. Rientrata finalmente fra gli umani, all’inizio di giugno, comincio a scaricare e leggere la posta. E fra i messaggi ne trovo uno della telecom in cui mi si informa che è stata accolta la mia richiesta di posticipare l’intervento del tecnico per l’allacciamento dell’utenza al 3 di luglio. Cioè, avete capito: io sono lì in piena crisi d’astinenza, isterica, nevrastenica, idrofoba, pronta a mordere chiunque mi capiti a tiro e chiedo, così, giusto per vedere l’effetto che fa, che aspettino un altro mese prima di ricollegarmi all’ossigeno. Vabbè. Penso a un qualche tilt del computer e decido di non fare niente: tanto avranno registrato che l’allacciamento è avvenuto e che quindi non serve più nessun intervento, no? No. Lunedì pomeriggio mi squilla il cellulare mentre sono a Ginevra, quindi all’estero, quindi in gran parte a spese mie. È il tecnico telecom che mi chiama per avere conferma del lavoro di allacciamento che deve venire a fare venerdì 3 luglio in via tale numero tale. Gli dico che no, che non c’è nessun allacciamento da fare, e per spiegare perché non ce n’è bisogno gli devo anche fare, sia pure succintamente riassunta, tutta la cronistoria delle vicende precedenti. Lui, dopo avere fatto qualche domanda, chiesto qualche chiarimento, insistito su qualche dettaglio, scrive una disdetta dell’intervento di allacciamento e poi me la legge; comprensibilmente, dopotutto: in fin dei conti si sta prendendo la responsabilità di annullare un ordine di lavoro registrato, e ha bisogno di essere sicuro che non ci siano errori. Il giorno dopo, martedì, nella pausa pranzo mi stendo un momento sul letto con dei dischetti imbevuti sugli occhi per dare loro un po’ di sollievo. E un po’ per la stanchezza, un po’ per il silenzio, un po’ per la penombra sto per assopirmi quando squilla il cellulare: è una della telecom, che chiede conferma dell’annullamento dell’ordine di allacciamento del numero tale via tale numero tale per venerdì 3 luglio. E non mi riassopisco più.
Oggi ultimo (ultimo?) atto: mi arriva la fattura relativa ai mesi di luglio e agosto per il telefono di Brunico. La cui utenza, apprendo nel corso dell’ennesima, chilometrica chiamata alla telecom, non è mai stata disattivata.
simpson-telefono
barbara

Una risposta

  1. Bruttissima storia. Per agevolarti il sonno (o il risveglio) ti propongo uno scenario apocalittico ma estremamente probabile:

    Stante che il tecnico scrive una disdetta dell’intervento di allacciamento, ti staccano la linea attuale (coi loro tempi: dalle parti di ferragosto), e la contano come distacco dell’altra linea, che quindi non fanno più.

    A settembre, riceverai bolletta per l’altra linea (tutt’ora a loro risultante attiva, ma se tu andassi là sarebbe muta, obviously), litigherai per riavere questa e loro ti faranno pagare una ulteriore linea, dopo averti perso PER SEMPRE il numero di questa e, causa ostilità tua, capiranno pure che ti interessava solo la voce e non i dati.

    Quando, ormai in lacrime, aprirai la porta al tecnico telecom in quel di Maggio 2016, egli entrerà in casa tua per installare…un telefono a gettoni, di quelli per i quali i gettoni non esistono nemmeno più da anni. Disdette e (ri)allacciamenti a carico tuo, ma sei fortunata: potrai pagare la gettoniera in comode rate.

    E’ solo perché ti voglio bene che ti preparo al peggio.
    😉

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    • E invece no: dopo la telefonata con la Telecom ho provato a chiamare il mio vecchio numero e suona libero, senza alcuna informazione gratuita sulla sua eventuale inesistenza. Dove suoni poi non si sa, dal momento che gli apparecchi collegati a quelle prese me li sono portati via e a quelle prese, visto che adesso ci abita qualcun altro, avranno dato un altro numero. Salvo il fatto che quella mia utenza risulta ancora a quell’indirizzo, dopo che da oltre tre mesi ho avuto la residenza qui e sono stata automaticamente cancellata dalla residenza e dalle liste elettorali di lì.
      Se lo scenario fosse quello, comunque, a maggio 2016 non sarei qui ad aprire la porta al tecnico bensì in galera con una condanna a ottomila anni per strage (si accettano scommesse su chi sarà la prima vittima). Oggi al telefono comunque ho dato vita a una splendida recitazione (“sono tre mesi e mezzo che mi state facendo diventare matta, io non ne posso più…”) Poi mi è arrivato un sms in cui mi si informa che il mio reclamo è stato preso in carico e mi è stato indicato il numero della pratica. La fattura in ogni caso non la pago: tanto il massimo che possono farmi è disattivare la linea. Con la speranza che disattivino quella giusta.

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      • La fattura in ogni caso non la pago: tanto il massimo che possono farmi è disattivare la linea. Con la speranza che disattivino quella giusta

        Vedrai, non sbaglieranno. Aspetto che il 15 di agosto tu ci racconti – da un internet point…

        Quanto alla linea “cessata”, sarebbe muta per te se cerchi di usarla. Se invece qualcuno chiamassa, troverebbe libero. E infatti è pieno così di amici, semplici conoscenti, potenziali datori di lavoro e stalker che cercano di chiamarti da 3 mesi e ormai si sono convinti che sei diventata totalmente sorda…
        ….Non sanno che accadrà solo tra 6 mesi, quando, a seguito del tuo arresto per morosità telefonica,

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  2. Ti conviene pensare a delle alternative prima che ti taglino fuori dal mondo: potresti decriptare la password del wifi del tuo vicino; acquistare su ebay il telefono dei Flintstones; corrompere l’amministratore delegato Patuano. A te la scelta.

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  3. E io che immaginavo finalmente Barbara al balcone ad ammirare estasiata il mare di notte, illuminato dalla luna piena… E invece… un tappeto di cacche fra lei e il mare!

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      • Vabbé, ma se i gatti non ti piacciono, ci stanno comunque le doppiette. Anche ad aria compressa, per dire. Oppure inviti un paio di studenti delle medie, regali loro una balestra a testa con un po’ di dardi e dichiari che al vincitore spetterà un biglietto omaggio per Lucca Comics and Games, senza aggiungere altro.
        Se li rifornirai di un numero sufficiente di dardi, per la sera stessa potrai tranquillamente cenare su quel terrazzo…
        😀

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        • Sì, così si ritrova pure gli animalisti imbufaliti sotto casa. Certo potrebbe impallinare anche loro, unendo così l’utile al dilettevole…i famosi due piccioni con una fava!

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        • In effetti non avrei davvero il minimo scrupolo a far fuori tutte quelle bestiacce dalla prima all’ultima (poi le armi, dal Flobert ad aria compressa alla doppietta alla Beretta 22 lungo alla 38 special ecc. sono stata addestrata dall’età di 7 anni, e ho una non disprezzabile mira). L’unico problema è che mi sbattono in galera, oltre a costringemi a vendere anche la pentola della pasta le ciabatte e l’ultimo paio di mutande per pagare gli otto miliardi di multa che mi rifilano. Se in Italia ci fosse la pena di morte mi infliggerebbero anche quella, per l’uccisione di una bestia. Se poi invece di farlo io assoldassi i ragazzini, mi condannerebbero anche per istigazione a delinquere, circonvenzione di minore, corruzione e chissà cos’altro ancora.
          PS: col Flobert, caricandolo solo ad aria, senza pallini, mi divertivo da matti a far fuori i ragni nell’orto di mio padre: uno spettacolo, si disintegrano senza neppure lasciare tracce del corpo del reato.
          PPS: animalisti di tutto il mondo: FOTTETEVI!

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        • Mmmhh, a parte una vaga somiglianza con Engels giovane non mi viene in mente altro. Ma forse intendevi dire che il piccione è russo!? Colpo di scena: la vera celebrità è il pennuto e io ci son caduto in pieno eh? La statua chissà…

          @Barbara
          Dici che sta bluffando? Ah questo Cimpy, ne sa una più di Belzebubbo e Satanasso messi assieme!

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        • Il quale Engels veniva dalla Germania, comunque.
          Sì, sta bluffando: dopo che tu hai fatto la domanda si è messo a cercare e “la cosa” della Russia è l’unica che ha trovato. E poi no, non è un Belzenasso: è una pippa.

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        • Ehi, non facciamo scherzi! Qui l’unica strega ufficiale sono io, da quando a diciotto anni ho mandato una maledizione a uno e quello ha fatto un infarto e ci è rimasto secco. A quella prima performance, sempre in seguito a mie maledizioni, sono seguiti una trombosi, un cancro alla vescica, un altro infarto… (dice, ma tu ci credi che è successo per le tue maledizioni? No, che c’entra, l’importante è che ci credano gli altri).

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        • Ok, unendo questa tua peculiarità alla suddetta maestria acquisita nell’uso delle armi da fuoco, direi che non devi penar molto a convincere il prossimo a compiere qualunque nefandezza: vuoi per caso che investa Cimpy con la mia autovettura? Vuoi che gli bruci la scopa?

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        • Michele, con chi credi di parlare, con una strega e basta? Lei è anche una tigre e poi le viene attribuito un appellativo che non dico per decenza… Quindi non ti azzardare a prendere iniziativa.

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        • Nel ringraziare sentitamente che (almeno per ora) non mi sarà bruciata la scopa né sarò investito da Mick quando mi trovassi a bassa quota, pongo mente alle convergenze dei sabba effettuati negli ultimi tre mesi – in effetti, ci stavano streghe alticce (non nel senso di “un po’ slanciate”), e tra queste almeno una più pippa delle altre: è inciampata in un cavo strappandolo dalla presa. Mi sa che era un cavo telefonico…

          (Se non sarò sacrificato sull’altare del dio Telecoso, potrei sdebitarmi sabbaticando “rogna nera” per i piccioni. Mi verrebbe meglio per i passeri, però….)

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        • Barbara una strega eh? Mmmmh, effettivamente tutto torna: il gatto nero e gli accidenti fulminanti, senza contare che quanto riportato nel link fa venire il sospetto che davvero abbia partecipato a qualche sabbah. Forse ha ragione Carla e faccio bene a tener d’occhio il Malocchio!

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